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Fatou canta Dylan, la sua Blowin' In The Wind è un diamante nero

L'artista "comasca" omaggia il genio della musica, che compie 80 anni il 24 maggio, nel superbo tributo di Uncut

Fatou è un'artista eccezionale. Una musicista di prima grandezza che ho avuto modo di conoscere un po' più da vicino grazie al fatto che spesso vive a Como, dove è nato suo figlio. Recentemente ho scritto nuovamente di Fatoumata Diawara in occasione del bellissimo video girato sul Lago di Como per il progetto musicale di Damon Albarn, leader dei Blur e dei Gorillaz, al quale l'artista - originaria della Costa D'Avoria ma poi cresciuta in Mali - aveva collaborato la scorsa estate.

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Torno quindi con piacere a parlare di lei grazie a un prezioso tributo a Bob Dylan allegato al popolare magazine inglese Uncut, che dedica al genio di Duluth anche la sua copertina per festeggiare l'mminente compleanno di sua Maestà: Dylan compirà 80 anni il prossimo 24 maggio. Purtroppo succederà mentre sarà ancora costretto a restare lontano dal palco, come probabilmente non gli era mai successo prima in tutto il suo neverending tour

Dylan Revisites, 14 of His Greatest Songs Reinterpreted for Uncut parte però con una incredibile canzone inedita, naturalmente interpretata da Bob Dylan in versione acustica. Una sontuosa outtake proveniente dalle sessioni di registrazioni per l’album Infidels del 1983. Il brano sembra essere una giovane versione di Foot of Pride, canzone incisa nelle medesime sessioni e scartata in vista del disco ma pubblicata poi sul Bootleg Series Vols. 1-3 (1991), la prima, corposa uscita dell'importantissima serie di pubblicazioni del materiale di archivio di Bob Dylan, giunta, nel 2019, al quindicesimo volume. 

Ma certamente tra le cover più importanti c'è proprio la Blowin' In The Wind interpretata da Fatou con tutto il calore e il colore della sua terra. Chitarra e voce sugli scudi e un vento caldo a rendere nuovamente magica come un diamante nero una canzone immortale. Tra l'altro questa versione di Fatou del celebre brano di Dylan è stata registrata a Fino Mornasco all'Edac Studio di Davide Lasala. La grandezza di Bob Dylan è talmente immensa che rendergli omaggio è quasi un dovere. Ma dove il dovere si unisce al piacere di cantare la sua musica, il risultato è quasi sempre enorme. Era già successo altre volte, penso in particolare a Dylan Different di Ben Sidran oppure a Is It Rolling Bob? A Reggae Tribute to Bob  Dylan, con  molti artisti in scena. Ed anche in questo caso siamo di sicuro su alte vette. Se i primi passi della scalata li ho già citati, non si possono certo dimenticare la This Wheel's on Fire dell'immenso Richard Thompson, Lay Lady Lay dei Flaming Lips, Precious Angel dei Weather Song o I've Made Up My Mind To Give Myself To You dei Cowboy Junkies. 

E poi c'è anche uno dei brani di Dylan che amo di più (che tutto voi amate di più!), Bucket Of Rain qui cantata dalla sempre splendida voce di Thrurston Moore. E ancora i Low con una superba e profonda Knockin On Heaven's Door, Patterson Hood & Jay Gonzales of Drive-By Truckers con la loro lisergica Blind Willie McTell e infine altre preziose voci femminili come ad esempio quelle di Brigid Mae Power, che ci regala una delicatissima One More Cup Of Coffee, o Frazey Ford con la sua sua versione soul di The Times They Are-a-Changing.  Che Dio benedica Dylan. La musica e i musicisti. 

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