Parolario, tutti gli appuntamenti in streaming: dal 30 ottobre all'1 novembre
Il secondo week-end di Parolario inizierà con Andrea Speziali che farà conoscere la poliedrica figura di Mario Mirko Vucetich, un’artista originale distintosi per la sua interpretazione dello stile Liberty. Chiuderà la serata la scrittrice Stefania Auci con l’epopea famigliare “I leoni di Sicilia”, recente successo editoriale.
È rimandato a data da destinarsi l’incontro previsto per le 18.00 con Francesco Erbani e Mauro Frangi “L’Italia che non ci sta. Viaggio in un paese diverso”.
Venerdì 30 ottobre.
Alle 18.30 Andrea Speziali parlerà del volume da lui curato “Mario Mirko Vucetich (1898-1975). Pittura, disegno, architettura, scultura” (Silvana Editoriale, 2020). Il libro raccoglie il primo studio monografico dedicato a Mario Mirko Vucetich, un artista originale di grande versatilità, il cui nome, legato a grandi successi in vita, merita oggi di essere debitamente ricordato. Di origini dalmate e vicentino d’adozione, Mario Mirko Vucetich (Bologna, 1898 - Vicenza, 1975) si è distinto come architetto, offrendo una personale interpretazione del gusto Liberty e Art Déco in diverse costruzioni come Villa Margherita al Lido di Venezia, Villa del Meloncello a Bologna, o l’innovativa Villa Antolini a Riccione. La sua esuberanza artistica ha dato ottime prove anche in campo scultoreo, accogliendo suggestioni dapprima simboliste poi legate alla poetica del Novecento, di cui offrono testimonianza Il Primo sonno visibile nei Giardini della Biennale e Il Commercio, esposto all’EUR. Dedito anche alla pittura e al disegno, ha partecipato in diverse edizioni alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma, ottenendo premi e riconoscimenti come ritrattista. Personalità curiosa e poliedrica, Vucetich è stato inoltre poeta, traduttore, scenografo, regista e attore: uno dei suoi lasciti più conosciuti è la celebre Partita a Scacchi con personaggi viventi di Marostica, progettata nel 1954 con un grande apparato che l’ha resa il grande spettacolo di successo che è ancora oggi. Il volume, introdotto dai saggi di Vittorio Sgarbi e Giorgio Di Genova, è scandito in capitoli tematici, accoglie un ricco catalogo iconografico ed è completato da un regesto delle opere.
Andrea Speziali dialoga con Claudia Taibez.
L’incontro sarà disponibile sulla pagina Facebook di Villa Bernasconi.
Alle 20.30 sarà protagonista Stefania Auci con il suo recente successo editoriale “I leoni di Sicilia” (Nord, 2019), una saga familiare, scritta intrecciando il percorso dell’ascesa commerciale e sociale dei Florio con le loro tumultuose vicende private, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana: dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia.
Dal momento in cui sbarcano a Palermo da Bagnara Calabra, nel 1799, Paolo e Ignazio Florio guardano avanti, irrequieti e ambiziosi, decisi ad arrivare più in alto di tutti. A essere i più ricchi, i più potenti. E ci riescono: in breve tempo, i fratelli rendono la loro bottega di spezie la migliore della città, poi avviano il commercio di zolfo, acquistano case e terreni dagli spiantati nobili palermitani, creano una loro compagnia di navigazione. E quando Vincenzo, figlio di Paolo, prende in mano Casa Florio, lo slancio continua, inarrestabile: nelle cantine Florio, un vino da poveri, il marsala, viene trasformato in un nettare; a Favignana, un metodo rivoluzionario per conservare il tonno, sott’olio e in lattina, ne rilancia il consumo. In tutto ciò, Palermo osserva con stupore l’espansione dei Florio, ma l’orgoglio si stempera nell’invidia e nel disprezzo: quegli uomini di successo rimangono comunque “stranieri”, “facchini” il cui “sangue puzza di sudore”. Non sa, Palermo, che proprio un bruciante desiderio di riscatto sociale sta alla base dell’ambizione dei Florio e segna nel bene e nel male la loro vita; che gli uomini della famiglia sono individui eccezionali ma anche fragili e, sebbene non lo possano ammettere, hanno bisogno di avere accanto donne altrettanto eccezionali: come Giuseppina, la moglie di Paolo, che sacrifica tutto per la stabilità della famiglia, oppure Giulia, la giovane milanese che entra come un vortice nella vita di Vincenzo e ne diventa il porto sicuro, la roccia inattaccabile.
