La pandemia ha spinto il 79% dei consumatori comaschi alla ricerca dei contadini
Nelle province di Como e Lecco, durante la “zona rossa” si è rinforzato il “rapporto stabile” tra produttore agricolo e consumatore
Dai mercati contadini fino al web, la pandemia ha spinto quasi 8 cittadini su 10 (79%) a cercare di instaurare un rapporto stabile con un agricoltore per garantirsi cibo sicuro, sano e di qualità. Lo rimarca Coldiretti Como Lecco, evidenziando come nei periodi di “zona rossa” si è rafforzata una tradizione peraltro già presente. I produttori agricoli, anche nei giorni di lockdown, hanno quindi garantito gli approvvigionamenti alimentari alle famiglie, intensificando la vendita diretta con consegna a domicilio e permettendo a tutti di poter contare su un’agricoltura sana e a chilometro zero che, dai campi, giungeva direttamente in tavola.
Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito a 6,5 miliardi di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque. Un fenomeno reso possibile dal fatto che l’Italia – spiega Coldiretti Como Lecco – è il Paese della Ue con la più estesa rete organizzata di mercati contadini con 12.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica, fra cui quelli lariani.
I Mercati Agricoli sono cadenzati (con orario dalle 8 alle 12) a Cantù (piazza Garibaldi, martedì), Erba (via Carroccio, venerdì), Giussano (via De Gasperi, giovedì), Limbiate (piazza Cinque Giornate, venerdì), oltre a Mariano Comense (parcheggio Porta Spinola, sabato), Meda (piazza Cavour, mercoledì), Lomazzo (ogni sabato dalle 8 alle 12 in viale Somaini).
“Quello dei Mercati Agricoli – spiega il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi - è un sistema organizzato da nord a sud del Paese che non ha solo un valore economico ma ha svolto e svolge un’importante funzione sociale durante l’emergenza sanitaria spingendo la riscoperta della vita di comunità, sostenendo la libertà di scelta e la consapevolezza dei consumatori nella scelta dei prodotti, promuovendo l’educazione alimentare, diffondendo la conoscenza dei territori in un territorio che vanta il patrimonio di biodiversità più elevato d’Europa raccontato anche attraverso i Sigilli di Campagna Amica, i 418 cibi antichi salvati dagli agricoltori italiani, grazie alla più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata nel nostro Paese”.