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Fëdor Dostoevskij, uno sguardo sugli angeli e sui demoni russi

A Zelbio Cult incontro con Fausto Malcovati, docente di Lingua e Letteratura Russa all’Università di Milano

Sale sul palco di Zelbio Cult. venerdì 29 luglio, il giornalista sportivo Giorgio Terruzzi che, tra gli schermi e le pagine dei quotidiani, ha dato voce agli avvenimenti più importati del mondo sportivo italiano: una serata, moderata da Matteo Vanetti (Sindaco di Zelbio), in cui vengono tratteggiati brevi ritratti attorno e dentro le vite vere di persone speciali della società di ieri e di oggi con particolare attenzione al mondo e ai valori dello sport e ai suoi eroi.

Segue l’incontro di sabato 6 agosto dedicato alla letteratura: al centro della scena c’è Fëdor Dostoevskij. Nel 2021 cadeva il duecentesimo anno dalla sua nascita e le sue opere sono state celebrate ovunque con convegni, incontri e pubblicazioni ad hoc. Quest’anno la figura del più grande scrittore russo è rimasta impigliata nella polemica relativa al conflitto Russia-Ucraina. Parlare di Dostoevskij adesso significa quindi gettare uno sguardo sugli angeli e sui demoni russi, e a farlo è Fausto Malcovati, uno dei più autorevoli slavisti italiani, docente di Lingua e Letteratura russa proprio dell’Università statale di Milano, autore del recente saggio “Un’idea di Dostoevskij” (Cuepress). I romanzi dell’autore russo sono popolati da personaggi potenti: in taluni casi per la loro straordinaria forza interiore e profonda spiritualità, in altri per la loro arroganza, la perversione, la violenza. Il conflitto tra il bene e il male, tra volontà di superare le proprie contraddizioni e la fragilità con cui ci si abbandona ai propri vizi è costante in tutti i romanzi. È faticoso il cammino della rettitudine, è faticoso assumersi fino in fondo la responsabilità dei propri atti: ma questo è il cammino che deve intraprendere chi vuole raggiungere la maturità, la saggezza. C’è dunque il cammino degli angeli e quello dei demoni: siamo dotati di libero arbitrio, ci dice Dostoevskij, sta a noi scegliere. 

Fausto Malcovati è docente di Lingua e Letteratura Russa all’Università di Milano, traduttore e critico teatrale, e uno dei massimi esperti di teatro e cultura russa.

Oltre ad aver tradotto tutto il teatro di Čechov e ad aver lavorato sugli scritti teorici dei principali maestri della regia, quali Stanislavskij, si è occupato della narrativa russa della seconda metà dell’Ottocento, con monografie e saggi dedicati a Gogol’, Dostoevskij, Tolstoj.

Nel 2016 vince il premio Ubu per il valore della sua ricerca.

I prossimi appuntamenti

- sabato 13 agosto: “Un mondo unico al mondo” con Carlo Borlenghi, Andrea Vitali e Sara Vitali. Un fotografo, uno scrittore e un’editrice alla (ri)scoperta del Lago di Como.

- venerdì 19 agosto: “Mille afriche” con Pietro Del Re. Dal Sahara allo Zimbawe, dal Mali al Mozambico. Immagini e racconti di un inviato speciale “Un po’ più a Sud”. Con testi di Lucio Caracciolo e Denis Curti. Nella serata verrà anche presentata la onlus milanese Okapia attiva in Rwanda e nella Repubblica Democratica del Congo.

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