Stefania Auci dialoga con Sara Cerrato.
L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di Parolario.
Il secondo sabato di Parolario si aprirà con il nuovo romanzo di Vittorio Nessi che vede protagonista il pubblico ministero Bruno Ferretti, alter ego dell’autore, questa volta impegnato in tre nuovi casi. La mattinata proseguirà con Giangiacomo Schiavi e il suo romanzo “Il mistero della «Notte». Una diagnosi per Michelangelo”, che racconta l’enigma di una statua che racconta un segreto. L’incontro con Giorgio Cosmacini avrà come tema la diversa percezione dei concetti di salute e malattia con l’avvento del Covid-19. Seguirà un incontro dedicato al coraggio di fare poesia con Maurizio Cucchi, Marco Pelliccioli, Mario Santagostini, Wolfango Testoni e Fabrizio Bernini. Fabrizio Geda tornerà a raccontare dopo dieci anni, con “Storia di un figlio”, la storia di Enaiatollah Akbari dopo il successo de “Nel mare ci sono i coccodrilli” (Baldini e Castoldi).
È annullato il concerto dell’arpista Valerio Lisci previsto per le 21.00 in collaborazione con Fondazione Società dei Concerti.
Sabato 31 ottobre.
Alle 10.30 tornerà Vittorio Nessi con il nuovo romanzo “Non sono io” (Daniela Piazza Editore, 2019), che vede protagonista il pubblico ministero Bruno Ferretti. Il PM, alter ego dell’autore, è tornato per risolvere tre casi, che sono anche tre storie che affondano le loro radici nella realtà.
Il primo vede implicato uno stupratore seriale che viene fermato a Torino e poi arrestato dopo il confronto all'americana con le vittime. Ma la presenza di un sosia e un alibi di ferro fanno saltare il banco. Il nuovo indagato viene di nuovo riconosciuto dalle vittime e messo in cella. Il pubblico ministero è pronto a procedere, ma un nuovo inaudito colpo di scena rovescia la situazione: una storia vera, un pubblico ministero disorientato, mentre la città assisteva incredula a ciò che era al limite dell'assurdo. Il secondo caso rende visibile al lettore la difficile strada del processo indiziario. All'origine c'è la scomparsa nel nulla di un lavoratore di colore, operaio dell'azienda che lo ha licenziato quel giorno stesso. La vicenda sembra chiusa, ma il pubblico ministero Bruno Ferretti vuole vederci chiaro, e in una seduta fiume, torrida e inesorabile, innalza un edificio processuale ai limiti dell'umano, per ottenere giustizia. Nel terzo caso, un uomo viene fermato dai carabinieri per una banale infrazione automobilistica. Sta per essere rilasciato senza gravi conseguenze quando confessa spontaneamente numerosi omicidi commessi per finanziare la dipendenza dal gioco d'azzardo. Perché lo ha fatto? Ferretti è di nuovo di fronte a un enigma umano, oltre che processuale.
Vittorio Nessi dialoga con Mauro Migliavada.
L’incontro sarà disponibile sulla pagina Facebook di Villa Bernasconi.
Alle 11.30 Giangiacomo Schiavi, ispirato dalla figura dell’oncologo Gianni Bonadonna, racconterà “Il mistero della «Notte». Una diagnosi per Michelangelo” (La Nave di Teseo, 2020), un romanzo appassionante sull’enigma di una statua che nasconde un segreto: la storia di una lotta in nome della vita, delle donne e di una medicina più umana.
Un medico di fama internazionale, alla vigilia di un convegno di studi che chiude una carriera luminosa, decide di affrontare la sfida che lo appassiona da decenni. Da quando ha visto la statua della Notte di Michelangelo nelle Tombe Medicee a Firenze: quella donna disegnata nel marmo presenta un’anomalia, un seno asimmetrico, forse malato, che restituisce alla figura un aspetto inconsueto per la perfezione del maestro del Rinascimento. In una lunga notte tra sogni e ricordi, il medico tira le fila della sua ossessione: con il rigore dello scienziato e l’intuito dell’investigatore, passa in rassegna le testimonianze raccolte in una intera vita da psicologi, critici d’arte, chirurghi, filosofi, per arrivare a scoprire la natura di quella traccia lasciata da Michelangelo sul corpo, altrimenti perfetto, della sua modella.
