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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Benzina alle stelle in città, di nuovo oltre 2 euro al litro per la verde

L'8 luglio scade lo sconto del Governo, cosa accadrà in estate?

Nonostante lo sconto del governo, la benzina in alcuni distributori di Como oggi ha superato nuovamente la soglia dei 2 euro. Non siamo ancora ai valori di marzo ma di questo passo, visti gli aumenti giornalieri, nonostante l'intervento sulle accise, il costo della benzina potrebbe riavvicinarsi ai record dei mesi scorsi. I prezzi variano da 1.90 euro agli oltre 2 euro al litro per la verde. Un trend che preoccupa i cittadini anche in vista delle imminenti vacanze estive. Il vero nodo è cosa succederà dopo l'8 luglio, data in cui lo sconto potrebbe anche non essere rinnovato. Facile immaginare che senza interventi da Roma il prezzo della super potrebbe presto toccare anche 2.50 euro. 

Lo sconto scade l'8 luglio: cosa può succedere

Come riporta Today.it  i prezzi vanno intesi come già "scontati", visto che è ancora in vigore lo sconto sulle accise di 30,5 centesimi al litro. Alla fine di aprile la misura è stata prorogata fino al prossimo 8 luglio ed estesa al metano, per cui sono state azzerate le accise e l'Iva ridotta al 5%. Nonostante l'intervento del Governo i prezzi hanno continuato a crescere: il taglio delle accise, introdotto inizialmente per un mese a partite dal 22 marzo scorso, è stato poi prolungato con un nuovo finanziamento di circa due miliardi dollari. La misura originaria prevede uno sconto di 25 centesimi sulle accise che gravano su diesel e benzina, e di 8,5 centesimi sul Gpl. Se si considera che l'Iva viene calcolata sul prezzo formato da accise più materia prima industriale, l'effetto complessivo per i contribuenti è calcolato in 30,5 centesimi al litro al distributore su diesel e benzina, o 10,4 centesimi per il Gpl.

Ma cosa succederebbe in caso di mancata proroga? Ovviamente alla scadenza dell'8 luglio manca oltre un mese, ma il trend seguito dai prezzi nelle ultime settimane non fa presagire delle repentine inversioni di rotta. Tra le speculazioni denunciate dalle associazioni dei consumatori e l'incertezza dovuta al conflitto in Ucraina, il pericolo è che la corsa continui anche nei prossimi mesi, quando il classico esodo estivo porterà milioni di italiani a viaggiare, soprattutto in auto. Il pericolo concreto di una nuova stangata per le famiglie e i lavoratori italiani è dietro l'angolo e, se le cose dovessero continuare in questo modo, è molto probabile che il Governo si trovi costretto ad una ulteriore proroga dello sconto sulle accise. In caso contrario, fare il pieno diventerebbe un salasso e gli autotrasportatori tornerebbero di nuovo sul piede di guerra.

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