Museo Rivarossi: "Obbligatorio dopo il successo della mostra"
Dopo il successo della mostra dei trenini Rivarossi, che ha totalizzato in due settimane 10.510 ingressi, il comitato Ing. Alessandro Rossi, presieduto da Vittorio Mottola, lancia con forza l'idea di un museo permanente a Como dedicato alla mitica...
Dopo il successo della mostra dei trenini Rivarossi, che ha totalizzato in due settimane 10.510 ingressi, il comitato Ing. Alessandro Rossi, presieduto da Vittorio Mottola, lancia con forza l'idea di un museo permanente a Como dedicato alla mitica azienda di fermodellismo che ha vissuto i suoi fasti nella sede di Sagnino a Como. "Ora non si può più tornare indietro - ha commentato Mottola - l'amministrazione comunale non può non prendere in considerazione il progetto di un museo stabile a Como, ma deve fornire una sede adatta, perché noi sogniamo un museo dinamico, ricco di attrazioni e iniziative. Non pensiamo a un museo fermo, immobile, con solo qualche modellino in esposizione, ma immaginiamo un luogo dove la gente, appassionati e curiosi, possano trascorrere davvero qualche ora piacevole e divertente. Per esempio, nel museo che stiamo immaginando ci sono due o tre plastici dove chiunque può fare andare i propri trenini".
Ovviamente per un museo, come detto, serve una sede adatta. Dopo avere rimarcato l'importanza dell'indotto prodotto dai 10mila visitatori giunti a Como per la mostra della Rivarossi che è stata allestita al Broletto dal 14 al 28 aprile, Mottola suggerisce due location: "Se io fossi assessore proporrei il Broletto, ma mi rendo conto della difficoltà di destinare in modo permanente questa pregevole sede a un museo. Ma di spazi in città ce ne sono tanti, per esempio il Santarella (area ex Ticosa, ndr)".