Noir In Festival, tutti gli autori a Como: c'è anche Carlo Lucarelli
Il Noir In Festival non è solo cinema. Nel calendario dei giorni il cui la kermesse si svolge a Como, sono infatte previste alcune presentazioni molto interessanti di libri alla presenza degli autori che riportiamo di seguito.
6 DICEMBRE / SALA TURCA • TEATRO SOCIALE DI COMO
ore 17:30 con Annarita Briganti
Mariolina Venezia
RIONE SERRA VENERDÌ
Einaudi
La dottoressa Tataranni e? alle prese con un omicidio che affonda le radici nel passato. E se lei stessa avesse contribuito inconsapevolmente alla morte di Stella Pisicchio? L’indagine, oltre che negli spettacolari scenari delle Dolomiti Lucane, e nei «vicinati» dei Sassi, si svolge negli angoli bui dei suoi ricordi. In una Matera impaziente di concedersi a un turismo sempre più invadente, il passato di miseria torna come un fantasma. Fra rampolli di nobili famiglie, ragazzini che custodiscono innominabili segreti, grotte preistoriche e villaggi abbandonati, Imma indaga accanto al maresciallo Calogiuri, che non e? più il ragazzo soggiogato dal suo carisma, e se lei diventa troppo autoritaria, arriva a ribellarsi. Improvvisamente, Imma vede in lui l’uomo, e sta per succedere l’irreparabile. Cederà la dottoressa all’attrazione per il bel maresciallo, mettendo in pericolo la sua famiglia? E poi... esiste un mostro che si aggira nelle strade di Matera? Qualcuno, in ufficio, fa il furbo? Troppe domande per una donna sola! Fortuna che Imma Tataranni non si da? per vinta, e se inciampa si rialza.
Mariolina Venezia (Matera 1961), scrittrice e sceneggiatrice, dopo aver pubblicato in Francia tre libri di poesie, nel 2007 si aggiudica il premio Campiello con Mille anni che sto qui, storia di centocinquanta anni di una famiglia lucana attraverso le varie generazioni, dall’unità d’Italia alla caduta del muro di Berlino. Lavora come sceneggiatrice per il cinema (Dove non ho mai abitato di Paolo Franchi) e la televisione (La Squadra, 48 ore), e collabora con varie riviste letterarie. Tra i romanzi successivi: Come piante tra i sassi (2009), Da dove viene il vento (2011), Maltempo (2013). Rai Fiction e ITV Movie stanno ultimando le riprese de Le avventure di Imma, adattamento televisivo diretto da Francesco Amato, ispirato dai due romanzi Maltempo e Come piante tra i sassi, con protagonista Imma Tataranni. Il pubblico ministero che torna in azione in Rione Serra Venerdì.
ore 18:30 con Annarita Briganti
Lars Kepler
LAZARUS
Longanesi
La polizia di Oslo indaga sull’omicidio di un ladro di cadaveri: nel suo appartamento sono stati ritrovati i resti di corpi a diversi stadi di decomposizione, compreso il cranio della moglie del commissario della polizia criminale svedese, Joona Linna. La tomba della donna, morta di cancro qualche anno prima e sepolta in Finlandia, è stata profanata. Le cose si complicano quando a Rostock, in Germania, viene scoperto il cadavere di uno stupratore: nel suo telefono compare il numero di Joona Linna. Due giorni prima di essere ucciso l’uomo ha chiamato il commissario, che ora da Stoccolma giunge sulla scena del crimine per partecipare alle indagini. Il tratto che accomuna entrambe le vittime dall’oscuro passato - il profanatore di Oslo, lo stupratore di Rostock - è la presenza di segni di flagellazione sulla schiena: la firma di Jurek Walter, il peggior serial killer della storia europea. Ma non è possibile, perché Jurek Walter è morto da tempo. E un serial killer non può tornare in vita come Lazzaro. Il dubbio, però, si è ormai insinuato nella mente di Joona Linna, mentre cresce vertiginosamente il numero delle vittime marchiate con la stessa, identica firma.
