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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tocca all'Italia (una volta tanto) con "Io che amo solo te": Chiatti e Scamarcio in testa al box office

di Marco Albanese Neanche nel suo secondo weekend di programmazione il lanciatissimo Suburra è riuscito a conquistare la vetta del Box Office: il film di Sollima, atteso dagli evangelisti del cinema stracult come il messia del cinema popolare...

di Marco Albanese

Neanche nel suo secondo weekend di programmazione il lanciatissimo Suburra è riuscito a conquistare la vetta del Box Office: il film di Sollima, atteso dagli evangelisti del cinema stracult come il messia del cinema popolare di qualità, raccoglie 3,5 milioni in 12 giorni di programmazione.

Bene sì, ma non benissimo.

Al primo posto c’è invece la commedia di Marco Ponti, Io che amo solo te, con la coppia consolidatissima composta da Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti, questa volta affiancati anche da Michele Placido.

La commedia salentina vola in vetta con 1,2 milioni nel weekend.

Al terzo posto Hotel Transilvania 2, ancora primo nelle giornate di sabato e domenica, con un totale ormai vicinissimo agli 8 milioni di euro.

Le new entries Crimson Peak e The Walk si devono accontentare di 760.000 e 560.000 euro rispettivamente.

In fondo alla top ten resistono Inside Out con 24,5 milioni di euro, primato di stagione, e The Martian con 6,7 milioni.

Negli Stati Uniti è il weekend dei flop: nessuna delle 5 uscite principali riesce a salire sul podio, che vede The Martian ritornare in testa alla sua quarta settimana con quasi 16 milioni e 166 complessivi. Il film di Ridley Scott si è rivelato davvero il film-fenomeno autunnale, ricalcando le orme di Gravity, uscito due anni fa: si appresta a diventare il più grande incasso della sua carriera.

Al secondo posto la commedia con Jack Black Goosebumps, che in Italia si chiamerà Piccoli brividi: altri 15 milioni, 43 complessivi.

Al terzo posto Spielberg ed il suo Ponte di Spie con 11 milioni e 32 complessivi: non è più il tempo in cui il papà di E.T. trasformava tutto quello che toccava in oro, ma per essere un film adulto sulla Guerra Fredda, con il solo Tom Hanks come star, il film si sta comportando bene.

Incredibile invece il tonfo di Steve Jobs: il film di Danny Boyle, scritto da Aaron Sokin e con Michael Fassbender, dopo aver segnato il quinto maggior incasso di sempre in limited release, si deve accontentare di soli 7 milioni di dollari nella sua prima settimana di distribuzione nazionale: le previsioni stimavano un incasso vicino ai 20 milioni.

E’un risultato davvero sorprendente: non solo per il valore del film e degli interpreti, ma anche per la notorietà del personaggio.

Solo The Master di Anderson aveva avuto il medesimo andamento anomalo: ma quello era un film dalle ambizioni molto diverse.

Staremo a vedere come si comporterà il film di Boyle nelle prossime settimane, anche sull’onda dei prevedibili premi che comincerà a raccogliere nelle classifiche di fine anno. Ma riuscirà a resistere fino ad allora?

Non era forse il caso che la Universal scegliesse una strategia diversa, con una diffusione in continua e graduale espansione, invece di lanciarlo subito nationwide? Sono tutti ragionamenti che si fanno col senno di poi. Peraltro il film ha avuto un Cinemascore A- : chi l’ha visto l’ha apprezzato.

Male The Last Witch Hunter con Vin Diesel e l’ennesimo Paranormal Activity, ormai sinonimo di bufala, e malissimo anche i due musicali, Rock The Casbah con Bill Murray e Jem and The Holograms, entrambi attorno al milione e mezzo di dollari.

La prossima settimana per Halloween usciranno Burnt – Il sapore del successo con Bradley Cooper chef stellato e Our brand is crisis di David Gordon Green con Sandra Bullock.

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