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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Il 15 e 16 maggio tornano le Giornate FAI, ecco cosa visitare

Un invito a guardare al domani con rinnovata fiducia

Coraggio, orgoglio e generosità Proprio nel significato più profondo di queste parole è racchiuso lo spirito della 29ª edizione delle Giornate FAI di Primavera in programma sabato 15 e domenica 16 maggio 2021. Le Giornate FAI di Primavera sono il primo grande evento nazionale dedicato ad arte e cultura organizzato dopo l’ultimo periodo di lockdown. Anche quest’anno la grande manifestazione di piazza del FAI, dal 1993 il più importante evento dedicato al patrimonio culturale che celebra arte, storia e natura, torna a coinvolgere gli italiani - dopo i mesi difficili vissuti - nell’entusiasmante scoperta delle bellezze che ci circondano, grazie all’apertura di 600 luoghi in 300 città e 19 Regioni, molti dei quali poco conosciuti o accessibili in via eccezionale, visitabili in totale sicurezza e nel rispetto delle normative vigenti. I posti disponibili sono limitati; prenotazione obbligatoria sul sito www.giornatefai.it fino a esaurimento posti disponibili ed entro la mezzanotte del giorno precedente la visita 

Voglia d’Italia

Un’iniziativa che il Fondo per l’Ambiente Italiano ha voluto coraggiosamente e prontamente programmare a metà maggio, affrontando con grande tenacia e una buona dose di audacia le innumerevoli complessità organizzative legate all’emergenza sanitaria, e che solo pochi giorni fa ha avuto la conferma di poter realizzare, in base alle misure contenute nel Decreto Legge del 22 aprile. Tutto questo è stato possibile grazie a un’incontenibile voglia d’Italia, a un’inesauribile fiducia nel Paese e a un lavoro difficile e senza sosta nei mesi in cui l’Italia era ferma a causa dell’emergenza. È uno sforzo speciale, che si avvicina all’eroismo, e di cui si sono fatti carico con encomiabile entusiasmo e passione civica i volontari di 335 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutta Italia, vero motore dell’evento nel solco del principio di sussidiarietà regolato dall’articolo 118 della Costituzione, che potranno contare sul supporto di Protezione Civile, Croce Rossa e Arma dei Carabinieri, da anni al nostro fianco in questa manifestazione. 

Il riconoscimento del Presidente della Repubblica

In questi giorni alle Giornate FAI di Primavera è stata conferita la Targa del Presidente della Repubblica, a cui va il nostro infinito grazie. Un riconoscimento che dedichiamo alle Delegazioni, ai Gruppi e ai volontari che hanno reso possibili questi giorni di festa dedicati al patrimonio del Paese. Il riconoscimento del Presidente ci incoraggia a fare sempre meglio e a svolgere con sempre maggior efficacia il principio di sussidiarietà, sancito dalla Costituzione, che è alla base dell’agire quotidiano della Fondazione.

Ville e parchi storici, residenze reali e giardini, castelli e monumenti che svelano spazi sorprendenti, aree archeologiche e musei insoliti; e ancora, orti botanici, percorsi naturalistici e itinerari in borghi che custodiscono antiche tradizioni: l’elenco dei beni visitabili durante le Giornate FAI di Primavera 2021, come da tradizione, è così ampio e variegato che è quasi impossibile da sintetizzare. E quest’anno la manifestazione è anche un’occasione per raccontare, attraverso l’attenta scelta dei luoghi e la narrazione che ne verrà fatta, la nuova visione culturale della Fondazione – presentata a fine marzo durante il XXV Convegno Nazionale dei Delegati e dei Volontari - che vede l’Ambiente come indissolubile intreccio tra Natura e Storia e la Cultura come sintesi delle scienze umane e naturali. 

