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Artisti e cittadini insieme per riqualificare il parco di via Anzani

Scivoli rotti e bruciati, cestini dei rifiuti vandalizzati, pavimentazione deteriorata, panchine senza schienale, bagni pubblici murati per evitare l'incuria, il degrado e i danni prodotti da persone incivili. Il volto attuale del parco di via...

Scivoli rotti e bruciati, cestini dei rifiuti vandalizzati, pavimentazione deteriorata, panchine senza schienale, bagni pubblici murati per evitare l'incuria, il degrado e i danni prodotti da persone incivili. Il volto attuale del parco di via Anzani non è certo sorridente; è un volto triste e sofferente. Ma per questa piccola area verde, frequentata da nonni e bambini, esiste una speranza: è l'iniziativa promossa dai progetti Radici e Ali e Artificio, con la collaborazione del Comune di Como e Fondazione Ratti e il contributo di Fondazione Cariplo. Obiettivo: trasformare insieme il parco di via Anzani. Si tratta di un percorso fatto insieme dai cittadini del Quartiere Como Borghi e, più in generale, della città. A guidare i cittadini in questo percorso saranno gli artisti Matteo Rubbi e Carlo Spiga che ascolteranno le esigenze, le richieste e i suggerimenti delle persone che frequentano il parco per pensare e realizzare nel concreto un progetto di riqualificazione.

l primo passo del percorso è rappresentato da 4 giornate di laboratori gratuiti che si terranno nei primi due week-end di maggio nella sede dell'ex Circoscrizione 6, in via Achille Grandi 21 a Como. Il calendario degli appuntamenti: sabato e domenica 2-3 maggio; sabato e domenica 9-10 maggio (orari: sabato 15.00-18.00 e domenica 10-12 e 15-18. Informazioni: www.artificiocomo.it; radicieali-como.it. Iscrizioni: cittainresidenza@gmail.com; 334.3523916 (Valeria Frisolone).

L'iniziativa è stata presentata questa mattina alle 11 proprio nel parchetto di via Anzani. Sono intervenuti, oltre ai rappresentanti di Artificio e Radici e Ali, anche gli artisti, gli assessori comunali Luigi Cavadini (Cultura) e Daniela Gerosa (Lavori pubblici) e Bartolomeo Pietromarchi, direttore di Fondazione Ratti.

“Tutte le iniziative che riqualificano la città sono importanti – ha commentato Cavadini – ma questa ha un valore particolare perché coinvolge attivamente i cittadini che, in questo modo, sono chiamati a condividere il futuro degli spazi del loro quartiere, come qualcosa non solo da vedere e frequentare, ma anche da costruire insieme. Il fatto che tutto questo – ha poi aggiunto l'assessore alla Cultura – si faccia grazie all'arte e a un artista con esperienza in questo genere di iniziative, è per Como qualcosa di nuovo e importante”. L'assessore Gerosa ha rimarcato “l'interesse del Comune a essere presente e rendersi utile a questa iniziativa”.

"Si tratta di un progetto importante – ha invece affermato Pietromarchi - che permette alla Fondazione Antonio Ratti di avvicinarsi alla città, intervenendo sullo spazio urbano con dei processi di arte contemporanea, per i quali la Fondazione ha una lunga storia. Il progetto combina l'attitudine laboratoriale con valori della condivisione e della partecipazione".

Stefano Martinelli di Radici e Ali ha sottolineato “il valore sociale di questo lavoro, una grande occasione di cittadinanza attiva e reale coesione sociale grazie alla bella ed efficace sinergia costruita con l'amministrazione comunale".

E' stato invece l'artista Matteo Rubbi a spiegare, in sintesi, il percorso che porterà alla riqualificazione del parco: "Quello che abbiamo in mente non è la trasformazione di un parco attraverso la visione dell'artista. Il punto di partenza sono i bisogni e i desideri legati a questo luogo. Ho letto i questionari compilati dai cittadini e conosco le criticità, adesso non resta che lavorare a partire dalle ipotetiche soluzioni. Potrà diventare qualsiasi cosa, l'importante è capire e decidere insieme che tipo di contatto vogliamo ristabilire. Il desiderio è forte: adesso abbiamo bisogno delle idee di tutti. Da oggi si comincia: già alle dodici ho un incontro con gli studenti della scuola media Virgilio".

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