Lars Kepler e? lo pseudonimo dei coniugi Alexandra Coelho Ahndoril (Helsingborg, 1966) e Alexander Ahndoril (Upplands Väsby, 1967). Vivono a Stoccolma con le loro tre figlie, a pochi metri dalla centrale di polizia. Appassionati di cinema, sono entrambi scrittori ma nel 2009 scelgono di sospendere le loro attività individuali per assumere un’identità condivisa e scrivere un romanzo insieme. Tra gli aneddoti intorno al loro pseudonimo, un giornale britannico tirò fuori la teoria secondo cui l’autore che si nascondeva dietro quel nome fosse Henning Mankell. Il primo libro è subito un trionfo. L’ipnotista in poco tempo si trasforma in un caso editoriale europeo. Il romanzo, portato al cinema nel 2012 dal regista Lasse Hallström (presentato in Italia dal Noir in Festival), scalza dalla vetta delle classifiche svedesi la trilogia di Stieg Larsson e inaugura la fortunata serie con protagonista l’ispettore della polizia criminale di Stoccolma di origine finnica, Joona Linna. Di seguito escono altri sei romanzi più un altro libro, Il porto delle anime, tutti pubblicati in Italia da Longanesi.
7 DICEMBRE / SALA BIANCA • TEATRO SOCIALE DI COMO
ore 17:30 con Pietro Berra
Gianni Biondillo
IL SAPORE DEL SANGUE
Guanda
Un uomo esce dal cancello del carcere di Bollate. Solo, senza nessuno che lo aspetti. Si chiama Sasà, e dopo sei anni di galera può finalmente guardare il cielo da uomo libero. Decide di tornare a casa a piedi. Casa è, per lui, Quarto Oggiaro. Ha un piano e pochi giorni per metterlo in pratica. Recuperare il denaro che ha nascosto prima dell’arresto, prendere sua moglie e sua figlia e volatilizzarsi, prima che qualcuno - magari qualche suo vecchio “amico” - lo faccia sparire dalla faccia della terra. Perché Sasà non sarebbe dovuto neppure uscire dal carcere. Nel suo passato ci sono traffici di droga, omicidi efferati, violenze e ricatti. Insomma, Sasà era destinato a una pena di almeno trent’anni. Com’è potuto uscire di galera così presto e legalmente? È quello che, come al solito controvoglia, l’ispettore Ferraro dovrà scoprire, in una disperata, quanto indesiderata, corsa contro il tempo. Prima che Sasà venga di nuovo attirato dal sapore del sangue. Al quale non ha mai saputo resistere.
Gianni Biondillo (Milano, 1966) è architetto e saggista, scrive per il cinema, il teatro e per la televisione, dal 2004 pubblica romanzi noir, con un paio d’incursioni nella letteratura per ragazzi (Il mio amico Asdrubale e Pit, il bambino senza qualità, entrambi illustrati da Valeria Petrone). Alcuni suoi articoli escono sul sito web Nazione Indiana, di cui è anche redattore. Il suo esordio, Per cosa si uccide, segna anche la nascita letteraria dell’ispettore Ferraro, presente in altri successivi sette romanzi: Con la morte nel cuore (Premio Franco Fedeli), Il giovane sbirro, I materiali del killer (Premio Scerbanenco e, in Francia, Prix Violeta Negra), Cronaca di un suicidio, Nelle mani di Dio, L’incanto delle sirene e Il sapore del sangue, tutti editi da Guanda. Protagonista delle sue storie non è soltanto il detective che non fa carriera, separato dalla moglie e con una figlia, ma anche Milano e, in particolare, il quartiere di Quarto Oggiaro, luogo di nascita di Ferraro e del suo creatore. Tra gli altri romanzi vi sono: Per sempre Giovane, Nel nome del padre e Come sugli alberi le foglie (Premio Bergamo), racconto della vita dell’architetto Antonio Sant’Elia, originario di Como e morto prematuramente nei campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale. Firma anche racconti e saggi, tra cui Pasolini: il corpo della città (2001), e Metropoli per principianti (2008). Da sempre curioso del proprio tempo e impegnato a descriverne le problematicità, nel 2014 porta in libreria L’Africa non esiste, resoconto di cinque viaggi al seguito di organizzazioni umanitarie o da semplice cronista, tra Eritrea, Ciad, Egitto, Etiopia e Uganda.
