Autista dei bus (quasi) licenziato. Sindacati pronti alla battaglia con nuovi scioperi
Le proteste non sono servite: la solidarietà manifestata dagli autisti di Asf Autolinee e l'impegno profuso dai sindacati comaschi non hanno salvato dal licenziamento l'autista dichiarato "non idoneo alla guida". Il caso è esploso a settembre 2015...
Le proteste non sono servite: la solidarietà manifestata dagli autisti di Asf Autolinee e l'impegno profuso dai sindacati comaschi non hanno salvato dal licenziamento l'autista dichiarato "non idoneo alla guida". Il caso è esploso a settembre 2015, quando in una conferenza stampa le tre sigle sindacali dei trasporti Cgil, Cisl e Uil hanno presentato il problema che si profilava all'orizzonte: un autista dichiarato non idoneo alla guida rischiava il licenziamento senza che potesse essere ricollocato in un altro ruolo all'interno della stessa azienda. Questo, paventavano (e paventano) i lavoratori di Asf Autolinee) avrebbe aperto un precedente per tutti quegli autisti che a causa di problemi di salute un domani si troveranno a essere dichiarati non idonei alla guida.
"Riteniamo grave - concludono i sindacati - che un' azienda con 3 milioni di utile nel 2014, si rifiuti di ricercare con noi soluzioni onorevoli e dignitose per chi si trova si potrebbero trovare in precario stato di salute. Riteniamo inaccettabile e respingiamo l'atteggiamento che scarica sugli enti di assistenza i lavoratori non più idonei alla guida ma sicuramente idonei per altre mansioni".