Il mito di Sant'Elia si celebra a Milano, Como e Firenze. Oggi inaugurazione in Triennale, domani in Pinacoteca
Un progetto partito da lontano, voluto fortemente dalla città di Como che ha trovato in Luigi Cavadini, assessore alla Cultura un fondamentale sostenitore. Proposta prima a Roma, la mostra in occasione del centenario della morte di Antonio...
Un progetto partito da lontano, voluto fortemente dalla città di Como che ha trovato in Luigi Cavadini, assessore alla Cultura un fondamentale sostenitore. Proposta prima a Roma, la mostra in occasione del centenario della morte di Antonio Sant'Elia si terrà invece a Milano in Triennale, che ha sposato a tal punto il progetto fino a farlo "suo". Ma la genesi è tutta comasca. Si cercava una grande vetrina per un mito internazionale dell'architettura e delle visioni urbanistiche e così è stato. Le Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Milano e di Como, il Comune di Como e la Triennale di Milano hanno lavorato insieme (va ricordato in questo senso il fine lavoro di Alberto Longatti e di Luca Ambrosini), per celebrare adeguatamente l?autore del Manifesto dell?Architettura Futurista, come illustrato questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Litta. Ma non sarò solo Milano, gli eventi celebrativi toccheranno inevitabilmente anche Como, città natale di Sant'Elia, e Firenze. Da Renzo Piano alle modellazioni di MVRDV, di Steven Holl, di Vincent Callebaut, di MAD o del recentissimo Google North Bayshore?di BIG, Sant?Elia si conferma, a un secolo dalla sua tragica morte durante la Grande Guerra a soli 28 anni, come fonte inesauribile di ispirazione. Ma andiamo con ordine.
Milano - Triennale - 24 novembre - 8 gennaio 2017


Antonio Sant?Elia. All?origine del progetto
Si tratta a tutti gli effetti di una sezione zero che introduce alla ricerca di Sant?Elia raccogliendo una selezione di disegni realizzati nel 1913 che documentano come l?architetto abbia programmaticamente individuato gli elementi architettonici semplici che avrebbero contribuito alla definizione di soluzioni espressive complesse. La successione dei disegni consente inoltre di comprendere come gli elementi primari si compongano a definire strutture architettoniche ? e quindi edifici ? di varia complessità che rappresentano forme architettoniche pure all?origine del progetto della sua Città nuova. Per illustrare plasticamente questo lavoro, i disegni sono accompagnati da modelli tridimensionali, eseguiti per l?occasione e che hanno fornito occasione per indagare e esplicitare visivamente tale ricerca.
La mostra alla Triennale e la mostra di Como si inseriscono in un più generale e articolato programma di celebrazioni che avrà altri momenti significativi nel Convegno internazionale dal titolo Antonio Sant?Elia e l?architettura del suo tempo promosso dall?Università e dall?Ordine degli Architetti di Firenze che si terrà a Firenze il 2 e 3 dicembre 2016, e nella mostra presso l?Ordine degli Architetti di Como. Quest?ultima promuove una rilettura del progetto del Monumento ai Caduti di Como, attraverso cortometraggi e brevi saggi. L?iniziativa intende indagare le vicende che hanno portato alla costruzione del Monumento, a partire da uno specifico disegno di Sant?Elia, passando per i primi studi di Prampolini per giungere al progetto di Attilio e Giuseppe Terragni, raccontando questo originale episodio architettonico ed artistico, che ha saputo unire la corrente del futurismo a quella del razionalismo attraverso un?icona che caratterizza ancora oggi la fisionomia del panorama comasco.
https://www.youtube.com/watch?v=WjpzntSXT2o