Diamo voce alla pace, silenziamo la guerra: Andrea Parodi in concerto da Don Giusto
Un concerto dove l'accoglienza è di casa. La casa di centinaia di rifugiati e di persone che dormirebbero in strada se ad aprire le porte non ci fosse Don Giusto e la sua missione cristiana in quel di Rebbio. Un prete capace di mettere in discussione l'ateismo di molti e uno dei pochi che può pronunciare con coerenza la parola Pace. Sabato 14 gennaio, all'auditorium di Rebbio, Andrea Parodi, insieme a Riccardo Maccabruni e Paolo Ercoli, suonerà la sua musica contro la guerra e soprattutto per sostenere l'attività di Don Giusto. L'evento live è inserito all'interno del Forum provinciale per la Pace.
In scaletta non mancherà questa canzone.
Il terzo album solista di Andrea Parodi, il quarto se consideriamo anche Chupadero con la Barnetti Bros Band, è il disco non solo della maturazione ma anche della decantazione. Un affinamento in legno (quello del cassetto) che ha permesso al songwriter canturino di raccogliere il meglio della sua lunga esperienza sulle vie della musica americana. Strade infinite piene di vita e musica, di racconti e note che Parodi ha fatto sue miscelando la tradizione orale della canzone d'autore italiana a quella americana.
In un contesto narrativo sempre al confine, Andrea Parodi Zabala è accompagnato da una sfilata di musicisti degni di una superband: David Bromberg, Larry Campbell, David Grissom, Scarlet Rivera, David Immerglück, Steve Wycham, Carrie Rodriguez, Joe Ely, Ryan Bingham, Greg Brown, James McMurtry, Sarah Lee Guthrie. Solo per citarne alcuni, perché gli ospiti illustri sono molti di più. Così tanti che Zabala avrebbe anche potuto essere solo una giacca piena di lustrini e non, invece, un abito su misura qual è. Perché a colpire è soprattutto l'omogeneità del disco, un po' come se questi musicisti e Parodi confezionassero canzoni insieme da tutta una vita.