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Prezzi benzina a Como, pioggia di nuove richieste per avere lo sconto

La novità dello sconto flessibile dei prezzi della benzina sulle fasce di confine (che fa sì che in Italia costi sempre come in Svizzera) ha fatto scattare una nuova corsa agli sportelli del Comune di Como per richiedere l'attivazione dello sconto...

La novità dello sconto flessibile dei prezzi della benzina sulle fasce di confine (che fa sì che in Italia costi sempre come in Svizzera) ha fatto scattare una nuova corsa agli sportelli del Comune di Como per richiedere l'attivazione dello sconto e del pin della carta regionale dei servizi. Da Palazzo Cernezzi fanno sapere che "attualmente non abbiamo ancora dati certi, ma da tre giorni a questa parte si è assistito a un notevole incremento delle persone che si sono recate allo sportello anagrafe per l'attivazione della carta regionale dei servizi, e allo sportello Urp per il rilascio del codice pin indispensabile per potere usare la CRS ai distributori di benzina e avere, così, lo sconto".

Le code agli sportelli anagrafe e Urp significa che molte persone residenti nelle fasce di confine non avevano finora fatto richiesta dello sconto perché continuavano ad andare oltreconfine, in Ticino, per fare il pieno alla macchina, consci di trovare prezzi migliori e di potere così risparmiare. L'incremento di richieste di attivazione della CRS per lo sconto benzina è stato registrato in tutti i Comuni abilitati al rilascio sulle fasce di confine delle province di Como, Sondrio e Varese, come ha spiegato la consigliera regionale Daniela Maroni, da sempre impegnata sul tema dello sconto benzina: "Oggi il costo benzina Italia è inferiore alla Svizzera. Non prendiamo in considerazione le errate informazioni che prendono come riferimento impianti di località situate al di fuori della fascia di confine. E’ un po’ come se si guardasse il prezzo a Milano”, un paragone che non regge, e di cui sono in primo luogo consapevoli i cittadini. In centinaia non a caso si sono presentati negli uffici comunali, per attivare nuove Carte Regionali dei Servizi. Uno strumento certo non nuovo, ma sul quale probabilmente in molti non riponevano più speranze".

“Gli sconti, rimasti invariati per troppi anni - ha sottolineato Daniela Maroni - hanno via via esaurito il loro potere concorrenziale rispetto ai prezzi svizzeri, soprattutto dopo l’impennata delle accise” sostiene la Maroni, che poi aggiunge con soddisfazione: “di fronte al rinnovato vantaggio garantito dallo sconto, decine e decine di lombardi si sono ricordati di questo strumento, che improvvisamente è rinato. Ricordo che le CRS al momento in uso sono 450mila, quelle messe a disposizione sono il doppio, ben 900mila”.

Una reazione, quella dell’utenza, che attesta il successo dell’iniziativa. Iniziativa che, per ora, ha una scadenza: si chiuderà il prossimo 31 dicembre, ma che potrebbe essere destinata a conoscere successivi sviluppi: estensione dello sconto al gasolio, dell’allargamento della fascia territoriale fino a 40 chilometri dal confine, infine la richiesta di raddoppiare la quota di compartecipazione dell’Iva a favore delle casse regionali. Temi discussi e approvati in aula di Consiglio sempre lo scorso martedì.

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