Giangiacomo Schiavi dialoga con Katia Trinca Colonel.
L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di Parolario.
Alle 18.00 Giorgio Cosmacini presenterà “Concetti di salute e malattia fino al tempo del coronavirus” (Pantarei, 2020). Questo libro, scritto in gran parte prima della irruzione sulla scena mondiale della pandemia dovuta al coronavirus, è stato in ultimo aggiornato estendendo fino al tempo del coronavirus la ricognizione dei concetti di salute e malattia con riflessione ulteriore sugli ostacoli, frapposti da natura e società, che impediscono a ogni essere umano, come i "longevi di oggi e di domani", di completare il suo naturale ciclo vitale. È quindi il risultato di un progetto che il sottotitolo dispiega appieno: "Manoscritti medico-filosofici per longevi di oggi e di domani". L'autore affronta il tema della longevità avendo contezza della sua attualità. Mai nella storia della specie l'aspettativa di vita si è così allungata come oggi avviene in modo ormai pressoché generalizzato. Le popolazioni umane invecchiano progressivamente intrecciando multiple tendenze che includono il risultato dei progressi della medicina e della sanità pubblica e la contraddizione bruciante del calo della natalità. L'inverno demografico, da solo, già dimostra i limiti intrinseci del modello sociale contemporaneo.
Giorgio Cosmacini dialoga con Giovanni Ferrari e Giovanni Corrado.
In collaborazione con Comocuore Onlus.
L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di Parolario.
Alle 18.30 Maurizio Cucchi, Marco Pelliccioli, Mario Santagostini e Wolfango Testoni con Fabrizio Bernini racconteranno “Il coraggio di fare poesia. 20 anni + 1 di "Collana"”. Ci vuole coraggio per puntare tutto sulla poesia per una piccola casa editrice e anche per condurre un’operazione rigorosa di ricerca e cernita, che ha portato a comporre uno dei cataloghi più completi e interessanti della poesia italiana del Terzo Millennio. Partita nel 1999 con le “Trascurate” di Giancarlo Majorino, “La collana” di “Stampa 2009”, creata da Maurizio Cucchi e Mauro Maconi (scomparso nel 2001), ha accolto in ventuno anni oltre 60 titoli di poesia, ospitando poeti affermati ed esordienti, suggerendo così un dialogo intergenerazionale. Con il curatore intervengono tre autori rappresentativi di generazioni differenti, nati tra gli anni Cinquanta e Ottanta.
Modera Pietro Berra.
L’incontro sarà disponibile sulla pagina Facebook di Villa Bernasconi.
Alle 20.30 Fabio Geda con “Storia di un figlio. Andata e ritorno” (Baldini e Castoldi, 2020), tornerà a raccontare la storia di Enaiatollah Akbari, già protagonista del successo editoriale internazionale “Nel mare ci sono i coccodrilli” (Baldini e Castoldi, 2010). Il bestseller, amato e letto in tutto il mondo, termina nel 2008, quando Enaiat parla al telefono con la madre per la prima volta dopo il lungo e avventuroso viaggio che dall’Afghanistan l’ha condotto in Italia, a Torino. Fabio Geda racconta quello che è successo alla famiglia di Enaiat prima di quella telefonata: in quali modi e? rimasta coinvolta dalla “guerra al terrore” iniziata nel 2001 e com’e? cambiata la loro vita da quando si sono ritrovati fino a oggi, al 2020. Ora che non e? più un bambino, Enaiat accompagna il lettore attraverso la sua vita e non solo, lungo un pezzo di storia che riguarda tutti. Il rapporto a distanza con la madre; la violenza del fondamentalismo; l’amore e le amicizie italiane; il ritorno in Pakistan; un secondo ritorno in Italia; una nuova casa; un dolore lancinante, e la gioia enorme, inaspettata dell’incontro con Fazila. Una storia vera, capace di ricordare come su tutto vinca la solidità degli affetti, la persistenza della nostalgia e del desiderio, ma capace anche di superare le distanze.
Fabio Geda e Enaiatollah Akbari dialogano con Lorenzo Canali.
L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di Parolario.