La delegazione Fai di Como

Si tratta di un'esperienza unica alla scoperta di alcuni gioielli del territorio lariano – conferma Stefano Moscatelli, Capo Delegazione del FAI di Como”. Le Giornate FAI di Primavera rappresentano un momento molto importante per il FAI, per decantare ed ammirare la bellezza del nostro territorio, traccia indelebile del patrimonio italiano. Un evento reso possibile grazie all’impegno e alla collaborazione di tutti i volontari che hanno partecipato al progetto”. Ed aggiunge “Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa, comprendendone l'importanza e il significato di ripartenza”.
Dopo l’emergenza siamo orgogliosi di poter contribuire a questo prezioso regalo che la nostra Fondazione offre agli italiani. Un segnale di speranza e fiducia nel futuro, che permetterà ai cittadini di conoscere l’inestimabile patrimonio culturale italiano, che dal 1975 ci impegniamo ogni giorno a tutelare, salvaguardare e valorizzare con grande slancio e senso di responsabilità, per sempre e per tutti”.

Informazioni per la partecipazione

Chi deciderà di partecipare contribuirà ad aiutare la Fondazione, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, a portare avanti la sua missione e a compiere tanti altri “miracoli” di cui essere orgogliosi. Per prenotarsi e prendere parte all’iniziativa è richiesto un contributo minimo di 3 €. 
Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure attraverso l’iscrizione annuale - sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell’evento - o ancora con l’invio di un sms solidale al numero 45586, attivo dal 6 al 23 maggio 2021 (vedere box in fondo per dettagli).

Gli iscritti alla Fondazione, e chi si iscriverà al FAI in occasione della manifestazione, potranno godere di ingressi dedicati e accessi prioritari. Tra le aperture riservate agli iscritti: 

Il 50% circa dei beni aperti durante le Giornate FAI di Primavera 2021 saranno fruibili anche da persone con disabilità fisica.


Le aperture

2_Parco Mosaici di Blevio-2

Blevio, suggestioni d’arte sulla riva del lago

Il percorso nelle Giornate FAI inizierà presso l'antica parrocchiale di Blevio (luogo di ritrovo presso il sagrato della chiesa a lago), dedicata ai SS. Gordiano ed Epimaco, che sorge a lago in frazione Girola. Durante le Giornate FAI la chiesa sarà eccezionalmente aperta per mostrare, oltre la particolare decorazione pittorica nelle tinte del bianco, del verde e del blu anche il pregiato organo Prestinari 1821. L'organo è situato sopra l'ingresso della chiesa, in bella cantoria lignea con strumenti musicali dipinti in bianco su fondo azzurro e fregi decorativi. Qualche fortunato, durante le Giornate, potrà essere allietato dalle note prodotte dall'organo dal maestro organista Mattia Calderazzo accompagnato dalla violinista Laura Bernasconi. Dalla chiesa si potrà accedere alla grande terrazza a lago dell'ex casa ragazze madri dalla quale si potrà godere di una bella vista sul lago e su alcune ville storiche. Usciti dalla chiesa la visita proseguirà sulla riva alla scoperta di alcune opere del Parco Mosaici di Blevio: un percorso artistico a cielo aperto tra lago, giardini e percorsi pedonali. Il Parco Mosaici annovera attualmente circa 50 opere realizzate da artisti, scuole e associazioni. Nelle Giornate FAI sarà possibile ammirare alcune nuove opere realizzate in risposta al bando del 2021 e osservare gli artisti Rosanna e Livo Lenarduzzi in piccole esecuzioni musive. Inoltre sarà attivato un laboratorio artistico per i più piccoli che si ispirerà alla nuova opera a mosaico “Il Lariosauros” dell'artista comasca Emilia Ercoli. Il laboratorio artistico si terrà per un gruppo di max 10 bambini (dai 6 ai 12 anni) accompagnati da un adulto. Agli iscritti, nella prima parte del laboratorio, verrà raccontata la leggenda del Lariosauro e sarà mostrato e spiegato il nuovo mosaico che lo rappresenta. Nella seconda parte, ogni giovane artista si cimenterà nell'esecuzione di un disegno ispirato all'animale leggendario e non solo. Il laboratorio sarà gestito in rispetto delle norme covid (distanziamento, materiali sterilizzati, igenizzazione mani, mascherina obbligatoria). I disegni prodotti saranno fotografati e pubblicati sui canali social del FAI di delegazione relativamente alle Giornate FAI di Primavera 2021 (piccola mostra virtuale). In caso di tempo incerto l'evento si terrà presso la villa Talbot sempre a lago in frazione Girola.

