rotate-mobile
Economia Via Borgo Vico, 150

Frontalieri, ecco l'osservatorio permanente sul lavoro tra Italia e Svizzera

Il 18 ottobre la prima riunione del nuovo organismo voluto dalle province di Como e Varese

Si svolgerà il 18 ottobre 2018 la prima riunione dell’Osservatorio Permanente sul Fenomeno del Frontalierato Italia/Svizzera, costituito su iniziativa delle Province di Como e Varese in collaborazione con le organizzazioni sindacali dei frontalieri.
Obiettivo dell’Osservatorio sarà ogni rilevante aspetto del lavoro di frontalierato che abbia conseguenze o ricadute significative sui lavoratori stessi, nonché sui territori italiani e ticinesi interessati al fenomeno.

“Non vogliamo solo monitorare il fenomeno, ma anche porci come divulgatori di informazioni corrette su questo fenomeno, con il chiaro obiettivo di mantenere un clima positivo tra le parti – spiega la Presidente della Provincia di Como, Maria Rita Livio – oltre a recepire le istanze dei lavoratori e farcene parte attiva”.

Gli obiettivi dell'Osservatorio

Il nuovo organismo si impegna a monitorare i flussi dei lavoratori frontalieri, in ordine alle tipologie professionali, alla mobilità ed alla viabilità; a divulgare le corrette informazioni circa le opportunità, nonché in merito alle problematiche connesse al lavoro transfrontaliero; a valutare ed analizzare i problemi, recepire le istanze dei lavoratori frontalieri, al fine di farsi parte attiva a livello politico nei confronti di tutti quegli enti, pubblici o privati, che a vario titolo ne sono coinvolti e possono fornire adeguate e ragionevoli risposte alle medesime istanze; ad essere promotore sul territorio di ogni attività ed evento finalizzato alla divulgazione, anche di natura socio culturale, delle istanze riguardanti il mondo del frontalierato.

Chi fa parte dell'Osservatorio

Membri dell’Osservatorio Permanente del fenomeno del frontalierato, con sede presso l’Amministrazione Provinciale sono i Presidenti delle Province di Como e di Varese o loro delegati; un rappresentante per ciascuna delle Camere di Commercio di Como e di Varese; tre rappresentanti tra le organizzazioni sindacali dei frontalieri (il presidente e i due vicepresidenti di turno, o da loro delegati) aderenti al Comitato sindacale interregionale CSIR Ticino, Lombardia e Piemonte; i rappresentanti politici individuati tra i rappresentanti dei Comuni degli ambiti territoriali delle Province di Como e Varese maggiormente interessati al fenomeno del frontalierato per numero di lavoratori coinvolti.
In particolare, per la Provincia di Como: Como città, Olgiatese, Lago, Bassa Comasca.
Per la Provincia di Varese: Varese città, Comunità Montana Valli del Verbano, Comunità Montana del Piambello, Comuni beneficiari dei ristorni in territorio non montano.

“Sarà garantito un diritto di tribuna nell’Osservatorio ai rappresentanti delle Istituzioni italiane e ticinesi, nello specifico di quelle ricadenti in Regione Lombardia e in Canton Ticino – spiegano Sergio Aureli, Responsabile Frontalieri del Sindacato UNIA Giuseppe Augurusa, Responsabile nazionale Frontalieri e dei Consigli Sindacali interregionali e Andrea Puglia, coordinatore dell'Ufficio frontalieri dell'Organizzazione cristiano sociale ticinese (Ocst) - L’intento, infatti, è quello di creare un luogo dove dialogare in modo costruttivo, allargando il dibattito non solo al solito aspetto fiscale, ma portando all’attenzione anche altre tematiche che vanno dalla viabilità alla coesione sociale”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Frontalieri, ecco l'osservatorio permanente sul lavoro tra Italia e Svizzera

QuiComo è in caricamento