L’ultimo giorno di Festival inizierà con Roberto Pozzi e i suoi “Promessi Sposi di Corenno”, che riporteranno i lettori immediatamente nel Trecento. In mattinata ci sarà anche il debutto di Daniela Raimondi che parlerà del suo primo romanzo “La casa sull’argine”. Il pomeriggio inizierà con Annarita Briganti che offrirà uno sguardo originale sulla “poeta” - e non poetessa - Alda Merini con il recente volume che le ha dedicato. Katia Trinca Colonel e Eletta Revelli presenteranno il progetto svolto per il Bassone “Illustrare i libri classici, un progetto per il Bassone. La lettura e il disegno entrano in carcere”. L’antropologo Francesco Remotti con Marco Aime e Adriano Favole, gli altri autori de “Il mondo che avrete”, proporrà una visione del mondo dopo il Covid-19.
Chiuderà la XX edizione di Parolario il pianista Federico Rovini con il concerto “Pianissimo”, in collaborazione con Amadeus Arte e Picone Pianoforti.
Sono annullati i due incontri dedicati a Giulio Giorello “Un piccolo flauto magico” e “Una vita per la curiositas”, in programma il 1° novembre rispettivamente alle 17.00 e alle 18.30.
Domenica 1° novembre
Alle 10.30 Roberto Pozzi con “I promessi sposi di Corenno” (Bellavite, 2020) riporterà i lettori verso la fine del Trecento, sulle sponde del lago di Lecco. Comunità fiorenti e in continuo movimento commerciano, producono, costruiscono: un cosmo fatto di tradizioni, usanze, statuti, leggi, codici, che l’autore ci restituisce con vitalità. Su questo scenario storico ben ricostruito si snodano le umane vicende di signori e popolino, frati e giullari, focosi amanti e ascetiche fanciulle. C’è chi suda per guadagnarsi il pane quotidiano e chi si siede a tavole imbandite, chi si perde tra testi filosofici e chi tocca carta solo per consultare i resoconti delle vendite. A Corenno due grandi famiglie meditano di arricchirsi a vicenda con un matrimonio di comodo, ma chissà cosa pensano i due promessi sposi.
In collaborazione con Bellavite Editore.
L’incontro sarà disponibile sulla pagina Facebook di Villa Bernasconi.
Alle 11.30 Daniela Raimondi presenterà il suo primo romanzo “La casa sull’argine” (Nord, 2020), saga dei Casadio che si dipana attraverso due secoli di storia, percorrendo gli eventi che hanno segnato l’Italia: dai moti rivoluzionari che portarono all’Unità fino agli Anni di Piombo.
La famiglia Casadio vive da sempre nel borgo di Stellata, all’incrocio tra Lombardia, Emilia e Veneto. Gente semplice, schietta, lavoratrice. Poi, all’inizio dell’Ottocento, qualcosa cambia per sempre: Giacomo Casadio s’innamora di Viollca Toska, una zingara, e la sposa. Da quel momento, i discendenti della famiglia si dividono in due ceppi: i sognatori dagli occhi azzurri e dai capelli biondi, che raccolgono l’eredità di Giacomo, e i sensitivi, che hanno gli occhi e i capelli neri di Viollca, la veggente. Da Achille, deciso a scoprire quanto pesa un respiro, a Edvige, che gioca a briscola con lo zio morto due secoli prima; da Adele, che si spinge fino in Brasile, a Neve, che emana un dolce profumo quando è felice, i Casadio vivono sospesi tra l’irrefrenabile desiderio di sfidare il destino e inseguire i loro sogni, e la paura delle conseguenze. Alla fine porteranno ogni scelta sino in fondo, non importa se dettata dall’amore o dalla ribellione, dalla sete di giustizia o dalla volontà di cambiare il mondo. Ma soprattutto a onta della terribile profezia che Viollca ha letto nei tarocchi in una notte di tempesta.
Daniela Raimondi dialoga con Katia Trinca Colonel.
L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di Parolario.
Alle 15.00 Annarita Briganti con “Alda Merini. L’eroina del caos” (Cairo, 2019) offrirà al pubblico uno sguardo originale su Alda Merini. Una poeta, e non poetessa, come voleva essere chiamata, contro ogni forma di convenzione e d’ipocrisia. Due matrimoni, quattro figlie, e una guerra mondiale, ricoveri in manicomio, telefonate notturne, amori celebri e indimenticabili furori, cicche di sigaretta, scrittura, solitudini. Alda Merini ha vissuto con coraggio la propria libertà e altrettanto coraggiosamente Annarita Briganti racchiude in un libro la sua storia debordante per natura, grazie ad affascinanti ricostruzioni dell’epoca e a molte preziose interviste - agli amici, ai colleghi artisti, al fedele fotografo, alla figlia Barbara e a tanti altri.
