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Cultura

A Cantù il Primo Festival della Cassoeula

Il 2013 si aprirà con il “Primo festival della cassoeula”, organizzato dall’amministrazione comunale di Cantù, la Confcommercio e i ristoratori aderenti. Dal 17 gennaio al 9 febbraio, tutta la cittadinanza potrà degustare il tipico piatto...

Il 2013 si aprirà con il “Primo festival della cassoeula”, organizzato dall’amministrazione comunale di Cantù, la Confcommercio e i ristoratori aderenti. Dal 17 gennaio al 9 febbraio, tutta la cittadinanza potrà degustare il tipico piatto brianzolo a base di verze e maiale in otto ristoranti che hanno aderito all’iniziativa. L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il sindaco Claudio Bizzozero, il presidente della Confcommercio Ruggero Spinelli e i ristoratori aderenti.

I ristoranti in gara (trattoria La Scaletta, Agriturismo L’Urtulan, Magna e Tas, Il Garibaldi, Le Querce, Osteria del Km 0, La Cascina di Mattia e Giardinet), saranno in gara per vincere la “Cassoeula d’Ora”, il premio per il miglior piatto di cassoeula della città. Le date non sono casuali: tradizionalmente, infatti, a partire dal 17 gennaio (data in cui si festeggia Sant’Antonio), le famiglie canturine uccidevano il maiale e preparavano la cassoeula. Il 9 febbraio, giorno in cui verrà decretato il vincitore, è Sant’Apollonia, patrona della città di Cantù. Il menù cassoeula costerà 13 euro, disponibile sia a pranzo che a cena, e comprende oltre ad un piatto di cassoeula cucinato alla maniera canturina, un piatto di polenta. Sono escluse le bevande. E’ gradita la prenotazione.

Dopo aver mangiato, i titolari rilasceranno un timbro che gli avventori potranno spedire ad un indirizzo mail messo a disposizione dal Comune: cassoeula@comune.cantu.co.it, oppure consegnarlo direttamente in busta chiusa alla segreteria del sindaco entro il 7 febbraio. Mail e buste dovranno contenere dati e numeri di telefono degli interessati perché verrà effettuato un sorteggio in cui un fortunato vincitore potrà far parte della giuria popolare e partecipare, quindi, alla degustazione finale prevista per l’8 febbraio. Oltre alla giuria popolare, ci sarà anche una giuria “tecnica” che decreterà il piatto vincitore. Il piatto deve essere cucinato secondo la tradizione canturina: deve essere soltanto a base di verza scura invernale, costine di maiale e cotenna. Niente piedino, orecchie, muso o salamino, quindi. Inoltre, il sugo deve essere piuttosto ristretto, così come vuole la tradizione. I ristoratori potranno sbizzarrirsi nella preparazione del soffritto e nell’aggiunta degli aromi.

Nonostante il sindaco Claudio Bizzozero sia vegetariano, ha dichiarato: “Il sindaco farà un’eccezione. Farò uno strappo solo per l’occasione”. L’anno prossimo, se l’iniziativa dovesse avere un buon riscontro, si pensa di cucinare anche la cosiddetta cassoeula “mata”, cioè senza carne e quindi adatta ai vegetariani. Inoltre, aggiunge: “Queste iniziative servono a dare al territorio una connotazione eno-gastronomica. E’ una cosa a cui abbiamo cominciato a pensare già a luglio. Stiamo pensando già da tempo anche a cercare di avere il marchio di riconoscimento certificato per questo nostro piatto tipico”.

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