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25 Aprile a Cantù, il sindaco contro lo Stato: "Strozzinaggio legalizzato"

In occasione delle celebrazioni per il 25 aprile, Cantù sfoggia un tricolore lungo 150 metri che è stato trasportato lungo le vie cittadine.  E il sindaco Claudio Bizzozero, dedica la giornata della liberazione dal nazifascismo “Alle vittime di...

In occasione delle celebrazioni per il 25 aprile, Cantù sfoggia un tricolore lungo 150 metri che è stato trasportato lungo le vie cittadine. E il sindaco Claudio Bizzozero, dedica la giornata della liberazione dal nazifascismo “Alle vittime di ieri e di oggi” e usa certamente parole forti nei confronti dello Stato, come “Strozzinaggio legalizzato ai danni dei deboli”. Alle 11.30 circa, il corteo è arrivato in piazza Garibaldi, gremita di persone. Oltre al sindaco Claudio Bizzozero e ad alcuni assessori della giunta, erano presenti anche il sindaco di Figino Serenza, Angelo Orsenigo, il vice sindaco di Novedrate, Serafino Grassi, l’assessore alla sicurezza di Carimante, Ambrogio Marelli e il vice sindaco di Cucciago Antonio Parolin, le bande cittadine e le associazioni dei reduci di guerra, gli alpini e le forze dell’ordine.

Il discorso tenuto da Bizzozero è stato lungo e articolato: partendo dalla lettura della “Lapide dell’ignominia” di Piero Calamandrei , il sindaco ha fatto delle analogie fra il significato della resistenza in senso storico e l’attuale situazione odierna: “Allora, da una parte stava questo popolo che resisteva, dall’altra uno stato oppressivo e violento che schiacciava il popolo ed il senso della comune appartenenza alla famiglia umana, in nome di un’ideologia distruttiva e disumana”. Bizzozero, continua: “Come allora anche oggi viviamo in effetti in uno stato di guerra permanente. Nel ‘45 la guerra era militare, oggi è economica e finanziaria. Anche allora, come oggi, la scelta della guerra fu una scelta di pochi: quei pochi che, proprio grazie alla guerra, fatti i conti finali, accumularono allora e accumulano ricchezze enormi. Allora la guerra si combatteva coi cannoni, coi carri armati, con le corazzate e con i caccia bombardieri. Oggi si combatte con gli spread, con gli indici di borsa, col PIL e con le transazioni finanziarie”. Il pensiero del sindaco va dunque ai “Lavoratori esodati, cassintegrati, imprenditori, madri di famiglia, forze dell’ordine”.

Infine, Bizzozero usa sicuramente parole forti contro “Lo Stato centralista, autoritario ed oppressore, clientelare e corrotto, esattamente come nel 1945”. Il discorso è dedicato: “ Non solo alle vittime di allora, ma anche alle vittime di oggi: le persone che non ce la fanno più a resistere alle infinite angherie dello stato e che talvolta, come ci racconta la cronaca, arrivano persino al suicidio; le famiglie che stringono la cinghia per arrivare a fine mese; gli onesti servitori di uno stato che davvero non merita più il loro servizio e la loro abnegazione; i lavoratori, gli imprenditori e infine, se me lo consentite, i sindaci e le giunte, che ogni giorno debbono resistere alle ingerenze indebite ed immorali di un stato sempre più cinico ed opprimente, ormai dedito esclusivamente allo strozzinaggio legalizzato ai danni dei deboli”.

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