L'apertura nelle giornate FAI prevede la scoperta di un borgo antico sul lago di Como come Blevio attraverso un percorso a monte che attraversa l'abitato delle antiche frazioni costituite da case in sasso, lavatoi e fontane. La passeggiata lungo il paese ripercorre la memoria dell'antica via Regia, la mulattiera che collegava Como a Bellagio e che tutt'ora attraversa il cuore di Blevio. Il recupero dell'antico percorso che collegava Como a Bellagio lungo la sponda orientale del Lario è avvenuto tra il 2000 e il 2006 e ha richiesto una grande sinergia fra vari soggetti coordinati dalla Comunità Montana con il supporto della Società Archeologica Comense. Le verifiche sul terreno hanno permesso di ricostruire la strada storica, definita già nel XVII secolo come via Regia, che era stata interrotta da frane, cave o interventi per la moderna viabilità. Nelle giornate FAI sarà possibile percorrere la prima suggestiva parte di questo tracciato accompagnati da guide locali che rievocheranno le abitudini e le usanze del vivere comune di questo storico borgo del lago. L'incontro è previsto presso la cappellina della Madonna di Sopravilla (per chi arriva in auto: si consiglia di posteggiare al posteggio riservato per visitatori FAI o lungo la carreggiata a salire e RECARSI ALLA CAPPELLINA A PIEDI). La passeggiata si snoda lungo una strada acciottolata stretta fra case di sasso che sale e scende per scalinate in pietra di non difficile percorrenza. Si attraverseranno la frazione di Mezzovico e Sorto, con vista su orti curati e la montagna terrazzata per arrivare al lavatoio di Meggianico e terminare con l'antica Cazzanore. Lungo il percorso si noterà il contrasto fra la moderna parrocchiale di S. Francesco e la piccola chiesa dell'Immacolata. Al ritorno si visiterà la storica e ancora attiva sede della Società Mutuo Soccorso Femminile per terminare la visita nei pressi dei giardinetti pubblici Rosa Braschi.

Aperture

sabato 15 e domenica 16 maggio
dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 15:00 alle ore 17:00 – partenze ogni ora – gruppi di 15 persone
punto di partenza presso la chiesa dei SS. Gordiano ed Epimaco

Le ville di Albese con Cassano

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Il percorso nelle Giornate FAI prevede il ritrovo davanti alla chiesa romanica di S. Pietro. La visita costituirà l'occasione per approfondire la storia di Albese con Cassano e scoprire lungo il percorso i beni di maggiore interesse, costituiti per lo più da ville nobiliari e dai loro giardini storici, non sempre accessibili al pubblico. Da S. Pietro si raggiungerà il complesso di S. Chiara, a seguire si attraverserà il giardino di S. Benedetto per poi proseguire nel nucleo storico. Si potrà accedere al ninfeo e ai giardini terrazzati di Villa Ida Parravicini e chiudere il percorso nell'Oratorio di S. Elisabetta, Luogo del Cuore del FAI negli anni 2003, 2010, 2016 e 2018.
Durante la visita dei parchi sarà possibile godere di accompagnamenti musicali.

domenica 16 maggio
dalle ore 10:00 alle ore 16:30 – partenze ogni 30’ – gruppi di 15 persone
alle ore 17:00 visita SOLO per tesserati FAI con concerto
partenza presso la chiesa di S. Pietro in via Roma, 111

