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Così sarà la nuova mostra di Villa Olmo

“Ritratti di città”, è questo il titolo della seconda mostra organizzata dall’assessore alla Cultura del Comune di Como Luigi Cavadini che verrà ospitata a Villa Olmo dal 28 giugno al 16 novembre 2014. Quello che colpisce in primo luogo è la...

“Ritratti di città”, è questo il titolo della seconda mostra organizzata dall’assessore alla Cultura del Comune di Como Luigi Cavadini che verrà ospitata a Villa Olmo dal 28 giugno al 16 novembre 2014. Quello che colpisce in primo luogo è la scelta di far slittare di qualche mese l’inaugurazione della mostra rispetto a quelle degli anni precedenti (di solito da marzo a luglio). Questa nuova mostra, inserita nel progetto triennale voluto da Cavadini, sarà in continuità con quella dell’anno scorso dedicata a “La città nuova. Oltre Sant’Elia” e indagherà gli spazi urbani e l’incidenza dell’immagine della città moderna nell’arte italiana del XX secolo fino ai giorni nostri.

La prima novità (già ampiamente rivelata), rispetto alla prima mostra dell’era Cavadini, è la presenza di un nuovo curatore, il critico d’arte Flaminio Gualdoni che va a sostituire Marco De Michelis .

Gli artisti che accompagneranno questa seconda mostra, che hanno saputo dare un’interpretazione della città nuova, sono i futuristi Boccioni con l’opera “Mattino” del 1909, Carrà, Balla con “La giornata dell’operario” del 1904 e Depero con l’opera “Grattacieli e tunnel” del 1930. Non ci sarà però spazio solamente per i futuristi ma anche per la pittura metafisica dell’artista Giorgio De Chirico presente con l’opera “Piazza d’Italia”. La mostra “Ritratti di città” continuerà ad indagare le visioni urbane del Novecento grazie alle opere di artisti come Sironi (opera “Paesaggio urbano”), i cui paesaggi urbani incarnano le prime perplessità nei confronti della nuova condizione esistenziale, le prove dell’aero pittura futurista di Campigli (opera “I costruttori”) passando per l’astrazione geometrica in chiave architettonica di artisti quali Soldati (opera “La piccola città) e Galli e la visione critica e poetica di autori come Mafai e Guttuso (opera “I tetti di via Leonina con rampicante). La mostra si inoltrerà infine nelle avanguardie artistiche del secondo dopoguerra, da Melotti a Cavaliere, da Merz a Schifano, da Tadini ad Adami e Rotella ma anche quelle dell’ “architettura dipinta” e della fotografia con la presenza di artisti come Sottsass, La Pietra, Cantafora, Aldo Rossi, Parisi e autori di fotografia come Basilico, Ghirri, Jodice e Galimberti. La mostra si concluderà con alcune opere di artisti quali Chiesi, Costa, Guaitamachi e Presicce che riprendono il tema della crisi attuale dell’immagine della città attraverso la pittura e la fotografia.

Anche quest’anno sarà presente, da marzo a giugno 2014, una mostra collaterale che verrà ospitata nella Pinacoteca Civica interamente dedicata ad Aldo Galli. La mostra, dal titolo “Aldo Galli: luci e astrazioni urbane”, vuole essere un omaggio a uno degli astrattisti storici comaschi che nella sua opera ha sviluppato a lungo e con varie declinazioni il tema della città. La mostra alla Pinacoteca Civica potrà essere visitata acquistando un unico biglietto che permette la visita anche per quella a Villa Olmo.

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