Al Sociale le "quinte" di Beethoven e Šostakóvič eseguite dall’Orchestra Verdi di Milano
Sabato 19 marzo alle ore 20.30 torna al Teatro Sociale di Como l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, questa volta diretta dal M° Vlad Vizireanu che, vincitore del Premio Only Stage International Conducting Competition 2020, approda a Como per un programma imponente che prevede la Sinfonia n.5 in do minore, op. 67 di Ludwig van Beethoven, capolavoro senza tempo, e la Sinfonia n.5 in re minore, op. 47 di Dmítrij Šostakóvi?, una sinfonia lirico-eroica, dove al centro c’è l’uomo con tutte le sue fragilità, scritta in risposta alle accuse di formalismo avanzate dalla stampa sovietica dopo la rappresentazione dell’opera “Lady Macbeth del distretto di Mcensk".
L’incipit della Sinfonia n.5 in do minore, op. 67 di Ludwig van Beethoven è scolpito indelebilmente nella memoria collettiva; dal primo movimento percepiamo la fine neoclassicismo e dei canoni della Prima Scuola di Vienna (Haydn sarebbe morto nel 1809) e proprio dalle prime note si sprigionano con grande veemenza i moti di un Romanticismo incalzante ed incontenibile che poi contagerà tutti i compositori contemporanei e a seguire.
Composta tra il 1804 e il 1807, anche se fu completata nel 1808, la Quinta sinfonia, dedicata al principe Lobkowitz e al conte Rasumovsky, fu eseguita per la prima volta sotto la direzione dello stesso autore, insieme alla Sesta e ad altri lavori, in un lunghissimo concerto tenuto al Theater an der Wien a Vienna il 22 dicembre 1808. L’accoglienza del pubblico fu piuttosto fredda anche per la lunga durata dell’Accademia che comprendeva, oltre alle due sinfonie, una Scena e aria, cantata da Mademoiselle Killishky, un Gloria, il Concerto n. 4 op. 58 per pianoforte e orchestra, un Sanctus con solista e coro e la Fantasia op. 80 per coro, pianoforte e orchestra.
La straordinaria novità di questa Sinfonia non sfuggì, però, alla critica romantica e, in particolar modo, ad Ernst Theodor Amadeus Hoffmann che, nel suo saggio La Quinta sinfonia di Beethoven, pubblicato sulla rivista «Allgemeine Musikalische Zeitung» nel 1810, la definì una composizione meravigliosa.
Altrettanto celebre, impetuoso e portatore di esiti musicali innovatori è l’attacco della Sinfonia n. 5 in re minore, op. 47 di Dmítrij Šostakóvi?. Ottimo pianista nato a Pietroburgo il 25 Settembre 1906 e cresciuto nel clima politicamente e culturalmente incandescente che fa seguito alla rivoluzione sovietica, Šostakóvi? si inserisce presto tra i migliori compositori russi della sua epoca.
La sua carriera si sviluppa con una fortunata serie di composizioni. Nel 1934 la sua opera Lady Macbeth del distretto di Mcensk è accolta con grande favore dal pubblico, ma con critiche contrastanti dalla stampa sovietica. Nel 1937 presenta la Sinfonia n. 5 come "una risposta positiva e stimolante da parte di un artista sovietico a delle giuste critiche". La sinfonia si rifà al sinfonismo tardo romantico che stava tornando in auge anche a livello internazionale pur cercando una via personale verso una maggiore semplicità di linguaggio, abbinando sempre i riferimenti al repertorio sinfonico e lirico con quelli specifici della musica sovietica.
Il contenuto ideologico di questa sinfonia fu rivelato dall’autore in un articolo apparso sulla «Vecernaja Moskva» il 25 gennaio 1938: “II soggetto della mia Sinfonia è il divenire, è la realizzazione dell'uomo. Perché è lui, l'individuo umano con tutte le sue emozioni e le sue tragedie che io ho posto al centro della composizione”.
Aspettando… Šostakóvi? e Beethoven, con il liceo musicale
Un'anteprima all'insegna dei giovani musicisti per il concerto sinfonico di sabato 19 marzo: il foyer del Teatro ospiterà alle ore 19.00 le ragazze e i ragazzi del Liceo musicale statale Teresa Ciceri di Como che interpreteranno alcune pagine cameristiche dei due grandi compositori in programma. L'ampiezza del respiro delle grandi Sinfonie di Beethoven e Šostakóvi?, penetra anche nelle pagine cameristiche che presentano una varietà di stati d'animo e una specifica audacia strumentale. Si esibiranno al violino Chloe Angeles e Laura Guerriero, al violoncello Daniele Scalabrì e al pianoforte Alessia Costache, Elisa Vigani e Valeria Bianchi. Ingresso libero