Il dedalo dell'io allo Spazio Parini
Dal 1 al 7 dicembre 2017, lo Spazio Parini di Como, propone "Il dedalo dell'io", un percorso parallelo eppure incidente di due giovani artisti che percorrendo canali analogici ma allo stesso tempo differrenziati, indagano il mito degli archetipi: dal nucleo affettivo fino alla mitizzazione della figura individuale, dalla narrazione esasperata di un mondo cerebrale alla proiezione verso la narrazione della realtà circostante.
1 Dicembre 2017 ore 18.30
Apertura con l'atto performativo Sfumare
Federica Bonelli
Il percorso artistico di Federica Bonelli utilizza principalmente il tema del corpo come comune denominatore. Non uno qualsiasi ma il proprio, sezionato, deformato, reinterpretato, nel veemente sforzo di narrare la propria storia, di estrudere e caratterizzare la percezione di se, di guardarsi e trovare il coraggio di farsi guardare. Talvolta pero'questi corpi narrano altre storie, specialmente nei lavori fotografici, con una tendenza fiabesca onirica e mai del tutto innocente, oppure divengono metafore o allegorie. Federica lavora per suggestioni, evocate quasi istintivamente o intuitivamente, altri soggetti delle opere piu recenti mostrano la sua tensione all'incorporeo e al suo desiderio di trascendenza che in fin dei conti è croce e e delizia del suo fare artistico.
Lorenzo Roy Clouph
Le opere di LRC si distinguono per il potente uso del colore e per la forte libertà di scelta dei soggetti, che possono passare dall’espressione astratta, agli archetipi mitologici, fino al più onirico surrealismo. C’è nei suoi quadri un qualcosa di buffo persino nei momenti più bui e paradossali; la libera citazione diventa occasione di reinvenzione di temi e soggetti, attraverso un’opera che spesso ha un che di narrativo. La volontà di dipingere attraverso una logica emozionale del simulacro produce una caoticità di tematiche raffigurate che inizialmente si maifestano come frammenti difficilmente componibili in un insieme. Alla seconda lettura essi mostrano una traccia che si fa ben riconoscere, nel corso di una produzione pittorica eclettica, di profondo scavo sul senso psicologico del mito, del sacro e della tragedia.