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Economia Fino Mornasco / Via Garibaldi

Confesercenti attacca il sindaco di Fino Mornasco: “No al Mercato di Forte dei Marmi”

L'associazione: "Invitare quelle bancarelle è un'aggressione alle imprese del territorio"

Il Mercato di Forte dei Marmi torna a suscitare polemiche. Ad alzare la voce è Confesercenti di Como, questa volta contro il sindaco di Fino Mornasco, Giuseppe Napoli. 
Nel mirino la Festa di Primavera organizzata per domenica 8 aprile 2018 a Fino. Una decisione, quella dell'amministrazione comunale, di invitare anche le bancarelle del Mercato di Forte dei Marmi che proprio non va giù a Confesercenti.

Il comunicato di Confesercenti

"La partecipazione del Mercato di Forte dei Marmi alla prossima Festa di Primavera è un'aggressione alle imprese del territorio, non soltanto di Fino Mornasco. In un momento storico di profonda crisi per il comparto, dare spazio a forme di concorrenza commerciale per fare intrattenimento manifesta la totale indifferenza dell'attuale amministrazione alle difficoltà degli operatori del mercato e degli esercenti che ogni giorno lavorano nel comasco. La propaganda fatta sulla pelle dei nostri operatori è inaccettabile: l'amministrazione invece che valorizzare e sostenere le realtà locali, dà vita ad una politica del commercio che le danneggia"

L'associazione poi rincara la dose:

"Non è servito neppure segnalare al Sindaco i tanti dubbi sulla originalità di consorzi ambulanti che circolano sotto la comune insegna del mercato fortemarmino. Sono addirittura sei, tutti puntualmente smentiti dal sindaco di Forte di Marmi nel luglio 2016. I rischi sono soprattutto per i consumatori che accorrono sedotti dal blasone della celebre località versiliese ma acquistano beni di facile reperibilità sui mercati rionali, magari a prezzi superiori. Altro che prodotti esclusivi!"

L'attacco all'amministrazione comunale di Fino Mornasco

"Fa sorridere poi il maldestro tentativo degli Uffici Comunali di presentare la manifestazione come una sagra: la presenza del Mercato del Forte esprime la natura prevalentemente commerciale dell'iniziativa e come tale andrebbe ascritta alla tipologia fieristica, con la conseguente assegnazione delle concessioni di posteggio tramite gara pubblica. Il risultato netto è una un'indebita discriminazione tra gli ambulanti. "Constatata l'indisponibilità dell'amministrazione ad accogliere le nostre osservazioni, assumeremo tutte le iniziative utili a tutelare i nostri imprenditori ed è un monito che rivolgiamo a tutte le amministrazioni comunali".

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