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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura

Rifugio antiaereo, oltre 800 visitatori al museo di Como

E' trascorso un mese dall'inaugurazione del Museo Rifugi Antiaerei Como (MURAC) allestito nella storica palazzina della sede della Croce Rossa Italiana di via Italia Libera: oltre 800 persone (per la precisione 810) hanno varcato la soglia del...

E' trascorso un mese dall'inaugurazione del Museo Rifugi Antiaerei Como (MURAC) allestito nella storica palazzina della sede della Croce Rossa Italiana di via Italia Libera: oltre 800 persone (per la precisione 810) hanno varcato la soglia del rifugio sotterraneo ristrutturato grazie al contributo e al sostegno della Fondazione Comunità Comasca, di Amici di Como e Consorzio Como Turistica. Sono stati 380 gli ingressi il giorno dell'inaugurazione e 430 quelli dei giorni successivi. Tanti anche i bambini, molti dei quali in visita con i gruppi del Grest.

Il museo si trova in via Italia Libera 11 a Como ed è visitabile, secondo l'orario estivo, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17 mentre il sabato e nei festivi dalle 10 alle 12.30. Sono possibili visite in altri orari solo su prenotazione. L'ingresso è libero. C'è possibilità di audioguida con offerta libera. Informazioni e prenotazioni al numero telefonico 031.243289.

Il MURAC è stato inaugurato il 15 giugno 2014 in concomitanza con il 150° anniversario della fondazione della Croce Rossa. In quell’occasione, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha concesso all’iniziativa l’Alto Patronato, ritenendola particolarmente meritevole per il suo elevato valore storico e culturale. Il Museo riporta alla luce una città sotterranea dimenticata, gettando uno sguardo su un particolare momento della storia della nostra città intenta a difendersi dalla guerra. La presenza di una ricca ed articolata documentazione, reperita presso gli archivi comunali, testimonia il ruolo centrale di questo luogo per la protezione dei civili nella seconda guerra mondiale: qui aveva infatti sede, insieme alla Croce Rossa Italiana, anche il Comitato Provinciale della Protezione Antiaerea. Da qui l’idea, fortemente condiviso dal Comitato Provinciale della Croce Rossa di Como, del recupero di questo manufatto come testimone e custode di un peculiare momento storico. La grande mole di documenti d’archivio, insieme alle numerose testimonianze orali, permette di entrare in contatto con la quotidianità della città nei primi decenni del ‘900, cogliendola nella sua stretta relazione con gli eventi bellici.

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