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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Pozzoni: "A casa di Bertolucci per raccontare Novi"

In lavorazione un documentario sul grande fotografo di scena comasco

Carlo Pozzoni non è solo un bravo fotografo che si accontenta di essere uno storico testimone del presente. Carlo Pozzoni è un uomo ricco di passioni che lo hanno condotto ad esplorare anche il passato di alcuni grandi artisti. L'intervista al regista Bernardo Bertolucci, che per l'occasione gli ha aperto la sua casa romana, a Trastevere, è nata in funzione di un lavoro a cui Pozzoni tiene moltissimo, ovvero il documentario sul cinema di Angelo Novi, fotografo di scena comasco a cui lo stesso Pozzoni ha dedicato tempo fa una bellissima mostra in Broletto a Como. 

Le immagini di Novi sono diventate delle vere e proprie icone (C’era una volta in America o Ultimo tango a Parigi). Novi ha lavorato come fotografo di scena in più di 100 film, dal 1960 al 1996.,con alcuni dei registi più importanti del cinema italiano, maestri del calibro di Pier Paolo Pasolini, Sergio Leone e, appunto, Bernardo Bertolucci. «Le fotografie di Angelo Novi - racconta Pozzoni - hanno il grande merito di vivere di vita propria, con inquadrature e tagli che riescono ad andare al di là del film. Novi con le sue fotografie riusciva così a costruire delle vere e proprie opere d'arte, lo stesso Bertolucci dopo aver visto le fotografie realizzate da Novi sul set de “L’ultimo imperatore” girò alcune inquadrature ispirandosi proprio a quest’ultime».
«Angelo Novi  - ricorda ancora Pozzoni - è nato come reporter, a 26 anni era in Ungheria a documentare la rivoluzione con Indro Montanelli. È arrivato al cinema solo nel 1960 con l’incontro con Roberto Rossellini sul set di Era notte a Roma. La sua bravura è stata quella di utilizzare la sua esperienza da reporter nelle fotografie di scena». 

Raccogliere il ricordo del Maestro Bertolucci era quindi elemento indispensabile per tessere un lavoro capace di raccogliere tutti i frammenti del lavoro di un grande artista che nemmeno a Como non tutti conoscono, spesso dimenticato anche da molti cinefili. «Quando abbiamo deciso di lavorare a un documentario su Angelo Novi, insieme a Luca Rossi - racconta Pozzoni - una delle ipotesi che avevamo vagliato era quella di intervistare Bertolucci, immaginando però che sarebbe stata un'impresa assai difficile; un personaggio da tale levatura non è sempre così facile da raggiungere. Poi, grazie a una serie di circostanze favorevoli, siamo riusciti a entrare in contatto con il Maestro. Siamo andati a casa sua e ci siamo trovati al cospetto di un uomo incredibile, dotato di grande umanità. Con grande semplicità, ci ha messo subito a nostro agio ricordando il suo primo incontro con Angelo Novi sul set  de "Il conformista».
«Il mio rapporto con Bertolucci - aggiunge Pozzoni - si è poi ulteriormente consolidato in un secondo incontro dopo l'intervista, quando sono tornato a Roma per realizzare alcuni suoi ritratti per i media. In questa nuova occasione, senza intermediari, Bertolucci appena mi ha visto mi ha detto: "ma tu vuoi assomigliare ad Angelo". In effetti, e forse non del tutto casuale, curiosamente la mia somiglianza ad Angelo Novi è davvero notevole. Ora il lavoro sul documentario continua e prossimamente andremo a Bologna ad intervistare il grande direttore della fotografia Vittorio Storaro, un'altra straordinaria figura del cinema mondiale". 

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