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I Borghi più belli del Lago di Como: Funcai, un museo a cielo aperto

I gioielli del Triangolo Lariano

Dopo tre tappe sul Lago di Como, Corenno PlinioRogaroPognana, una a Dasio sul Lago di Lugano, per la precisione nella splendida Valsolda, torniamo sui monti lariani per scopire un altro splendido antico paesaggio. Nel comune di Caglio, che si raggiunge da Como salendo da Nesso o da Asso, si trova l’antico borgo medioevale Funcai, dove l’occhio attento del visitatore potrà scorgere sia gli antichi fregi nella zona del convento sia gli stupendi portali in serizzo lungo le vie del borgo. Ma sarà osservando i profondi passaggi a volta e l’ardita costruzione della casa torre che resterà benevolmente impressionato dalle capacità edificatorie di questi maestri costruttori che per generazioni hanno diffuso la loro arte anche in Svizzera ed in Valtellina.

Testimonianze storico artistiche

La storia di ogni paese si rende visibile anche attraverso le sue testimonianze artistiche, ed anche Caglio, ricco di storia e tradizioni ne custodisce nel suo territorio diverse, particolarmente importanti ed interessanti. Partendo dalla più antica cercheremo di seguire un itinerario storico lungo il cammino dei secoli fino ai nostri giorni. Del periodo medievale due sono le testimonianze più caratteristiche.

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Primo fra tuttia, appunto,  l’antico borgo medievale con i suoi edifici in pietra, gli archi ed i cortili; poi, un po’ defilata rispetto al nucleo abitato e all’interno del parco della Villa Giuliani, l’antica chiesa romanica di Santa Valeria, un piccolo gioiello di architettura che conserva al suo interno preziosi affreschi del 1300 con l’immagine della Madonna del Latte e di Santa Valeria che reca tra le braccia i due figlioletti Gervasio e Protasio.  

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La corte dei Porro è la casa più grande del centro storico di Caglio, posta al limitare del borgo medievale di Funcai che significa Fondo di Caglio, a indicare la parte più bassa del paese. Ben visibile arrivando in auto dalla strada, Corte Porro stupisce per le sue dimensioni, che fanno immaginare una proprietà benestante. La casa, risalente al ‘400, è costruita come tutte quelle dei contadini dell’epoca, che ci vivevano e ci lavoravano. Muri spessi di pietra e calce, porte e finestre con aperture piccole che si allargavano a imbuto verso l’interno, a difesa dal freddo (non c’erano i vetri) soffitti realizzati con travi di legno.

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Giovanni Segantini

L’Ottocento vide la presenza a Caglio del Pittore Giovanni Segantini. Per ricordare questo importante personaggio è stato realizzato un Museo a cielo aperto. Lungo le strade del paese sono stati posizionati dei pannelli con riprodotte le opere più importanti di Segantini realizzate dalla Brianza alla Svizzera. Percorrendo questo itinerario il turista potrà osservare angoli suggestivi di Caglio e scoprire dove il nostro artista fu ospitato durante il suo soggiorno ed il luogo particolare in cui realizzò il famoso dipinto “Alla Stanga”.

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Dopo aver vissuto a Milano una turbolenta giovinezza e una formazione all’Accademia di Brera arricchita dalla frequentazione degli ambienti artistici più avanzati, nel 1881 Segantini, insieme alla compagna Bice Bugatti, lascia il capoluogo lombardo e approda in Brianza, stabilendosi inizialmente a Pusiano, in seguito – spinto dall’urgenza di esplorare crinali prealpini sempre più elevati nonché dalla più prosaica necessità di lasciarsi alle spalle i creditori – in prossimità del lago del Segrino (Carella e Corneno), per poi approdare nell’autunno del 1885 a Caglio.

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