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Como, la giunta approva la vendita delle farmacie comunali

La giunta del Comune di Como ha deciso di vendere le farmacie di Muggiò e Sagnino, così come anticipato durante la discussione del bilancio di previsione 2013. Su proposta dell'assessore al Bilancio, Giulia Pusterla, ieri l'esecutivo di Palazzo...

La giunta del Comune di Como ha deciso di vendere le farmacie di Muggiò e Sagnino, così come anticipato durante la discussione del bilancio di previsione 2013. Su proposta dell'assessore al Bilancio, Giulia Pusterla, ieri l'esecutivo di Palazzo Cernezzi ha approvato la delibera che dovrà nelle prossime settimane essere sottoposta all'approvazione del consiglio comunale.

La previsione complessiva di incasso è di circa due milioni e 100mila euro e comprende le probabili rimanenze finali di farmaci. “Nella gestione delle farmacie - ha spiegato l’assessore - si è assistito ad una costante attenuazione dell’intervento pubblico che è ormai limitato alle zone del Paese più disagiate e non appetibili per il mercato dei soggetti privati. Per le farmacie di Sagnino e Muggiò oggi, quindi, non è più necessario e strategico l’intervento del Comune. Viceversa è strategico che il Comune persegua le vere utilità per i suoi cittadini: in questo senso la giunta destinerà una parte importante del ricavato delle due aste alla messa a norma di alloggi di edilizia residenziale pubblica da mettere a disposizione dei cittadini che in questo periodo di crisi sono ancor più in difficoltà”.

Le due farmacie attualmente sono gestite dalla Csu, società partecipata del Comune, a cui il servizio era stato affidato in via diretta. "Ora che il contratto è scaduto (31 dicembre 2011) - ha spiegato inoltre l'ufficio stampa nel notiziario comunale - e il quadro normativo, nel frattempo, si è modificato, non è più possibile un conferimento diretto, ma bisogna procedere con un bando. Il mantenimento della gestione porterebbe nelle casse comunali un ricavo decisamente inferiore a quello attuale, a seguito delle mutate condizioni di mercato".

Si procederà con la vendita dei due lotti separati mediante una gara ad evidenza pubblica. Dovranno essere presentate offerte segrete al rialzo rispetto al prezzo posto a base d’asta. L’aggiudicazione avverrà a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa. “A maggior tutela dei lavoratori (3 farmacisti e 2 commessi) - ha concluso l’assessore - è stata introdotta una clausola di salvaguardia per 12 mesi”. Per la farmacia di Sagnino la previsione dell’importo a base d’asta è di un milione e 480mila euro (valore di perizia meno il valore delle rimanenze merci che sarà quantificato alla data del trasferimento dell’azienda), per la farmacia di Muggiò è di 474mila euro (valore di perizia meno il valore delle rimanenze merci che sarà quantificato alla data del trasferimento dell’azienda).

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