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Azzurro come un furgone: giovani comaschi in Siclia. Il docu-film al Lake Como FIlm Festival

Il progetto di realizzare un documentario per imparare a utilizzare il linguaggio delle immagini e al contempo raccontare una storia di legalità, nasce dalle Consulte Regionali degli Studenti Medi della Lombardia, in collaborazione con l’USR e con...

Il progetto di realizzare un documentario per imparare a utilizzare il linguaggio delle immagini e al contempo raccontare una storia di legalità, nasce dalle Consulte Regionali degli Studenti Medi della Lombardia, in collaborazione con l’USR e con il sostegno di numerosi enti e istituzioni tra le quali il Comune di Como, Assessorato alla Legalità e l’Ordine degli Avvocati sempre di Como.

Così un gruppo di studenti comaschi e provenienti anche dalle altre città della Lombardia, con l’obiettivo anche di toccare con mano un fenomeno così attuale e temibile come quello mafioso, ha realizzato, viaggiando attraverso le province di Trapani e Palermo, un documentario della durata di 40 minuti, oltre una innumerevole quantità di foto e di filmati di backstage.

Il documentario si intitola appunto “Azzurro come un furgone” e narra la storia di questo viaggio alla scoperta del paesaggio siciliano: sia esso vero paesaggio, o sia invece paesaggio che appartiene al nostro immaginario. Ma oltre a questo narra la storia di un gruppo di giovani richiedenti asilo che, sbarcati tempo

fa sulle coste siciliane, e dopo aver perso la terra nel proprio paese, l’hanno ritrovata nei terreni confiscati alla mafie, dove hanno incontrato anche ospitalità, lavoro e dignità grazie ad un progetto chiamato D.R.A.G.O. realizzato da associazioni come I Girasoli e Lavoro e non solo di Corleone.

Narra anche la storia o meglio le storie di una passione. Quella che attiene a tante donne uomini che, giunti all’età della pensione, lasciano per settimane o mesi le proprie abitazioni per recarsi in Sicilia e diventare volontari della legalità. Sono le storie dei pensionati appartenenti allo SPI CGIL che nelle strutture sequestrate alle famiglie mafiose prestano un preziosissimo aiuto.

I giovani videomakers lombardi hanno lavorato sotto la guida dei docenti Renata Averna e Dario Tognocchi (USR Lombardia) e del giornalista Lorenzo Tondo (Time) con l’obiettivo, tra gli altri, di realizzare una “buona notizia” sulla scuola; una notizia, finalmente, da diffondere tra i giovani che studiano in Lombardia.

L’obiettivo di “Azzurro come un furgone” quindi è stato quello della formazione, in relazione alla comunicazione e ai linguaggi della contemporaneità, ma al contempo è stato quello di dar vita ad una scuola di partecipazione, legalità e conoscenza delle buone pratiche di inclusione.

Il documentario della durata di 40 minuti, sarà presentato ufficialmente al Festival del Cinema di Paesaggio Lake Como Film Festival, la sera del 28 giungo 2016, presso il cinema Astra di viale Giulio Cesare, alla presenza dei ragazzi e docenti protagonisti.
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