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Peppe Voltarelli porta la Targa Tenco sul Lario: incontro con gli studenti del Volta e live a Cantù

Peppe Voltarelli (nella foto a destra con Otello Profazio) sta alla Calabria come Davide Van de Sfroos sta al Lago di Como. Pur da tempo trasferitosi a Bologna, l’artista originario di Crosia rimane un grande testimone della sua terra.  "Le radici...

Peppe Voltarelli (nella foto a destra con Otello Profazio) sta alla Calabria come Davide Van de Sfroos sta al Lago di Como. Pur da tempo trasferitosi a Bologna, l’artista originario di Crosia rimane un grande testimone della sua terra. "Le radici di un autore – racconta Voltarelli – non si dimenticano. Vivono e si trasformano dentro di me, è un percorso al quale sono molto legato, una sfida in nome di una terra affascinante e ricca di contraddizioni".

Eppure si è laureato al Dams di Bologna con una tesi sul rap. "Negli anni ’90 era il fenomeno del momento, la novità. Era una corrente intorno alla quale si era creato un notevole fermento, arrivando persino a contaminarsi con la tarantella e il punk". Poi è arrivato il Parto delle nuovole pesanti. "Un’esperienza di grande condivisione collettiva, diverse anime che si confrontavano, tanti stile e forme linguistiche senza gabbie". E l’incontro con Claudio Lolli. "La Bologna dei fuori sede che si univa intorno al grande poeta dall’anima ribelle e delicata. La sua poesia dolce e tagliente ci ha allevati. Per qualche mese siamo stati il suo motore, abbiamo sposato un album ricco, libero e sperimentale come Ho visto anche degli zingari felici.

Da solista cosa le manca della band? Da solo ho avuto la fortuna di poter viaggiare molto, di essere più agile. Sono come un vecchio bluesman, un hobo senza famiglia. E quando una famiglia musicale si rompe è giusto che ognuno vada per la sua strada. Nei miei dischi ho raccontato questo periodo in cui mi sono alleggerito liricamente e musicalmente. Cosa rappresenta per lei il folk? Io arrivo dal rock. Al folk mi sono avvicinato quando ho iniziato a cantare in dialetto. Rappresenta le nostre radici come altrove lo rappresentano il blues e il country.

Il suo amico De Sfroos è arrivato a Sanremo, lei ha appena vinto la Targa Tenco cantando Profazio. Vederlo lì è stata una grande emozione. Davide è come un fratello che ce l’ha fatta rimanendo se stesso, un poeta e un uomo autentico. Rappresenta la speranza che quella kermesse possa avere un futuro diverso. Ma il Tenco è un presidio che dobbiamo tutelare. Un luogo vero dove nascono incontri, una macchina di idee ancora credibile.

E proprio il progetto "Profazio" porta giovedì 17 novembre Peppe Voltarelli sul Lario. Il cantautore sarà a Como alle 14.45 al Liceo Volta per un incontro con gli studenti moderato da Alessio Brunialti e in serata, alle 21, in concerto sul palco del Live Club All'1&35circa di Cantù.

https://www.youtube.com/watch?v=TZB6nSfKMcU

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