Economia comasca, nessuna ripresa nel 2013
Non sarà il 2013 l'anno della svolta per l'economia comasca. Forse qualche segnale arriverà l'anno prossimo. La panoramica scattata dal rapporto annuale 2012 della Camera di Commercio parla di numeri tendenzialmente negativi sotto molti...
Non sarà il 2013 l'anno della svolta per l'economia comasca. Forse qualche segnale arriverà l'anno prossimo. La panoramica scattata dal rapporto annuale 2012 della Camera di Commercio parla di numeri tendenzialmente negativi sotto molti aspetti. Il numero delle cancellazioni delle imprese ha superato quello delle iscrizioni con un saldo di -0,3%. A soffrire maggiormente sono le imprese artigiane (-1,6%). Solo il settore terziario è cresciuto: +0,4% di nuove imprese. Amentano i disoccupati: circa 17mila persone. Crescono, però, anche gli occupati (266mila), segno dell'esigenza di mettersi in gioco per fare fronte al peggioramento del bilancio famigliare. Molti comaschi, poi, cercano lavoro oltre confine: i frontalieri comaschi aumentano costantemente, oggi sono 22mila.
Crescono anche le ore di cassa integrazione, ordinaria, straordinaria e in deroga: 20 milioni di ore. nel 2012 si sono registrati 143 fallimenti (più dell'anno prima). Calano i consumi. calano, per esempio, anche le auto immatricolate: nel 2012 -20,8% rispetto al 2011. Un settore, però, fa guardare con un po' di ottimismo al futuro: quello turistico. Lo hanno sottolineato i protagonisti del tavolo della competitività di Como al termine della riunione che si è svolta a Villa del Grumello, dove i protagonisti economici, sociali e politici del territorio comasco hanno preso visione del rapporto dell'economia comasca 2012. Al termine della riunione è stata indetta una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il coordinatore del tavolo, Mauro Frangi (presidente Confcooperative Como), il presidente della Camera di Commercio di Como, paolo De Santis, il presidente di Confcommercio Como, Giansilvio Primavesi, il presidente di Confartigianato Como (Marco Galimberti), il rappresentante dell'Abi, Enrico Lironi, il segretario provinciale Cgil, Alessandro Tarpini, il viceprsidente di Unindustria, Tiberio Tettamanti.