ore 18:30 con Sebastiano Triulzi
Roberto Costantini
DA MOLTO LONTANO
Marsilio
Dopo quasi quarant’anni di onorata carriera nella polizia, Michele Balistreri è andato in pensione. Il suo corpo e la sua mente portano addosso le cicatrici di una vita densa e dolorosa. E anche la sua memoria inizia a perdere colpi. Per il commissario, però, c’è ancora un’ultima indagine da svolgere. Esiste, infatti, un caso irrisolto nel passato del commissario. Risale all’estate del 1990: mentre in Italia si giocavano gli indimenticabili mondiali, il figlio di un potente imprenditore romano scompare nel nulla. A indagare è chiamato uno svogliato commissario Balistreri, per niente contento di dover mettere il guinzaglio al figlio finto ribelle di un palazzinaro. Il ritrovamento del cadavere del giovane, orrendamente mutilato, assieme a quello di una ragazza sottomessa a un boss della Camorra, cambia le cose. Balistreri si ritrova coinvolto in una sparatoria i cui risvolti drammatici gli impediscono di risolvere il caso. A quasi trent’anni di distanza, il passato si ripresenta con violenza: vengono ritrovati, nella casa del padre del ragazzo morto nel ‘90, due manichini che riproducono la scena del crimine di quella lontana notte. Non c’è dubbio: Balistreri deve aiutare il suo storico vice Graziano Corvu, ora commissario in carica, a fare luce sull’accaduto, in quella che potrebbe essere la sua ultima indagine.
Roberto Costantini (Tripoli, 1952), ingegnere, consulente aziendale, oggi dirigente della Luiss Guido Carli di Roma. Dopo Tu sei il male (migliore opera prima al Premio Scerbanenco, Premio Azzeccagarbugli al Romanzo Poliziesco, Premio Camaiore di Letteratura Gialla) e Alle radici del male, pubblica Il male non dimentica, il terzo volume della Trilogia del Male, interamente pubblicata negli Stati Uniti e nei maggiori paesi europei, premio speciale Giorgio Scerbanenco 2014 quale migliore opera noir degli anni Duemila. Una storia d’Italia lunga sessant’anni a tinte rigorosamente Noir e con un’incursione nella Libia del 1969, quando al potere sale Gheddafi. Il commissario Michele Balistreri torna a indagare ne La moglie perfetta (finalista al premio Bancarella 2016) e in seguito in Ballando nel buio, fino a quest’ultimo Da molto lontano, mentre da tempo è in cantiere un progetto per portare sul piccolo schermo il protagonista della Trilogia del male.
8 DICEMBRE / TEATRO SOCIALE DI COMO
ore 17:00 con Sebastiano Triulzi
Carlo Lucarelli
PECCATO MORTALE
Einaudi
Quello tra il 25 luglio e l’8 settembre del 1943 è un periodo anomalo. Tra la caduta di Mussolini e l’incarico a Badoglio, l’Italia si sveglia una mattina libera dal fascismo e contemporaneamente sotto l’occupazione degli ex alleati nazisti. Il commissario De Luca, che non è stato fascista e neanche antifascista, è in forza alla polizia criminale di Bologna e indaga su un corpo senza testa. Un caso all’apparenza semplice, perché in fondo si tratta di un omicidio, la vicenda, però si complica, perché dietro quel cadavere senza identità si nascondono personaggi altolocati che rappresentano un potere politico molto pericoloso. Dopo Carta bianca (Repubblica di Salò), L’estate torbida, (poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale), Via delle Oche (la Democrazia Cristiana che vince le elezioni), Intrigo italiano (prima metà degli anni Cinquanta) con Peccato mortale, si torna indietro nel tempo e si scopre un elemento biografico molto importante nella vita di De Luca, qualcosa che lo rende ricattabile.
