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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Inverigo

A Inverigo l'azienda che sfida la crisi con nuove assunzioni: per crescere Win Win punta sulle donne

Figure femminili non solo per i ruoli d'ufficio. L'ad Poletti: "Contiamo di crescere ancora nei prossimi cinque anni"

Un'azienda dove l'età media è 38 anni (e solo 25 anni nel comparto produttivo) non può che guardare al futuro con ottimismo. E se un'azienda guarda al futuro con ottimismo non può non pensare di crescere ancora affrontando e vincendo sempre nuove sfide. E' il caso della Win Win Srl di Inverigo, un'azienda giovane ma per certi versi anche storica. Si tratta infatti di una realtà partita come start-up nel 2011 rilevando, però, una precedente realtà industriale nata nel 1947. "Abbiamo ereditato un know out importante e un background costituito da 500 mescole e 250 tessuti speciali - ha spiegato l'amministratore delegato William Poletti - ma abbiamo anche svecchiato, per non dire rivoluzionato il modo di operare. Così siamo passati da circa 75 dipendenti e un fatturato di 9,8 milioni di euro nel 2015, a un centinaio di dipendenti e 16 milioni di fatturato nell'ultimo anno".

Una crescita per nulla scontata visti gli ultimi anni segnati prima dalla pandemia e adesso dalla guerra in Ucraina. "Ma abbiamo fiducia nel futuro - ha voluto sottolineare Poletti - perché siamo una realtà giovane se guardiamo alla media dell'età dei nostri dipendenti. Per questo stiamo investendo e investiremo ancora nei mezzi dei flussi di produzione e in nuovo personale".

Ed eccoci arrivati a quella che è per certi versi una peculiarità della visione di Win Win per i prossimi anni. Nel futuro prossimo l'azienda intende assumere una decina di nuove persone da impiegare sia negli uffici sia nel comparto produttivo. Nell'uno e nell'altro comparto fondamentali saranno anche le figure femminili. Una visione, questa, che se per quanto riguarda i ruoli d'ufficio può non sembrare una novità, rappresenta senz'altro una peculiarità per quelle che sono le mansioni del comparto produttivo dove tradizionalmente (e forse anche immotivatamente) molte aziende prediligono spesso solo figure maschili. "Nella nostra azienda ci sono già donne che hanno ruoli d'ufficio di responsabilità - ci tiene a chiarire Poletti -  ma riteniamo che nulla vieti di assumere personale femminile anche per la produzione ed è per questo che abbiamo avviato una campagna per l'assunzione di almeno cinque o sei donne. Ci siamo appoggiati a Gi Group, azienda leader a livello internazionale nella selezione e nella formazione del personale che ci è stata vicina in questi ultimi anni di crescita".

"Gi Group - tiene a precisare Sara Marchetti, project senior specialist di Gi Group – è Società Benefit dal 2021, e operatore accreditato in Regione Lombardia per la realizzazione di percorsi di sostegno alla disoccupazione e alla fragilità professionale, su interventi e misure di politica attiva del lavoro previsti dal PNRR. Investiamo ogni giorno per l’inserimento e il reinserimento professionale di NEET con meno di 30 anni, donne con difficoltà di occupazione, persone con disabilità e disoccupati in età avanzata. Tra i progetti che sosteniamo - continua Marchetti - c'è ad esempio Women4, la nostra risposta alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione in cui il ruolo femminile è sempre più importante. Cerchiamo di favorire l’occupabilità delle donne aiutandole a cogliere la loro prossima opportunità".

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