Villa Clerici

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L'apertura delle Giornate FAI prevede un percorso attraverso alcuni degli ambienti più interessanti di Villa Clerici. La visita prenderà il via da una delle corti di Villa Clerici: attraverso un passaggio porticato ci si sposterà nel parco della villa, dove si potrà ammirare il bellissimo lago artificiale, una volta utilizzato come vasca dedicata alla decantazione dei bachi da seta. La visita si sposterà poi all'interno della villa. I visitatori verranno accompagnati attraverso alcuni degli ambienti più caratteristici di Villa Clerici. Tra questi spicca sicuramente il salone che, da locale industriale contente ben due filatoi ad acqua, fu trasformato in Salone delle Feste per volere dell'ingegnere Carlo Clerici. Alla fine dell' Ottocento Carlo decise infatti di farlo svuotare degli imponenti macchinari e di farlo invece affrescare con pitture, stemmi di famiglia e massime latine eseguite da abili artigiani brianzoli. Durante il percorso sarà interessante ascoltare la storia dell'ingegner Clerici, un valente tecnico che vantava personali conoscenze con l'inventore statunitense Thomas Edison e fondatore, nel 1897, della “società Edison per la fabbricazione delle lampade Ing. Clerici & C., l'attuale Osram. La visita si concluderà presso il piccolo teatro privato.

sabato 15 e domenica 16 maggio
dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 17:00 – partenze ogni 30’ – gruppi di 15 persone
punto di partenza presso l’ingresso alla villa in via Ferraris, 3

Villa Sormani Andreani Verri a Lurago d’Erba

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La Villa sarà aperta per la prima volta aperta al pubblico in esclusiva per le giornate FAI di Primavera, con un percorso che inizierà dal Giardino all'italiana sul fronte della Villa, per poi spostarsi, attraverso i maestosi portici, fino allo splendido terrazzo nella parte interna della Villa, che si affaccia sul parco privato. All'interno dell'edificio, invece, visiteremo i saloni principali, di ispirazione settecentesca, e scopriremo anche il piano nobile, passando per la scala dei Ritratti di famiglia e soffermandoci su alcune delle antiche stanze private ancora intatte negli arredi e negli elementi decorativi. Il percorso si concluderà con la Cappella privata della famiglia, anche questa per la prima volta accessibile al pubblico.

sabato 15 e domenica 16 maggio
dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 13:30 alle ore 17:00 – partenze ogni 30’ – gruppi di 15 persone
punto di partenza presso l’ingresso alla villa in via Mazzini, 16

Villa Casana a Novedrate 

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Durante le Giornate FAI sarà proposto un itinerario all'aperto da Piazzo Umberto I a Villa Casana, con una passeggiata nel parco fino alla cappella privata dell'ultima famiglia proprietaria. Al termine sarà possibile accedere ad alcuni spazi interni della villa, fortemente rimaneggiata negli anni. Figuranti in abiti ottocenteschi ricreeranno l'atmosfera di un tempo sontuoso e lontano e, tra le agili dita delle merlettaie, rivivrà l'arte del pizzo. Da tenuta agricola a residenza di villeggiatura, da luogo protagonista di una Resistenza “al femminile” a centro di formazione IBM fino a futuro polo amministrativo e culturale: l'acquisizione della villa da parte del Comune di Novedrate nel dicembre 2020 è il risultato di oltre un decennio di trattative volte a restituire al pubblico la struttura - da sempre privata - simbolo di questa località, a 70 anni dalla ricostituzione dello stesso Comune. Il 2021 segna per Villa Casana il punto di partenza per un progetto di riqualifica e valorizzazione

sabato 15 e domenica 16 maggio
dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 17:00 – partenze ogni 30’ – gruppi di 15 persone
punto di partenza presso la piazza Umberto I

BENI FAI

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Villa del Balbianello – Via Guido Monzino, 1, 22016 Tremezzo CO

Aperture: 15-16 maggio  (VISITA AI GIARDINI)

