Eileen Rose a Orsenigo, notte country per Storie di Cortile
Dai villaggi africani alle piazze nel Sud America o nel Meridione italiano, dalle corti contadine della pianura padana alle calate liguri. La tradizione orale di una volta, i cantastorie e i raccontatori hanno sempre avuto il loro palcoscenico naturale nei cortili. Oggi, particolarmente nel Nord Italia, questi luoghi carichi di significati che hanno svolto un ruolo sociale e culturale di aggregazione, non esistono più, sostituiti da rotatorie, parcheggi, centri commerciali. Sono rimasti però corti, cortili, cascine e case di ringhiera, che rappresentano un patrimonio straordinario del nostro territorio. Un patrimonio da valorizzare e raccontare attraverso una serie di appuntamenti che prosegue anche in agosto. Il primo si terrà martedì 28 a Orsenigo, dove Eileen Rose & The Holy Wreck saranno protagonisti di una serata dal sapore country.
Cantautrice americana con una corposa discografia alle spalle, ultimo atto Be Many Gone, Eileen Rose è molto apprezzata anche nel nostro Paese. Da Beth Orton ad Aimee Mann, passando per Victoria Williams e Ruth Gerson, tutti, prima o poi, sono caduti nella trappola dell’irresistibile fascino, non solo canoro, delle cantautrici. Chi ha letto Alta Fedeltà, il libro di Nick Hornby, da cui è stato tratto l’omonimo film con John Cusack, sa di cosa stiamo parlando. A molti sarà capitato di incontrare in concerto la propria Marie La Salle e, più o meno fortunati di Rob, il protagonista della fortunato romanzo, di conservare poi i suoi dischi in un posto particolare della propria collezione. Dopo aver fatto breccia almeno nell’anima musicale dello stesso Hornby, che nel suo successivo saggio 31 Canzoni ha inserito un brano di Eileen Rose - Good Man, tratto dall’album Long Shot Novena - tra le canzoni più belle del 2002, l’artista di Boston, con origini italo-irlandesi, ha mietuto nuove “vittime”. Per lei si sono sprecati i paragoni più azzardati, da Ani Di Franco a Lucinda Williams, da Sarah McLachlan a Natalie Imbruglia, ma la realtà è molto più semplice: Eileen non è la nuova Fiona Apple né, tanto meno, un’altra Alanis Morissette, come qualcuno avrebbe voluto, Eileen è semplicemente se stessa, con le sue influenze che continuano a guidare la sua musica.