Annarita Briganti dialoga con Pietro Berra.
In collaborazione con Premio Alda Merini e Sentiero dei Sogni.
L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di Parolario.
Alle 18.30 durante l’incontro “Illustrare i libri classici, un progetto per il Bassone. La lettura e il disegno entrano in carcere” il pubblico avrà la possibilità di incontrare le ideatrici del progetto Katia Trinca Colonel e Eletta Revelli, che, con l’aiuto del disegnatore Davide La Rosa, mostreranno l’evoluzione dell’idea. I disegni, risultato dell’iniziativa, avrebbero dovuto essere in mostra durante il Festival, ma, a causa della situazione epidemiologica, l’esposizione è stata annullata.
In collaborazione con Associazione Bottega Volante.
L’incontro sarà disponibile sulla pagina Facebook di Villa Bernasconi.
Alle 20.30 l’antropologo Francesco Remotti, durante l’appuntamento “Il mondo che avrete. Antropologia del dopo virus”, presentando il suo recente lavoro dal titolo “Il mondo che avrete” (Utet, 2020), analizzerà con i co-autori del volume - Marco Aime e Adriano Favole - i cambiamenti avvenuti all’interno della società dopo il coronavirus.
Non è solo questo ultimo virus a prendere d’assedio le società umane: ci sono anche gli sconvolgimenti ambientali provocati dal nostro progresso. Il lockdown è stato una forzata, lunga pausa, in cui per legge sono state sospese attività produttive, incontri sociali, manifestazioni culturali. Sospendere non è di certo un’idea estranea alle società umane: per esempio, la vediamo teorizzata dagli scettici del mondo antico in contatto con l’India, ma anche applicata nella cultura ebraica, praticata dai BaNande del Congo. La differenza è però notevole tra le sospensioni programmate, il cui scopo è di arrestare periodicamente le più importanti attività economiche, obbligando le società a ripartire da zero, e il recente lockdown, un’esperienza straniante e inattesa, del tutto estranea al comune modo di pensare. Una parentesi che si vorrebbe chiudere definitivamente per riprendere il cammino interrotto, quel progresso infinito con cui la civiltà occidentale ha voluto segnare la sua storia e la sua presenza nel mondo. In questa situazione l’antropologia si fa portatrice di testimonianze spesso lontane nel tempo e nello spazio, in grado di mettere in luce le “vie di fuga” tracciate da ogni cultura, le sospensioni, anche traumatiche, con cui si pongono domande cruciali sul presente e sul futuro.
Francesco Remotti, Marco Aime e Adriano Favole dialogano con Sara Cerrato.
L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di Parolario.
Alle 22.30 il pianista Federico Rovini proporrà al pubblico, a chiusura del Festival Parolario, il concerto “Pianissimo” che include preziose e bizzarre Sonate di Domenico Scarlatti (scelte tra le meno note), originali trascrizioni di Wagner realizzate da Liszt e brani celebri, come l’Andante Spianato, di Chopin.
PROGRAMMA
Domenico Scarlatti - Sonata in Re minore Pastorale; Sonata in Fa minore K 239
Franz Liszt - Isoldens Liebestod (Wagner)
Frederick Chopin - Andante Spianato e Grande Polacca Brillante op.22
In collaborazione con Amadeus Arte e Picone Pianoforti.
L’incontro sarà trasmesso sulla pagina Facebook di Parolario.
A seguito del Dpcm del 24 ottobre 2020, il Festival non si svolgerà più in presenza. Il programma rimarrà valido con gli stessi orari, ma gli incontri in programma a Villa Olmo saranno fruibili solo in diretta streaming sulla pagina Facebook @Parolario. Anche gli appuntamenti di Villa Bernasconi saranno disponibili sulla pagina Facebook della Villa @lavillabernasconi.
La mostra fotografica “Acque amate” di Delia Biele e Giulia Caminada, che doveva essere allestita per tutto il periodo del Festival a Villa Olmo, è stata sostituita da una mostra virtuale, disponibile sul sito di Parolario.