A Parolario un mercoledì sulle onde: relazioni, politica, musica e champagne. Ospiti a Villa Olmo Marzano, Tobagi, Lerner e Pratelli
Per la prima volta a Parolario Michela Marzano, che presenterà il suo nuovo romanzo “Idda”, una storia sull’identità e la potenza delle relazioni. Stefano Bartezzaghi darà una lettura a livello sociale della “Banalità”, nuovo demone della società e suo ultimo libro edito da Bompiani, mentre Benedetta Tobagi (foto sotto) farà riaffiorare le vicende riguardanti il processo della strage di Piazza Fontana con il suo recente libro “Piazza Fontana. Il processo impossibile”.
La musica, invece, farà da sfondo agli incontri con Claudio Ricordi che renderà omaggio a Nanni Ricordi con la sua recente pubblicazione "L'inventore dei cantautori" e con Maurizio Pratelli e Dan Lerner che presenteranno "Vini e Vinili Gaber & Champagne”, ultimo volume della collana Vini e Vinili.
Il cinema sarà protagonista non solo de “L’Universale”, quarta proiezione del ciclo di selezioni dal Festival del Cinema Italiano di Como, ma anche degli incontri con Alberto Buscaglia e Tiziana Piras che presenteranno il libro “Daniele Cortis, il film di Mario Soldati dalla sceneggiatura allo schermo” e con Pietro Berra che presenterà “I laghi delle stelle. Itinerari cineturistici d’acqua dolce in Lombardia”, volume che inaugura la collana Passeggiate Creative per New Press.
Ecco nel dettaglio gli appuntamenti di mercoledì 26 giugno.
Alle 17.00 a Villa Olmo Alberto Buscaglia e Tiziana Piras presenteranno “Daniele Cortis, il film di Mario Soldati dalla sceneggiatura allo schermo” (New Press Edizioni, 2018), ultimo dei tre saggi dedicati alle sceneggiature dei film di Mario Soldati tratti dai romanzi di Antonio Fogazzaro.
“Daniele Cortis” (1885) è il secondo romanzo di Antonio Fogazzaro, iniziato subito dopo il successo di “Malombra” (1881) e continuato in un momento emotivamente importante ma tormentato per l’autore, come documenta il saggio di Tiziana Piras dedicato alla elaborazione del romanzo e al rapporto con il film. Fogazzaro trasferì nel nuovo romanzo il suo travaglio sentimentale, raccontando la storia di un “amore sublime” ma impossibile, ambientata sullo sfondo della piccola provincia vicentina e su quello romano della politica dell’Italia postrisorgimentale. Gli autori del saggio si sono subito trovati di fronte a una serie di problemi connessi ai materiali di documentazione. La sensazione generale che si ricava da tutta questa lunga e difficoltosa ricerca, ricostruita dal punto di vista storico nel saggio di Luciano De Giusti, è quella di una sorta di “rimozione” calata su questo terzo film fogazzariano di Soldati, le cui cause sarebbero da rintracciare nella particolarissima “ragione sociale” dei produttori del film (il Vaticano con la sua casa di produzione Universalia Film), associata a un clima politico e culturale non particolarmente benevolo verso Mario Soldati e a un cinema che non fosse di militanza e non si confrontasse con la dura realtà sociale del dopoguerra.
Alberto Buscaglia e Tiziana Piras dialogano con Alessio Brunialti.
In collaborazione con Premio Antonio Fogazzaro.
Alle 18.00 a Villa Sucota/FAR il lago sarà protagonista di “I laghi delle stelle. Itinerari cineturistici d’acqua dolce in Lombardia”, il nuovo libro di Pietro Berra, che inaugura la collana Passeggiate Creative (legata all’omonimo progetto) per l’editore New Press. Propone un viaggio a pelo d'acqua in centoventi anni di storia del cinema, dai Lumière a Netflix. Ma anche una visione differente, arricchita dalle invenzioni dei registi e delle loro troupe, di luoghi baciati dalla bellezza. L’autore ci porta a scoprire, attraverso sedici itinerari cineturistici, “il più telegenico dei laghi italiani", come Morando Morandini definì il Lario, nonché, seguendo un flusso in cui i grandi film si incrociano con la rete delle acque lombarde che affascinò Leonardo, i laghi briantei, il Garda, il Ceresio e fiumi come l'Adda e il Lambro.
Pietro Berra dialoga con Alberto Cano.
In collaborazione con Associazione Sentiero dei Sogni.
Alle 18:00 a Villa Olmo Stefano Bartezzaghi parlerà al pubblico di Parolario di “Banalità” (Bompiani, 2019), suo ultimo libro, ma anche nostro nuovo demone. È da quest’ultima che vogliamo rifuggire, come dalla noia, ma è questa stessa fuga a renderci sempre più banali (e noiosi, e annoiati). In queste pagine Bartezzaghi si arrischia a seguire due convinzioni. La prima è che abbiamo sbagliato spauracchio e che convenga invece cercare di “avere un buon rapporto” (come oggi si dice) con la banalità, nostra e altrui. Come accade con le persone, per “avere un buon rapporto” con qualcuno occorre guardarlo in faccia, conoscerlo, rivolgersi a lui con schiettezza. Dobbiamo farci amica la banalità. La seconda convinzione è che i social network oggi sono un ambiente particolarmente adatto a farcela guardare in faccia e a conoscerla.
Stefano Bartezzaghi dialoga con Sara Cerrato.