Carlo Lucarelli esordisce nel 1990 con Carta bianca, primo di una lunga serie di romanzi polizieschi, tra cui Via delle Oche, Premio Scerbanenco 1996. Diviso tra letteratura, televisione, cinema e radio, oltre alla passione per la musica, deve il suo successo anche ai protagonisti delle sue serie più celebri: l’ispettore Coliandro (in questi giorni in onda su Rai2 con la nuova serie) il commissario De Luca e l’ispettore Grazia Negro, interpretati rispettivamente nelle versioni cinematografiche e televisive da Giampaolo Morelli, Alessandro Preziosi e Lorenza Indovina. Sceneggiatore di alcuni fumetti (un Dylan Dog, tra gli altri) e per il cinema (Nonhosonno di Dario Argento, Albakiara di Stefano Salviati), dai suoi libri vengono realizzati i film Almost Blue di Alex Infascelli e Lupo mannaro di Antonio Tibaldi, le serie televisive L’ispettore Coliandro, Il commissario De Luca, e due episodi di Crimini: Rapidamente e Niente di personale. Nel 2012 esordisce alla regia cinematografica con L’isola dell'angelo caduto, presentato al Festival di Roma. Lavora per la radio (Radio Bellablù), la televisione (Blu notte, La tredicesima ora, Muse inquietanti), scrive su numerosi giornali («il Manifesto», «L'Europeo», «il Messaggero», «XL»), è fondatore del “Gruppo 13”, associazione di scrittori di romanzi gialli della Romagna e cura la rivista telematica «Incubatoio 16». Insegna scrittura creativa alla Scuola Holden a Torino e nel carcere Due Palazzi di Padova.
9 DICEMBRE / SALA TURCA • TEATRO SOCIALE DI COMO
ore 12:00
Antonio Valenzi
IL QUINTO DOMINIO
Imprimatur
Flavio Altedo, econometrista e ricercatore universitario, è richiamato come agente fuori quadro dal DIE, il Dipartimento di Intelligence Economica dei Servizi d’Informazione, per scoprire cosa nasconde la scelta di Lorenzo Borghi, presidente della compagnia telefonica Italcom, di riportare in Italia il domicilio fiscale della controllata Trans Ocean Cable, società proprietaria di cavi sottomarini per le telecomunicazioni. In un intreccio tra jet set e cronaca nera, un capitalismo italiano che ha perso le figure carismatiche di un tempo e una classe politica che reclama nuovamente la ribalta del Potere, Flavio Altedo si trova al centro di un affaire internazionale la cui posta in gioco e? un nuovo modello per Internet. In un susseguirsi di avvenimenti che lo portano dall’Italia alla Francia, dalla Giamaica all’Argentina fino a una sperduta isola dell’Oceano Indiano, Altedo segue le tracce della memoria personale e di un paese - l’Italia - danzando sul crepuscolo di un’epoca mentre l’alba di una nuova deve ancora sorgere.
Antonio Valenzi (Palestrina, 1971). Dopo diversi mestieri (da cameriere ad assistente di produzione ai grandi eventi e programmi televisivi), approda al giornalismo occupandosi di politica e amministrazione degli enti locali. Segue per diversi anni l’economia del cinema e dei media con corrispondenze internazionali da Venezia, Cannes, Berlino, Marrakech. Conduce inchieste sulla Siae, Imaie, sulla pirateria audiovisiva e sul diritto d’autore al tempo di Internet. Per Blob su Raitre, realizza un’inchiesta sul Nuovo Palazzo del Cinema alla Mostra del Cinema di Venezia. Attualmente cura un blog sul tema sull’«Huffington Post». Nel corso della sua carriera, vince due premi giornalistici: Domenico Meccoli e Giuliana Gallo. Con il secondo romanzo, Golden Standard, si aggiudica il Premio Casa Sanremo Writers 2016.