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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Per non perdere il filo: 90.000 euro da Cariplo per il Museo della Seta di Como

Bianca Passera: "La filiera tessile rappresenta la storia della nostra città"

"La tradizione del mondo della seta, nei suoi processi industriali e creativi, ha dato moltissimo a Como. Perdere questa ricca tradizione sarebbe un vero peccato ed è per questo che la presenza del Museo della Seta - prezioso testimone dell'intera filiera, dall'allevamento del baco al finissaggio del tessuto - rappresenta per il nostro territorio un enorme valore". Così Bianca Passera, presidente del museo comasco interessato dall'iniziativa finanziata con 90.000 euro dal bando della Fondazione Cariplo. Particolarmente significativa, come sottolineato da Graziano Brenna, persona impegnata in vari rami del settore, la dedica a un grande comasco (Abbondino d'Oro 2016) scomparso lo scorso anno: "In ricordo di Giannino Brenna, che ancora tesse progetti con un lungo filo di affetti". 

"Per non perdere il filo", infatti, è innanzitutto una testimonianza di affetto verso la storia che ha segnato e ancora segna la vita di molti comaschi. Non a caso il museo sorge nei locali del Setificio, la scuola più famosa della città di Como, in una zona che un tempo, basti pensare alla Pessina, era circondata da attività tessili. Ma veniamo ai contenuti del progetto di rilancio di un museo unico al mondo, che vede conivolti, oltre alla già citata Fondazione, la Cooperativa Sociale Questa Generazione, Lìla Fondazione Alessandro Volta, la Cooperativa Sociale 3B.

Le principali azioni del progetto

Il baco della porta accanto
- Distribuzione sul territorio comasco di 250 kit didattici per l’allevamento dei bachi da seta. I kit verranno messi a disposizione delle scuole di ogni ordine e grado, dei servizi sociali (case di riposo, strutture per persone con disabilità, …) che aderiranno alla proposta, ma saranno disponibili anche per altri enti che vorranno farne richiesta (biblioteche, associazioni, gruppi di appassionati, imprese del settore o del turismo……). 
- Tale azione ha la duplice valenza di produrre un forte impatto in termini di visibilità del progetto, e nel contempo diffondere in modo capillare una pratica semplice, interessante e direttamente connessa al processo serico. 
- I kit saranno realizzati dalla coop. soc. 3B nel Carcere di Busto Arsizio generando occasioni di lavoro e integrazione.
- La consegna di ciascun kit sarà accompagnata da un modulo formativo di due ore che illustrerà le tecniche di allevamento, nutrizione e pulizia e consegnerà semplici materiali illustrativi. Chiederemo a chi adotterà il kit di nutrire i bachi con foglie di gelso, pianta ancora assai presente nel territorio anche se spesso non nota. Per pochi casi di effettivo impedimento (da valutare caso per caso e da evitare per quanto possibile) sarà disponibile del mangime industriale per i bachi. 
- Il progetto però trova il suo compimento nella ricerca dei gelsi che consentirà di censire e di valorizzare gli alberi altrimenti misconosciuti. 
- A supporto della formazione di base che accompagna il kit, prevediamo la possibilità di alcuni moduli di formazione più approfonditi di 8 ore che si potranno svolgere presso scuole, servizi o enti interessati da parte di personale qualificato. Tali approfondimenti potranno riguardare anche temi relativi al disegno, alla stampa, alla tessitura, all’economia della seta, alla storia, all’arte, ecc…  Sugli stessi temi ci sono anche moduli ad hoc per insegnanti.
- Sono disponibili anche laboratori con operatori qualificati e materiali pregiati per adolescenti nei luoghi di aggregazione. Ad esempio sarà possibile invitare gli operatori dei progetti nelle biblioteche o negli oratori e lavorare coi ragazzi alla personalizzazione di oggetti con tinture naturali e copie delle planches di stampa originali del Museo.

Innovazione delle proposte del Museo
- Predisposizione di un’offerta multimediale con l’allestimento di strumenti interattivi digitali per offrire al pubblico un’esperienza tecnologica come in molti moderni Musei.
- Allestimento di una sala dedicata alla bachicoltura in cui mostrare l’allevamento dei bachi ‘dal vivo’ e con strumenti digitali.
- Collaborazione con altri Musei della città e del territorio per realizzare itinerari trasversali, scambi temporanei di collezioni, biglietti cumulativi.
- Miglioramento della comunicazione dei contenuti del Museo a nuovi pubblici, in collaborazione con altri partner interessati e con nuovi canali (libertà di fotografia interna al Museo, Wikigita, passeggiata ‘Un torrente alla moda".
- Realizzazione di nuovi laboratori presso il Museo che aprono a nuovi pubblici:
nuove attività per le scuole (es. attività psicomotorie sulla schiusa del bozzolo per bambini, realizzazioni di inchiostri naturali e pastelli di creta per la scuola primaria, stampa manuale per gli adolescenti);
sperimentazione di attività ad hoc per genitori e bambini in alcuni weekend;
formazione hobbystica per adulti, ad esempio disegno su seta oppure calligrafia con la realizzazione di inchiostri naturali e ovviamente, tintura artigianale della seta.
-  Sviluppo di un merchandising integrativo all’attuale che incuriosisca e attragga nuovi pubblici. Si cercherà inoltre collegamento con altre imprese del territorio, tessili e non (ad es. industria dolciaria) per produrre oggetti commercializzabili al Museo e/o brandizzati.

Sullo sfondo di queste attività si nasconde un sogno: che a Como sia un giorno possibile una ripresa, seppure di nicchia o amatoriale, di seta a Km zero. In altri territori d’ Italia (Veneto, Marche,…) ci si sta muovendo in questo senso. Il progetto ha già messo in contatto il Museo con alcune di queste esperienze per capire quali spazi ci sono perché sia possibile anche a Como.

Per saperne di più

Per chi voglia sperimentare il kit di allevamento, realizzare un laboratorio o un corso, proporre una visita a tema al Museo o semplicemente saperne di più, i riferimenti sono:
Museo della Seta - tel 031.303180 - info@museosetacomo.com 

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