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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Como, preoccupante calo di clienti in negozi e ristoranti: sotto accusa le norme anti-covid

Particolare sofferenza per il settore turistico: mancano gli stranieri. Si chiede l'abolizione del sistema della classificazione a colori delle Regioni

L'economia, quella che gira intorno alle piccole e medie imprese, comincia a fare i conti seriamente con le conseguenze delle norme anti-covid. Nonostante il periodo di saldi, per esempio, molti commercianti registrano un calo di clienti. Una situazione che tocca anche Como dove in particolare a risentire di questo calo sono le attività turistiche o che comunque lavorano con i turisti, quindi non solo alberghi e case vacanza ma anche bar e ristoranti. Infatti, la quasi totale assenza di stranieri ha inciso e sta incidendo in modo negativo sui fatturati di queste attività. E' in questo contesto che va letto il grido d'allarme che arriva da Confcommercio Como. Il consiglio dell'associazione di via Ballarini si è riunito per approvare un documento dove vengono messe nero su bianco le paure, le critiche e le richieste che la categoria dei commercianti rivolge innanzitutto al governo, 

Confcommercio Como ritiene "urgente e immediata un’azione delle autorità competenti che tenga conto del grave stato di difficoltà in cui versa l’intero sistema delle PMI in Italia". In particolare si parla "del drammatico calo dei consumi rafforzato anche dal fenomeno dello smart working" e viene evidenziato e criticato il "vantaggio fiscale dei giganti del web sulle aziende tradizionali che provoca da troppo tempo un fenomeno di concorrenza non condivisibile". per non parlare del "rischio della desertificazione commerciale nel quale versano numerosi paesi lariani".

Da qui la richiesta di prorogare gli ammortizzatori sociali covid-19 e di predisporre "una moratoria fiscale e creditizia sui prestiti concessi alle Imprese almeno fino al mese di luglio". 
Tutt'altro che secondaria è la necessità, poi, di "interventi efficaci e definitivi per l’abbattimento degli aumenti del costo dell’energia e delle materie prime". Infine, i commercianti chiedono "un drastico cambio di direzione sulla gestione della pandemia con l’eliminazione della classificazione per colori delle zone e delle quarantene per i soggetti asintomatici".

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