Strade Rosse: In viaggio con Ottavio e Teresa
Dopo una magica notte che ha avviato la seconda stagione, Strade Rosse prosegue il suo cammino giovedì 13 febbraio con quattro ospiti davvero importanti: Diletta Sereni, giornalista con una grande sensibilità e coautrice del volume L’Italia di vino in vino; Nadia Verrua, splendida produttrice di vini dal grande carattere in Monferrato; Bocephus King, istrionico musicista canadese con il suo ultimo lavoro The infinite & The Autogrill Vol 1. Special guest Stefano Barotti con le sue canzoni piene di curve e temporali.
Un po’ figlia dell’esperienza di Vini e Vinili, non un caso che proprio Barotti apra Gaber & Champagne, ultimo capitolo della trilogia, questa rassegna curata da Maurizio Pratelli, si basa sull’idea di mettere in relazione storie di scrittori, musicisti e vignaioli partendo dal racconto e dall’incontro di esperienze diverse ma con gli stessi orizzonti. In quest’epoca immateriale e troppo veloce, Strade Rosse vuole offrire un momento per ritrovare il piacere di stare insieme condividendo passioni autentiche. Ed è con questo intento che nella “cantina” dello Spazio Parini si stringe un cerchio di vita e mestieri, di vino e note, di terra e curve, di pagine e parole senza trucco. La serata, oltre all’incontro con i protagonisti prevede come sempre un set acustico e una degustazione di vini rossi.
Diletta Sereni . La Scrittrice
Diletta Sereni scrive articoli, reportage e saggi sulla cultura del cibo, del vino e sulle persone che li producono. Negli ultimi anni, i suoi testi sono stati pubblicati da Munchies Italia, Vice Italia, Munchies France, Munchies USA, Pipette Magazine, Corriere.it, Gli Stati Generali, Il lavoro culturale, Mark Up, Mimesis Scenari. Il suo saggio sui confini del gusto è pubblicato nel libro “Le sette virtù del cibo” (Fondazione Feltrinelli). È una dei tre autori di “L’Italia di vino in vino” (Altreconomia) una raccolta di viaggi che fanno tappa nelle cantine di vino naturale. Ha un dottorato in semiotica e ha lavorato alcuni anni come ricercatrice.
Nadia Verrua . La Vignaiola
Nadia Verrua è una giovane vignaiola di Scurzolengo sulle colline del Monferrato, in provincia di Asti. Nel 1998 Nadia, aiutata dal padre Ottavio, decide di imbottigliare e vendere vino con il nome Cascina Tavijn, che in piemontese sta ad indicare un’umile casa di contadini. Il Teresa è un Ruchè che mantiene integro il territorio e come tutti i suoi vini esprime eleganza e discrezione, rispecchiando spontaneamente il carattere di Nadia. La sua mano, dall’impronta delicata ma profonda, è la stessa che dà vita a Ottavio, un Grignolino che è un capolavoro di finezza: un vino che ha dote di farsi amare senza riserve al primo sorso. Ha tutto ciò che si cerca in un vino rosso: freschezza, persistenza, raffinatezza, eleganza, intensità. Un piacere al naso e un trionfo per il palato che non si stanca mai. Quelli di Nadia Verrua sono vini con cui vorresti far più ricca la tavola tutti i giorni.
Bocephus King . Il Musicista
The Infinite & The Autogrill Vol. 1 è il titolo del nuovo disco del cantautore canadese Bocephus King che ha ultimato proprio in questi giorni in Italia con una super band con tanti assi come Mario Arcari (Ivano Fossati, Fabrizio De Andrè) ai fiati, Alex Kid Gariazzo (Treves Blues Band) alle chitarre e Raffaele Kohler alla tromba. Un disco rock, folk e soul, con una solida produzione e sonorità che spaziano dal primo Van Morrison ai Rolling Stones e con un tributo ai cantautori italiani De Andrè (Creuza de Ma), Graziani (Lugano Addio) e ovviamente Guccini (Autogrill) tradotti in inglese da Bocephus King. Una grande novità è la voce femminile, presente in tutte le canzoni: una sorprendente e giovanissima vocalist di Bergamo, Claudia Buzzetti.
Stefano Barotti . Special Guest
Uomini in costruzione, esordio discografico del 2002 di Stefano Barotti nella foto sopra di Federico Sponza) rimane uno dei dischi più interessanti della prima decade del terzo millennio e un ottimo esempio di come la musica d’autore italiana possa incontrare, non solo musicalmente, quella americana. Volato negli Stati Uniti alla corte di Jono Manson, l’artista toscano tornò in Italia con un album che avrebbe meritato almeno la Targa Tengo per il miglior debutto dell’anno. Nel tempo, il primo lavoro di Barotti si è costruito un nutrito gruppo di sostenitori che hanno contribuito a diffondere questa meritevole opera prima con un appassionato passaparola. Compositore di canzoni, Lo spaventapasseri, Il legno e le corde, Forte dei Marmi, Scarpette rosse, Tornare a scriver di notte, La casa, Piove non sono brani che arrivano tutti insieme per caso. Difficile fare un album senza sbagliare una sola canzone, liricamente e melodicamente Barotti fu davvero sorprendente. Dopo l'ottimo Ospiti, disco che nel 2007 aveva distribuito altri brani doc come L’angelo e il diavolo, Piccola canzone, Il costruttore di ali e L’uomo più curioso del mondo, passano quasi 10 anni prima che Barotti sia pronto per dare alle stampe il suo atteso terzo album Pensieri verticali. Ancora una volta, dall'innato gusto di Barotti per la melodia, affiora leggera e contagiosa come sempre la sua grande poesia. A dare invece un senso di prossimità al percorso di Strade Rosse arriva poi Settembre. Otto canzoni che raccontano il vino e chi lo produce con rispetto, cantando di vigne e di terra, di vendemmie e cantine, di bicchieri e vignaioli. E di chi, in?ne, il vino lo beve e lo ama.