In Ticino lo spot contro le aziende italiane
Nuovo spot anti italiani in Svizzera. Un appello di 26 secondi - prodotto dalla Camera di Commercio ticinese - rivolto a imprenditori e consumatori perché si avvalgano di manodopera, lavoro e prodotti esclusivamente elvetici. La metafora...
Nuovo spot anti italiani in Svizzera. Un appello di 26 secondi - prodotto dalla Camera di Commercio ticinese - rivolto a imprenditori e consumatori perché si avvalgano di manodopera, lavoro e prodotti esclusivamente elvetici. La metafora utilizzata è semplice: non bagnare l'erba del vicino. "Ogni goccia che cade lontano rende il vostro prato meno verde - dice la voce fuori campo - investire nel giardino del vicino può essere pericoloso: nutriamo il nostro territorio, lavoriamo con le imprese locali”.
Lo spot, dai toni non particolarmente aggressivi, è l'ultimo anello di una lunga catena. Negli ultimi anni hanno fatto notizia le campagne politiche dell'Udc ticinese. La più conosciuta è stata "Bala i ratt" dove i frontalieri erano reppresentati come ratti avidi attaccati al formaggio svizzero.
In un'altra occasione sono comparsi cartelloni che mostravano professionisti Svizzeri ridotti in mutande, sempre per una presunta colpa italiana.