Alle 18.30 a Villa Bernasconi Claudio Ricordi durante l’incontro "Nanni Ricordi: l'inventore dei cantautori" presenterà il volume che ricostruisce la vita di Ricordi direttamente dalla voce di Nanni e di chi è sempre stato al suo fianco, raccontando la gloria e la disfatta del mondo discografico, cresciuto a dismisura e poi crollato su se stesso per aver perso la propria umanità.
Nanni apre le porte di casa sua e trasforma il suo salotto in punto di ritrovo non solo per i Gaber e gli Jannacci, ma anche per Luigi Tenco e Maria Callas, Carla Fracci e Leonard Bernstein, Luchino Visconti e Dario Fo. Le sue feste diventano la fucina della cultura di quegli anni, il luogo in cui si intrecciano i migliori saperi: Gino Paoli disegna le copertine dei dischi, Sergio Endrigo scrive per Ornella Vanoni, De André presenta a Nanni De Gregori. Stanco di un modello Sanremo ancorato al passato, Nanni porterà alla rivoluzione della canzone italiana e alla consacrazione di quelli che diventeranno i grandi cantautori che tutti conosciamo.
Claudio Ricordi dialoga con Stefano Lamon.
Alle 19.00 a Villa Olmo Benedetta Tobagi riaprirà il caso di “Piazza Fontana. Il processo impossibile” (Einaudi, 2019), un’indagine sulla strage di piazza Fontana (12 dicembre 1969) a partire dal primo processo sull'attentato, un processo-labirinto celebrato tra Milano, Roma e infine Catanzaro nell'arco di quasi vent'anni. Prima di essere affossato da assoluzioni generalizzate, esso porta alla luce una sconcertante trama di depistaggi e accerta le pesanti responsabilità dei terroristi neri e di alcuni ufficiali dei servizi segreti fino a trasformarsi in un processo simbolico allo Stato: una ricostruzione che si arricchisce e trova sostanziali conferme nei decenni successivi. Piazza Fontana sottopone il sistema della giustizia a una torsione estrema; è un incubo, ma insieme un risveglio. Se da un lato la tragedia dell'impunità alimenta un profondo sentimento di sfiducia, dall'altro comporta una dolorosa presa di consapevolezza che contribuisce alla maturazione di una coscienza critica in ampi settori del mondo giudiziario e tra i cittadini.
Benedetta Tobagi dialoga con Enrico Marletta.
Alle 20.15 a Villa Olmo Michela Marzano, per la prima volta a Parolario, sarà protagonista con il suo ultimo romanzo “Idda” (Einaudi, 2019), una storia sull'identità, la memoria, la potenza carsica delle relazioni.
Alessandra è una biologa che insegna a Parigi, dove abita con Pierre. Da anni non va nel Salento, il luogo in cui è nata e che ha lasciato dopo un evento drammatico, perché non riesce a fare i conti con le ombre della sua famiglia. Quando Annie, l’anziana madre di Pierre, è ricoverata in una clinica perché sta progressivamente perdendo la memoria, Alessandra è costretta a rimettere tutto in discussione. Chi siamo quando pezzi interi della nostra vita scivolano via? Che cosa resta di noi? Svuotando la casa della suocera, che deve essere messa in vendita, Alessandra entra nell'universo di questa stenodattilografa degli anni Quaranta, e pian piano ne ricostruisce la quotidianità, come fosse l’unico modo per sapere chi era, adesso che smarrendosi Annie sembra essere diventata un’altra. Nel rapporto con lei, ogni giorno più intimo, Alessandra si sente dopo tanto tempo di nuovo figlia, e d’improvviso riaffiorano le parole dell’infanzia e i ricordi che aveva soffocato. È grazie a Idda, ad Annie, che ora può affrontarli, tornando là dove tutto è cominciato. Bisogna attraversare le macerie, recuperare la propria storia, per scoprire che l’amore sopravvive all'oblio.
Michela Marzano dialoga con Chiara Milani e Alfredo Tomasetta.
Alle 21.30 a Villa Olmo Maurizio Pratelli e Dan Lerner presenteranno "Vini e Vinili Gaber & Champagne" (Arcana, 2019), il terzo volume, con una colonna sonora italiana, che chiude la trilogia di Vini e Vinili.
Nei due volumi precedenti si era concentrata sui piccoli vignaioli del nostro Paese, prima accompagnati dalle canzoni americane e poi da quelle inglesi. Per compensare le nobili bottiglie transalpine occorreva una provocazione musicale: così Maurizio Pratelli e Dan Lerner hanno optato per una colonna sonora tutta italiana. Infine, compromessi da una sottile seduzione per i nostri vignaioli, hanno lasciato aperto un piccolo sentiero che ci riporta ancora in Italia.
Maurizio Pratelli e Dan Lerner dialogano con Alessio Brunialti e Stefano Novati.
Con Marco Castelli (musica).
In collaborazione con Picone Pianoforti.
Alle 23.00 a Villa Olmo sarà proiettato “L’universale” (Italia 2015, dur. 88', col.) di Federico Micali con Francesco Turbanti, Claudio Bigagli e Paolo Hendel.
Una commedia venata di nostalgia dove si ride e ci si commuove. Le vicende di tre amici vengono rievocate con ironia ma anche affettuosa partecipazione a partire dalla loro spensierata infanzia. C'è un elemento che li unisce (oltre al fatto di essere fiorentini): una sala cinematografica, l'Universale. Un film sulla memoria, sul ruolo insopprimibile del cinema come luogo dell'evasione ma anche di incontri e scontri.
In collaborazione con Festival del Cinema Italiano di Como. Il film è una selezione dalle edizioni passate del Festival.