Saremo aperti dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Sarà possibile visitare il Parco senza pagare il biglietto ordinario d'ingresso ma lasciando un contributo libero, al momento della prenotazione online. L'ingresso agli interni della Villa, in queste due giornate, sarà riservato solamente ai soci FAI. Una volta alle nostre biglietterie, il personale vi informerà su orari e disponibilità delle visite prenotandovi direttamente i posti nel tour. Possibilità di iscriversi in loco. Inoltre, in queste due date, non sarà possibile effettuare alcun tipo di prenotazione anticipata per la visita guidata degli interni. Ultimo ingresso per visitare solamente il Parco ore 17.00. Ultimo ingresso per visitare anche gli interni della Villa (soci FAI) ore 16.30, in base a disponibilità. Consigliamo di essere qui non oltre le ore 15.30. Attenzione: Non è possibile raggiungere direttamente la Villa con Auto, Pullman o Servizi di trasporto pubblico. Accessi: Via Terra da Lenno. Percorso pedonale di 1 km con un tratto in salita percorribile in 25 minuti. Parcheggio più vicino: Parcheggio Mercato, in Via degli Artigiani, vicino a Lido di Lenno. Oppure Via Diaz (di fronte e sopra Cimitero). E' possibile accedere alla Villa via Lago, tramite Taxiboat, con partenza da Lido di Lenno. (SERVIZIO A PAGAMENTO) https://www.taxiboat.net/home.php Possibilità di accedere anche via lago con servizi barca privati. I cani sono ben accetti in tutti i beni FAI. Nei giardini al guinzaglio, all'interno solo cani guida o di piccola taglia da tenere in braccio o apposito trasporti

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Villa Fogazzaro-Roi – Via Antonio Fogazzaro, 14 Valsolda, Fraz.Oria

Aperture: 15-16 maggio

Visite guidate all'interno della villa e del giardino pensile alla scoperta del romanzo di Piccolo Mondo Antico e della figura di Antonio Fogazzaro. Il tour darà anche l'opportunità di conoscere il Marchese Giuseppe Roi attraverso le innumerevoli collezioni da lui donate. Sabato 15 e domenica 16 maggio possibilità di partecipare al consueto tour dei borghi della Valsolda alla scoperta della frazione di San Mamete. Iniziativa a cura di Insieme turismo e Proloco Valsolda.
Torre del Soccorso detta del Barbarossa - Ossuccio

Aperto eccezionalmente Sabato e Domenica dalle ore 10.00 alle ore 17.30 con orario continuato.
Evento a contributo minimo aperto a tutti

La Torre del Soccorso si erge con la sua massiccia mole quadrangolare in pietra di Moltrasio, ben riconoscibile fra la vegetazione che ricopre il monte Gravona a ridosso dell’Isola Comacina. La costruzione domina il panorama del lago fin dalla sua edificazione, avvenuta fra il XII e il XIII secolo, come parte di un sistema fortificato più ampio, che comprendeva il castello dell’Isola Comacina e le strutture difensive di Sala, Lezzeno e Cavagnola. Nel XII secolo i comaschi, rivali degli abitanti dell’isola a quell’epoca alleati della città di Milano, colpirono a più riprese e resero inservibili le fortificazioni di questa zona. La Torre del Soccorso conobbe quindi per i successivi otto secoli un periodo di profonda decadenza e abbandono, terminato solo nel 1954 per iniziativa di Clemente Bernasconi, già direttore della Soprintendenza ai Monumenti della Lombardia. Acquistata l’intera struttura, l’architetto promosse una campagna di scavi archeologici e si impegnò a restaurare la torre con l’idea di farla rivivere sistemandovi la residenza estiva della propria famiglia. Nel 2011, grazie a un legato testamentario, la figlia Rita ha voluto lasciare la torre al FAI. La costruzione costituisce pertanto il terzo Bene del FAI sul Lago di Como, insieme alle vicine Villa del Balbianello e la casa-barca Velarca.
 

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