Nadia Robotti racconta Bruno Pontecorvo in Pinacoteca a Como
Nuovo appuntamento con “La Fondazione Alessandro Volta incontra”, il ciclo di conferenze aperto al grande pubblico su scienza, letteratura, arte e musica. Martedì 24 luglio alle 21.00 in Pinacoteca Civica a Como, la professoressa Nadia Robotti, prima italiana storica della fisica, parlerà di “Bruno Pontecorvo: da Pisa a Dubna, un viaggio senza ritorno”.
Bruno Pontecorvo, fisico noto soprattutto per essersi trasferito nel 1950, in piena Guerra Fredda, in Unione Sovietica, è stato uno dei primi e più importanti allievi di Enrico Fermi a Roma, a via Panisperna. Utilizzando documenti originali d’archivio si cercherà di ricostruire il suo percorso scientifico, culturale e umano che lo ha portato da Pisa, sua città natale, a Roma e poi a Parigi, a Tulsa (Stati Uniti), a Montreal (Canada), ad Harwell (Inghilterra) e, infine e definitivamente, a Dubna (Unione Sovietica). Pontecorvo non è stato solo “l’uomo dei neutrini”, ma è stato durante tutto il corso della sua vita, l’uomo delle grandi scelte, tutte sempre autonome e profondamente motivate da considerazioni scientifiche e culturali.
La conferenza si inserisce nell’ambito della Lake Como School “Advanced school on complexity and emergence: ideas, methods, with a special attention to economics and finance” che si terrà a Villa del Grumello a Como dal 22 al 27 luglio.
Nadia Robotti è professore ordinario di Storia della Fisica all’Università di Genova. I suoi interessi sono orientati alla ricostruzione dell’attività scientifica e accademica di Enrico Fermi, Ettore Majorana e Bruno Pontecorvo. È responsabile, insieme al fisico teorico Francesco Guerra, di un'indagine rivolta ai fisici di fama che contribuirono alla crescita della ricerca in Italia nel periodo fra le due Guerre dal titolo "I fisici italiani tra ricerca scientifica e impegno civile: dal Congresso di Vienna all'avvento della Repubblica" e fa parte del gruppo di esperti che si è occupato dei contenuti della mostra "Enrico Fermi: una duplice genialità tra teorie ed esperimenti", proposta con un grande successo di pubblico a Genova e Bologna, che sarà presto aperta in maniera stabile presso il complesso monumentale di via Panisperna. Nel 2017 è stata insignita del Premio Le Muse.