Luca Ghielmetti & Friends in concerto per Faenza al Carducci
Il tempo passa e il rischio è quello di dimenticare. Tuttavia la situazione in alcune delle zone colpite dall'alluvione che ha sconvolto la Romagna lo scorso maggio è ancora drammatica. Come ricorda il vice-presidente dell'associazione Piccola Betlemme Faenza, Luca Venturi: "Ci sono persone che hanno perso tutto e ora sono stremate e scoraggiate". E allora ogni piccolo aiuto è necessario e doveroso. E in questa direzione, quella della solidarietà attiva, si muove il concerto - voluto da Cristina Forgione, presidente del Lions Como Plinio il Giovane e dell'associazione Carducci, e da Valerio Peverelli di Banca Generali - organizzato per venerdì 7 luglio a Como, Palazzo Carducci, Salone Musa, che vedrà protagonista Luca Ghielmetti (nella foto sopra di Carlo Pozzoni) insieme a Bruno Giordana, Alfredo Ferrario e Marco Brioschi.
Questo lìIban per chi vuole donare: IT23G0306910928100000007106. Intestato a: Lions club Plinio il giovane Como. Banca San Paolo Imi. Causale: Sostegno Faenza Piccola Betlemme Banca
Luca Ghielmetti, il sognatore di canzoni
In una società in cui tutti cercano di apparire, dove tutto corre veloce senza lasciare radici, Luca Ghielmetti rappresenta una rara eccezione. Capace di mescolare mondi e persone, amore e vita, di tessere una fitta rete di relazioni tra il quotidiano e la passione per Brassens, Conte, De André, Waits, traducendo il tutto con uno stile musicale estremamente personale, che rende la sua musica graffiante e leggera, densa di spessore e delicatissima, Ghielmetti è un artista in grado di adattarsi ad ogni situazione, di respirare il momento per restituirlo carico di empatia. Ha partecipato al Premio Tenco, è stato per molti anni la spalla concertistica dell’amico Giorgio Conte, ha collaborato a più riprese con Enrico Ruggeri, per cui ha scritto anche diverse canzoni di successo come ad esempio il singolo A un passo dalle nuvole, e altri bei nomi della musica d’autore italiana. In passato ha pubblicato Le corniole di nonno Rassuli (1990) e Dodici spose mancate d’un soffio (1998), album oggetto di culto, ormai introvabili.
Dopo alcuni anni di pausa discografica, nel 2009 Ghielmetti ha raccolto in un nuovo omonimo disco le canzoni che meglio rappresentavano il suo percorso. Per realizzarlo, il cantautore di Valmorea si è rivolto ad uno dei musicisti-produttori più ricercati al mondo, quel Greg Cohen noto per i suoi trascorsi con Tom Waits e per aver collaborato con tutti i più grandi. Un disco introspettivo nato grazie agli incontri con tanti amici che si sono avvicinati con entusiasmo al suo progetto e appena hanno potuto sono venuti a Milano per registrare le loro parti: il percussionista brasiliano Cyro Battista (Paul Simon, Natalie Merchant) o il chitarrista americano Tim Sparks e altri ancora. Luca Ghielmetti non è un artista che si incontra dove la vita corre dritta sull’asfalto. Molto più facile che succeda dove le persone lasciano tracce, dove le rughe hanno qualcosa da dire, dove tutto ciò che ti circonda è una storia da raccontare. Ghielmetti ha la voce roca e l’entusiasmo che trattiene a fatica tra le mani: gli sfugge spesso anche prima di sedersi curvo a un piano, prima di imbracciare la chitarra e riempirci il cuore con una nuova canzone: “Scendi Madonna a togliermi le spine, ci vuole un fiore per parlare con me, a piedi nudi sulle mie rovine sento gli applausi degli Champs Elysees”. Un concerto di Luca Ghielmetti è un sogno cantato, un viaggio ricco di emozioni che corrono là dove il mare fa la curva. Là dove bisogna andare. Insieme. Come in questa occasione in cui Luca sarà accompagnato da grandi musicisti.