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Frontalieri comaschi disoccupati: sono in 400 con un quarto dello stipendio

Circa 400 frontalieri comaschi disoccupati (e altrettanti varesini) si sono visti ridurre l'indennità di disoccupazione. L'Inps di Roma, infatti, ha assimilato la loro indenità a quella ordinaria adeguandola alla normativa comunitaria che prevede...

Circa 400 frontalieri comaschi disoccupati (e altrettanti varesini) si sono visti ridurre l'indennità di disoccupazione. L'Inps di Roma, infatti, ha assimilato la loro indenità a quella ordinaria adeguandola alla normativa comunitaria che prevede che l'indennità di un lavoratore disoccupato sia quella ordinaria del suo Stato di residenza. ed ecco che i nostri frontalieri non beneficiano più dal primo settembre della cosiddetta indennità speciale e ora percepiscono il 25% dello stipendio anziché il 50%. I sindacati di Cgil, Cisl e Uil sono sul piede di guerra. Nella conferenza stampa unitaria convocata questa mattina hanno illustrato i dettagli della questione e degli aspetti da loro contestati a Inps e Governo. Una presa di posizione, la loro, che si è rafforzata dopo la risposta del viceministro del Lavoro, Michel Martone, a un'interpellanza presentata da deputati comaschi e varesini. "Non capiamo per quali ragioni - ha detto Luca Fonsdituri (frontalieri Cgil) - l'Inps ha deciso di non retribuire più l'indennità speciale prevista dalla Legge 147, ma di sostituirla con l'indennità ordinaria. Chiediamo un incontro affinché ci vengano almeno spiegati i motivi".

Attualmente il fondo speciale accontonato per i contributi dei frontalieri ammonta a circa 300 milioni di euro. Si tratta di denaro non originato dai contribuenti italiani, ma retrocesso dalla Svizzera all'Italia nei precedenti 15 anni. Il 50% di questo ammontare è costituito da trattenute alla fonte sugli stipendi dei frontalieri, il restante 50% è stato versato dagli imprenditori del Ticino, Vallese e Grigioni. Dal 2009 sono cessate le retrocessioni dalla Svizzera all'Inps dei contributi contro la disoccupazione, quindi il fondo non viene più alimentato. Tuttavia, la giacenza effettiva di 300 milioni di euro, sufficiente per retribuire le indennità ai frontalieri disoccupati per almeno 8-10 anni, è parte integrante del trattamento spaciale di disoccupazione della Legge 147. Tra l'altro, solo 6 milioni di euro all'anno servono per corrispondere le indenità di disoccupazione dei frontalieri. Fonsdituri, insieme a Roberto Cattaneo (Uil) e Carlo Maderna (Cisl) ritengono "illegittimo che tale giacenza di 300 milioni venga distratta dagli scopi per i quali è stata costituita, cioè l'indennità per i frontalieri disoccupati, per essere utilizzata, invece, come risorsa per la normale attività Inps".

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