Tribute to America il Teatro Sociale di Como
Con Tribute to America il Teatro Sociale di Como AsLiCo inaugura la stagione concertistica 2021/2022, Il canto delle balene, sabato 16 ottobre 2021, alle ore 20.30, un concerto che si apre con il Concerto in fa per pianoforte e orchestra di George Gerhswin, prosegue con Rapsodia in blu del medesimo compositore, per passare poi ad American Salute di Morton Gould e chiudere le suggestioni dal ‘nuovo mondo’, con l’omonima Sinfonia n. 9 in mi minore op.95 di Antonín Dvo?ák.
Ad eseguire un repertorio ricco di sonorità novecentesche (la Sinfonia n. 9 in mi minore op.95 di Antonín Dvo?ák composta nel 1893 presagisce in maniera lungimirante visioni e contaminazioni che da lì a poco si sarebbero manifestate), partiture, molte note e popolari, tutte identificabili da architetture e sigilli ora colti ora attinti al jazz, al blues e a rimembranze autoctone, l’Orchestra della Radiotelevisione di Kiev, diretta da Volodymyr Sheiko, con Giuseppe Andaloro al pianoforte.
«… la udii come una sorta di multicroma fantasia, un caleidoscopio musicale dell’America, col nostro miscuglio di razze, il nostro incomparabile brio nazionale, i nostri blues, la nostra pazzia metropolitana.» Così avrebbe definito lo stesso Gershwin (1898-1937) la sua Rapsodia in Blu del 1924; a pochi mesi un'altra composizione avrebbe scosso l’audience della Carnegie Hall: il Concerto in fa per pianoforte e orchestra, che, oltre ad elementi già presenti nella Rapsodia in Blu avrebbe sottolineato la valenza colta di un jazz sinfonico, con echi provenienti dalla tecnica compositiva pianistica di Sergej Rachmaninov (1873 - 1943), coetaneo di Gershwin.
American Salute di Morton Gould evoca colonne sonore dal sapore patriottico, dell’inizio degli anni ’40, a voler incitare le truppe americane impegnate nel conflitto mondiale (venne infatti composto nel 1942), con volute associazioni e richiami a note melodie patriottiche, ad esempio When Johnny Comes Marching Home, originariamente scritto durante la guerra di successione americana (1861-1865) e scolpito nella memoria collettiva, a ricordare chi attendeva il ritorno dei propri cari dal fronte di guerra.
Il programma termina con la Sinfonia n. 9 in mi minore ‘Dal nuovo mondo’, op.95, ultima della serie, che Dvo?ák compose durante il suo soggiorno a New York, negli anni che lo videro Direttore del National Conservatory (1892-1895), eseguita in prima assoluta nel tempio newyorkese, luogo sacro anche a Gershwin e Gound: la Carnegie Hall, il 16 dicembre 1893.
Se molti sembrano, ad un primo ascolto, gli spunti attinti da melodie popolari americane, lo stesso Dvo?ák negherà, sottolineando l’originalità ricercata in ogni movimento: “non ho impiegato nessuna di queste melodie. Ho scritto semplicemente temi originali, nei quali ho immesso elementi peculiari della musica dei pellirosse.
E nel prendere spunto da questi temi, li ho sviluppati servendomi di tutte le risorse della ritmica, dell’armonizzazione, dell’elaborazione contrappuntistica e della colorazione orchestrale dei tempi moderni”.