Jazz Ascona, 10 giorni di musica al ritmo di New Orleans
In occasione della 38esima edizione di JazzAscona (23 giugno - 2 luglio), ad accompagnare la folta delegazione di artisti e musicisti di New Orleans sulle rive del Lago Maggiore ci sarà pure una rappresentanza della politica con alla testa la sindaca della Città sul Mississippi, LaToya Cantrell, che sarà in visita ufficiale ad Ascona per tre giorni. LaToya Cantrell seguirà il festival, visiterà la regione e firmerà il gemellaggio ufficiale con il Comune di Ascona il 25 giugno.
L’arrivo nel borgo della massima autorità di New Orleans è un evento destinato a restare negli annali del festival e anche in quelli del comune ticinese. Non succedeva infatti dai tempi di Sidney J. Barthelemy - era la seconda metà degli anni ‘80 e JazzAscona ancora si chiamava Festa New Orleans Music - che un sindaco della “Big Easy” visitasse il borgo sul lago Maggiore. La sindaca LaToya Cantrell sarà ospite di Ascona dal 23 al 26 giugno. Il 25 giugno firmerà assieme al collega di Ascona Luca Pissoglio il gemellaggio ufficiale fra le due località. L’accordo era stato annunciato lo scorso autunno, al momento della firma di un protocollo d’intesa.
New Orleans è la prima città con cui Ascona si gemella ufficialmente. A innescare sin dal lontano 1985 la scintilla fra le due località è stato il festival del jazz. In quasi 40 anni di storia, la manifestazione ha ospitato migliaia di musicisti di New Orleans e fra le due comunità si sono creati col tempo una serie di legami culturali, economici ed umani.
Nei prossimi anni Ascona e New Orleans intendono collaborare maggiormente nell’ambito del festival, ma anche intensificando gli scambi culturali, educativi, turistici ed economici. Si pensa, ad esempio, ad eventi mirati ad Ascona e New Orleans, scambi a livello accademico e culturale tra i rispettivi musei e istituzioni culturali, a una cooperazione tra i dipartimenti del turismo.
L’accordo con New Orleans permetterà anzitutto di portare ad Ascona una folta delegazione di artisti della Città del delta. Punto forte, ad accompagnare i musicisti ci saranno anche ballerini, cuochi, Indiani del Mardi Gras, ragazzi delle Second Line: l’obiettivo è di offrire al pubblico un’ampia ed emozionante panoramica su quella che è la cultura di New Orleans.
In totale dalla Louisiana giungeranno una sessantina di musicisti che resteranno per tutti i dieci giorni del festival. Fra questi, la nuova regina della soul music Erica Falls, il cantante, fisarmonicista ed erede della grande tradizione zydeco, nonché candidato ai Grammy 2022, Sean Ardoin, uno dei gruppi più significativi nell’ambito della cultura dei Mardi Gras Indians, quello di Bo Dollis Jr. & The Wild Magnolias, o l’acclamata New Orleans Jazz Orchestra, che terrà due concerti: il 24 giugno presenterà un tributo ad Allen Toussaint e il 2 luglio avrà ospite una delle più grandi cantanti jazz del mondo, l’iconica Dee Dee Bridgewater. La formazione, diretta da Adonis Rose, ha vinto in passato un Grammy Award ed è imbottita di grandi talenti, che di sera in sera troveremo suonare su palchi diversi in una quindicina di “Sister Cities Bands” in cui affiancheranno, in combinazioni sempre nuove e sorprendenti, musicisti europei e svizzeri.
Oltre ai musicisti di New Orleans, JazzAscona 2022 darà voce e fiato naturalmente anche a una varietà di band di varia provenienza che proporranno accenti musicali diversi, spaziando dal jazz tradizionale allo swing, dal blues al soul al folk. Fra i gruppi più attesi ci saranno ad esempio Ali Affleck & The Hot Town Tigers con il grande trombettista Enrico Tomasso (23-26 giugno), gli alfieri del trad jazz francese Paris Washboard Superswing (27 e 28 giugno), il vincitore del premio del pubblico 2019 Sax Gordon, ma anche la pupilla di Prince e regina del funk Ida Nielsen (2 luglio) o il gruppo di bluegrass canadese The Dead South, oramai popolarissimo: vanta centinaia di milioni di visualizzazioni su YouTube (27.6). Altro concerto unico da non perdere sarà poi l’omaggio a Joe Zawinul e alla musica dei Weather Report con la partecipazione straordinaria di una big band di oltre 20 elementi, la Bundesjazzorchester, e il gruppo del grande tastierista, nonché protégé di Zawinul, Scott Kinsey (28.6).
In totale saranno oltre 350 gli appuntamenti in cartellone durante i 10 giorni del festival. Rispetto alle edizioni passate JazzAscona non si limiterà più a occupare principalmente il lungolago di Ascona (dove ci sarà una piccola rivoluzione nei palchi, con il ritorno ad esempio dell’amatissimo palco alla chiesa), ma l’intenzione è di portare una ventata di musica e festa in tutto il Borgo, andando a coinvolgere l’insieme del pittoresco nucleo storico di Ascona.
Oltre ai concerti sui palchi ufficiali, si avranno così molte situazioni musicali inedite, con musica di strada e piccoli concerti acustici e semi acustici che creeranno un’animazione diffusa e un’atmosfera suggestiva in piazzette, vicoli e locali pubblici di tutto il centro storico. L’obiettivo è di tornare un po’ allo spirito originario della festa New Orleans di Ascona, a una dimensione più intima, forse più spontanea e coinvolgente della musica.
Va in questo senso anche la decisione del festival di tornare, dopo molti anni e anche durante i weekend, alla totale gratuità dei concerti, recuperando così quella dimensione di festa popolare che caratterizzava le prime edizioni della manifestazione negli anni ’80.
Oltre alle irrinunciabili jam session notturne, l’animazione sarà garantita durante il giorno anche da una serie di workshop: tornerà ad esempio Ashlin Parker con il progetto partecipativo “Trumpet Mafia”, ma ci saranno anche seminari su specifici aspetti della cultura di New Orleans: il ballo nelle Second Line con la coreografa e ballerina Michelle Gibson, lezioni di burlesque con Trixie Minx, la tecnica tipica dei batteristi di New Orleans con Adonis Rose e molto altro ancora.
JazzAscona desidera inoltre sostenere e promuovere i gruppi, come gli artisti e le artiste, che grazie all’iniziativa GROOVIN’ UP avranno modo di immergersi a pieno titolo nei meccanismi del festival, suonando in varie situazioni, anche sui palchi principali e affiancando musicisti di fama internazionale. GROOVIN’ UP non si vuole solo rivolta ai musicisti, ma coinvolgerà i giovani anche negli aspetti della comunicazione, della fotografia e nel marketing.