Allo Spazio Gloria: Voci, Visioni e Vini dalla valle che resiste
Una serata restistente quella organizzata dal Circolo Arci Terra e Libertà, alias Enoteca Popolare di Cantù, in collaborazione con lo Spazio Gloria di Como. Il programma prevede dell'evento prevede una degustazione di vini con Granja Farm di Chiomonte (Torino) e con Ametlier di Susa (Torino). A seguire, alle 21, la proiezione della pellicola La scelta di Carlo A. Bachschmidt, Stefano Barabino, Michele Ruvioli. Al termine il co-autore, Stefano Barabino. incontrerà il pubblico. Il film è stato presentato fuori concorso lo scorso anno al Torino Film Festival.
La scelta
Che cosa vogliono i No TAV? Fermare la costruzione dell’opera non sembra esaurire il senso della loro scelta. La lotta, i processi, il carcere, la guerra, le scelte individuali sono occasioni di cui dispongono nel tentativo di dare dignità alla loro vita.
«Forza, coraggio e gioia!» Questo è l'invito che Luca rivolge ai suoi compagni riuniti in assemblea. È rimasto gravemente ferito mentre tentava di rallentare l'apertura del cantiere al quale il movimento No TAV si oppone. Emanuela, la sua compagna, legge la lettera che Luca ha scritto dall’ospedale in cui si sta lentamente riprendendo. Alcuni attivisti no TAV, tra i quali Marisa, Nicoletta e Paolo, tentano di disturbare i lavori del cantiere e di abbatterne le reti. Di notte, in piccoli gruppi, riescono ad entrare e danneggiare alcuni mezzi, ma il cantiere è molto grande ed è considerato dallo Stato un'opera strategica. I lavori procedono, il cantiere cresce. Il movimento prova a sostenere un partito politico che si dichiara no TAV, Nicoletta richiama la necessità di mantenere autonomia nella lotta. Arrivano i processi, i pubblici ministeri raccontano il movimento dal punto di vista dello Stato e chiedono pene importanti per gli imputati. Passano alcuni anni, Luca ed Emanuela hanno un figlio. Davide, un militante no TAV, è tornato dalla Siria dove ha combattuto nella rivoluzione del Rojava. La guerra lo ha posto di fronte a dilemmi laceranti: sia combattere che non combattere sono due scelte sbagliate. Il tentativo di fermare la costruzione dell'opera per via istituzionale è ormai fallito: in assemblea Luca invita i compagni a prenderne atto, è in semilibertà e deve rientrare in carcere ogni sera. Mentre racconta di essersi lasciato con Emanuela, riconosce che «sta all'individuo soltanto la ricerca della propria felicità». La lotta sulle reti del cantiere prosegue. Nicoletta viene arrestata e suo marito Silvano scende in paese per partecipare alla manifestazione in sua solidarietà.
Granja Farm
Granja Farm è una piccola azienda biologica di montagna, nata nel 2015, situata a Chiomonte (TO) in Alta Val di Susa. In questa Fattoria conservano e difendono saperi, esperienze, condivisioni, semi e storie. Semi e storie di resistenza che lo hanno portati in questa valle da molte parti d’Italia per contrastare la costruzione della TAV, un’opera inutile e dannosa. Dal loro lavoro nascono il miele bio, il Succo di mela, i vini naturali e altri prodotti della terra.
Ametliér
Parallelamente alla coltivazione dei castagneti si svolge la viticoltura di tipo "eroico" poiché prevede il recupero di antiche vigne tradizionali terrazzate, nel territorio di Giaglione. Il vino che ne deriva è un mix di antichi vitigni tipici valsusini (avanà, becuet, barbera). Nella primavera 2019 è stata impiantata una nuova vigna, nel territorio di Susa, di Baratuciat che a breve aggiungerà il vino bianco ai prodotti dell'azienda. L'apicoltura è un'attività iniziata per passione, ma poi è diventata parte integrante delle attività agricole. Le api sono allevate in nomadismo e spostate, seguendo le fioriture, tra i terreni aziendali. Si ottiene così una produzione di miele di acacia (Chianocco e Susa), castagno e tiglio (san Giorio e Mattie) e flora alpina (Alta Valle Susa).