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Sabato e domenica al cinema: Birdman a Montano

di Marco Albanese Finalmente nelle sale italiane, in 47 copie, il Leone d’Oro dell’ultima mostra di Venezia, Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza. E’ l’ultimo film dell’ex pubblicitario svedese Roy Andersson, che è tornato...

di Marco Albanese

Finalmente nelle sale italiane, in 47 copie, il Leone d’Oro dell’ultima mostra di Venezia, Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza.

E’ l’ultimo film dell’ex pubblicitario svedese Roy Andersson, che è tornato alla regia dopo i suoi primi lavori degli anni ’70, solo nel 2000 con Songs from the Second Floor.

Come una coppia di Don Chisciotte e Sancio Panza dei nostri tempi, Sam e Jonathan, due venditori ambulanti di travestimenti e articoli per feste ci accompagnano in un caleidoscopico viaggio attraverso il destino umano. È un percorso che svela la bellezza di singoli momenti, la meschinità di altri, l’ironia e la tragedia nascosti dentro di noi, la grandezza della vita, ma anche l’assoluta fragilità dell’umanità.

Questa la trama ufficiale di un film difficilmente riassumibile, perchè costruito quasi interamente di piccole scene che si susseguono senza soluzione di continuità, raccontando la vita, la morte, l’arte, la storia di un piccolo paese.

Un’esperienza unica. Chi ha però visto i due precedenti film di Andersson non ci troverà nulla di nuovo. Lo stile è sempre lo stesso, l’episodicità alla fine lascia un po’ il tempo che trova e non tutti i frammenti sono significativi.

In uscita in 36 sale anche il nuovo film del tedesco Christian Petzold (La scelta di Barbara), tratto dal romanzo “Le ceneri della defunta” di Hubert Monteilhet.

Il segreto del suo volto è ambientato nella Germania del giugno 1945.

Nelly Lenz è una sopravvissuta ad Auschwitz che ha subito ferite gravi ed è sfigurata in volto. Lene Winter, che lavora per l’Agenzia Ebraica, decide di riportare Nelly a Berlino per farla sottoporre a un intervento chirurgico di ricostruzione facciale. Nella città tedesca, la sopravvissuta ritrova anche l’amato marito Johnny, che però non la riconosce. Nonostante questo, Johnny nota una certa somiglianza di Nelly con la moglie, che lui è convinto sia morta, e per questo le chiederà di aiutarlo a rivendicare l’eredità della moglie, visto che l’intera famiglia è stata uccisa nell’Olocausto. Nelly accetterà, non solo per scoprire se Johnny l’abbia mai amata o l’abbia tradita, ma anche per riprendersi indietro la sua vita…

Infine la I wonder pictures distribuisce il documentario di Steve James, Life Itself, che racconta la carriera e gli ultimi giorni di vita del grande critico del Chicago Sun-Times, Roger Ebert.

Il lavoro di James è terribile ed esaltante allo stesso tempo. La vita di Ebert è stata divertente, esagerata, fortunata. La sua fine, dopo una lunghissima malattia, avrebbe forse dovuto rimanere privata.

James ed Ebert invece decidono di esporre i penosi momenti della malattia, i ricoveri in ospedale e il silenzio imposto ad una delle voci più autorevoli del cinema americano.

Weekend del 19 febbraio 2015

Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza di R.Andersson ***

Phoenix – Il segreto del suo volto di C.Petzold

Life itself di S.James **1/2 Nessuno dei tre film segnalati sarà nelle sale di Como. Però: all’Astra è in programmazione Turner di Mike Leigh, mentre al Gloria prosegue Birdman di Inarritu.

All’Uci di Montano troverete sia Birdman, sia Selma di Ava DuVernay, entrambi candidati all’Oscar.

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