Ad esempio a me piace il Sud, a Cantù torna Storie di Cortile
Ritorna Storie di Cortile. Venerdì 13 luglio a Cantù – Cortile de la Cantürina (Arci Virginio Bianchi) saranno protagonisti la Compagnia Daltrocanto e i Tren del Sur. Conduce Sanja Lucic (Radio Popolare). Marrakech: un’antica Medina. Musica orientale, profumi, movimento, caos di voci. Mare, tè alla menta, fumo dei narghilè e tessuti policromi: odori, non tutti piacevoli, di un mondo esotico. Un’immagine millenaria come certe taverne che sembrano stare lì da sempre e che richiamano, forse, le botteghe di Ostia antica, di Pompei. La mia Africa del Nord è cous cous leggero, profumato come l’aria che sa di mille promesse d’Oriente e con i colori granulosi della sabbia del deserto. Peperoni che hanno goduto di un sole lungo dell’Africa, maturati nel terreno vulcanico intorno a Napoli o vicino all’Etna. Un Sud che non rivendica confini e non pretende passaporti, disposto a farsi contagiare perchè consapevole della forza delle sue radici. Quel Sud che la cilentana Compagnia Daltrocanto ci racconterà con zampogne, ciaramella, bouzuki e flauti, strumenti di un mondo antico che parla di presente; quel Sud che non ha paura di confrontarsi con memorie, tradizioni e culture diverse. L’umiliazione del lavoro negato, la disperazione dell’emigrazione forzata, la rassegnazione. Ballerete, salterete a ritmo della taranta cilentana e sul mix di Rumba, Cumba, Son, Jazz nello stile esplosivo del Tren del Sur, band che si cimenta in ritmi cubani, peruviani, cileni. “‘O sud nun è ‘nu posto preciso Co munno, ‘o sud Co purtammo ‘a dinto, sta dinto a nuie, sta dinto all’anema” [Compagnia Daltrocanto].
Storie di Cortile, rassegna ideata e diretta da Andrea Parodi, è un bellissimo viaggio: dai villaggi africani alle piazze nel Sud America o nel Meridione italiano, dalle corti contadine della pianura padana alle calate liguri. La tradizione orale di una volta, i cantastorie e i raccontatori hanno sempre avuto il loro palcoscenico naturale, e anche la gente comune un tempo si passava le notizie, si confrontava e allestiva le commedie della vita quotidiana in questi centri di aggregazione. Oggi particolarmente nel Nord Italia, questi luoghi carichi di significati che hanno svolto un ruolo sociale e culturale di aggregazione, non esistono più, sostituiti da rotatorie, parcheggi, centri commerciali. Sono rimasti però corti, cortili, cascine e case di ringhiera, che rappresentano un patrimonio straordinario del nostro territorio. Un patrimonio da valorizzare e raccontare attraverso un unico cartellone di eventi che si svolgeranno dal 7 giugno al 30 agosto nelle corti e nei cortili, al senso dello stare insieme si uniranno racconti e personaggi che con lo stesso spirito di una volta interagiranno con il pubblico per rendere più veri e partecipativi i loro spettacoli e allo stesso tempo riportare angoli meno conosciuti delle nostre zone ad un senso antico e popolare.
In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà all’interno del Circolo Arci.