Chiasso e l'incontro con le imprese italiane: "Qui meno tasse e più serietà"
Meno pressione fiscale, meno burocrazia e più serietà. Sono i motivi principali che hanno spinto 300 imprenditori italiani a partecipare all'incontro "Benvenuta impresa nella città di Chiasso" che si è svolto questa mattina allo Spazio...
Meno pressione fiscale, meno burocrazia e più serietà. Sono i motivi principali che hanno spinto 300 imprenditori italiani a partecipare all'incontro "Benvenuta impresa nella città di Chiasso" che si è svolto questa mattina allo Spazio Officina della città ticinese.
Chiasso, dunque, apre le porte all’impresa e agli imprenditori italiani che vogliono investire in Svizzera. Un’iniziativa promossa dal Municipio di Chiasso in collaborazione con l’Apec e all’ente regionale di sviluppo del Mendrisiotto. Oggi i primi trecento imprenditori che sono riusciti ad iscriversi tempestivamente hanno potuto partecipare all’incontrio dove sono stati illustrati motivi e vantaggi per i quali può essere conveniente spostare l'azienda oltre confine.
A fare gli onori di casa il sindaco di Chiasso Moreno Colombo: “Molti imprenditori stanno arrivando a Chiasso. Ci saranno delle regole chiare, minore fiscalità, minore burocrazia e sicurezza del diritto. Queste regole garantiscono il buon funzionamento del sistema svizzero”.
I numerosi imprenditori presenti non hanno certo nascosto la grande amarezza e la delusione verso il sistema . “Chi lavora in Svizzera è premiato, in Italia non è così - ha dichiarato un’imprenditrice della Delta D di Faloppio - Se potessi andrei subito, lo dico io che sono patriottica”. Gli ha fatto eco un imprenditore comasco nel settore della arti grafiche: “Della Svizzera mi attira soprattutto la serietà”.
L’iniziativa ha suscitato molto clamore stabilendo un record di richieste: 627 imprese per un totale di 1224 imprenditori a cui verrà data comunque la possibilità di confrontarsi con l’Ente regionale del Mendrisiotto. “La cosa che mi sorprende è il clamore suscitato da questa iniziativa”- ha dichiarato un consulente aziendale del Canton Ticino – Il fatto che questi imprenditori vogliano venire in Svizzera non implica nulla di male. La libertà di impresa è sancita in tutti i principi”.