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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Teatri di tradizione: Cavadini a Roma da Franceschini

Salvare un pezzo di tradizione, cultura e memoria. I teatri di tradizione vanno salvati, ecco perché l'assessore alla Cultura del Comune di Como, Luigi Cavadini, oggi è volato a Roma con diversi colleghi. Ecco quanto fa sapere l'Ufficio Stampa di...

Salvare un pezzo di tradizione, cultura e memoria. I teatri di tradizione vanno salvati, ecco perché l'assessore alla Cultura del Comune di Como, Luigi Cavadini, oggi è volato a Roma con diversi colleghi. Ecco quanto fa sapere l'Ufficio Stampa di Palazzo Cernezzi:

Il Comune di Como, rappresentato dall’assessore alla Cultura Luigi Cavadini, ha partecipato questo pomeriggio all’incontro a sostegno dei teatri di tradizione con il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini. L’incontro è stato promosso dal comune di Cremona, insieme alle città sedi dei teatri di tradizione, accompagnati oggi dal presidente dell’ATIT (Associazione italiana Teatri di Tradizione), Giuseppe Gherpelli, in rappresentanza di tutti i teatri di tradizione, e dalla consigliera dell'associazione, Angela Cauzzi, sovrintendente del Teatro Ponchielli di Cremona. “Il Decreto Cultura, recentemente approvato - hanno scritto i sindaci nella lettera in cui hanno chiesto un incontro con il ministro - rappresenta una scelta importante e sostanziale in base alla quale sono state elaborate alcune misure significative per il rilancio delle fondazioni liriche-sinfoniche. Alla luce di questo provvedimento, che non comprende i teatri di tradizione, e alla luce dell'importanza di queste istituzioni culturali per i nostri territori, abbiamo ritenuto necessario costruire sinergie tra le città sedi di questo tipo di teatri”. "I teatri di tradizione - prosegue la lettera - da anni sono accomunati da crescenti difficoltà relative alla sostenibilità economica, alla manutenzione, alla programmazione. Problematiche che vanno sanate per consentire a queste istituzioni culturali di continuare a svolgere il loro prezioso compito”. Gli enti coinvolti hanno condiviso un documento, elaborato dall’ATIT, dove sono presenti alcune proposte sottoposte al ministro Dario Franceschini, come quella, ad esempio, di far rientrare le donazioni ai teatri di tradizione nell’ambito del regime fiscale agevolato. “Oggi a Roma erano presenti 21 delle 29 città interessate, in rappresentanza di tutte le regioni - spiega l’assessore alla Cultura Luigi Cavadini - Questa presenza ha certo reso evidente l'interesse e il bisogno di sostegno ai teatri come il nostro Sociale e la risposta del ministro è stata di grande disponibilità a considerare le problematiche a lui sottoposte. Abbiamo condiviso l'impegno a rinsaldare i rapporti con il Ministero e con le Regioni per un sostegno ai teatri di tradizione non solo legislativo ma anche economico-finanziario. Parliamo di un’attività culturale, fondamentale non solo per i territori di riferimento ma per tutto il paese”. I Teatri di Tradizione sono 29, distribuiti in 14 regioni. Le città interessate sono Novara, Bergamo, Como, Cremona, Mantova, Pavia, Rovigo, Treviso, Bolzano, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Savona, Livorno, Lucca, Pisa, Jesi, Macerata, Chieti, Salerno, Lecce, Cosenza, Catania, Trapani, Sassari.

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