Strade Rosse allo Spazio Parini di Como: “Cerco un gesto, un gesto naturale”
Strade Rosse ha iniziato il suo percorso lo scorso anno. Un po’ figlia dell’esperienza di Vini e Vinili, questa rassegna si basa sull’idea di mettere in relazione storie di scrittori, musicisti e vignaioli, partendo dal racconto e dall’incontro di esperienze diverse. In quest’epoca in cui tutto sembra essere immateriale e troppo veloce, ho voluto creare un momento assolutamente fisico per ritrovare il piacere di stare insieme condividendo passioni e storie.
Saranno tre donne “naturali ” ad avviare la seconda stagione di Strade Rosse con una tappa declinata nuovamente al femminile per creare un cerchio di vita e mestieri, di vino e note, di terra e curve, di pagine e parole senza trucco. Il primo appuntamento del 2020 con la rassegna ideata e curata da Maurizio Pratelli si intitola Cerco un gesto, un gesto naturale e si terrà giovedì 30 gennaio, ore 19, allo Spazio Parini di Como: il giallo di Rosa Teruzzi con le indagini di Libera; le luminose canzoni di Simona Colonna; i vini vivi di Bruna Carussin. La serata, oltre all’incontro con i protagonisti, presentato dal curatore insieme alla giornalista Katia Trinca Colonel, prevede un set acustico e una degustazione di vini rossi.
LA SCRITTRICE . Rosa Teruzzi
Rosa Teruzzi ha pubblicato diversi racconti e tre romanzi. Esperta di cronaca nera, è caporedattore della trasmissione televisiva Quarto grado, in onda su Rete 4. Per scrivere si ritira sul lago di Como, in un vecchio casello ferroviario, dove colleziona libri gialli. Per Sonzogno, nel 2016 ha pubblicato La sposa scomparsa e, nel 2017, La fioraia del Giambellino. Uscito nel 2019, Ultimo tango all’ortica è l’ultimo racconto pubblicato dalla scrittrice milanese che vede ancora protagonista la detective fioraia Libera sullo sfondo della Milano del Giambellino.
LA MUSICISTA . Simona Colonna
Chi ha visto Simona Colonna la scorsa estate esibirsi per Storie di Cortile a Cantù non avrà certo dimenticato la sua performance. Lei e il suo violoncello sono stati qualcosa di assolutamente unico. Vederla suonare con quel trasporto, con quel sorriso è stato un piccolo tesoro d’arte musicale che ha riempito il cuore. Almeno tu nell’universo di Mia Martini, la sua Curima Curima in dialetto piemontese, una versione travolgente di Azzurro di Paolo Conte che nemmeno due bravi, due bravi davvero come Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, forse avrebbero reso così potente. Simona è stata il cuore al centro del petto di una sorprendente creatura musicale: il suo battito ha dato ritmo e vita a tutti, il suo archetto è stata l’arteria di una versione corale della sempre travolgente Into My Arms di Nick Cave. Oh Lord! Qualcosa di spirituale quella sera ha davvero attraversato il pubblico.
LA VIGNAIOLA . Bruna Carussin Ferro
Produrre vino in modo naturale non è una tecnica, ma un modo di approcciarsi alla vita con la consapevolezza che il territorio non va usato ma va vissuto. Inizialmente abbiamo scelto l’agricoltura biologica (certificata da Suolo e Salute), poi abbiamo incontrato la biodinamica ed è in quel momento che abbiamo ritrovato le nostre radici e quel rispetto autentico per qualunque cosa abbia vita che è stato sempre compagno di ogni contadino. Rispetto che significa conoscenza, rispetto senza il quale si può usare la terra ma solo per poco tempo, fino al momento in cui essa si ribella. Bruna è il cuore dell’Azienda Carussin di San Marzano Oliveto.
Giorgio Gaber (Cerco un gesto, un gesto naturale)
Per tutte quelle cose buone che non ho ammazzato
chissà nella mia vita quante maschere ho costruito
queste maschere ormai sono una cosa mia
che dolore che fatica buttarle via