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Assemblea Confcommercio Como: "No Imu, no Iva, ma zero burocrazia"

Il tentativo di guardare al presente e al futuro con ottimismo è riuscito solo a metà. In apertura della 68esima assemblea di Confcommercio Como, che si è svolta questa mattina al Grand Hotel di Tavernola, il presidente provinciale, Giansilvio...

Il tentativo di guardare al presente e al futuro con ottimismo è riuscito solo a metà. In apertura della 68esima assemblea di Confcommercio Como, che si è svolta questa mattina al Grand Hotel di Tavernola, il presidente provinciale, Giansilvio Primavesi, aveva esortato a guardare gli aspetti positivi, ma per i relatori che sono intervenuti è stato difficile non menzionare i tanti punti critici dell'attuale situazione economico-sociale che sta attraversando l'Italia. Il presidente nazionale, Carlo Sangalli, nel suo intervento ha posto l'accento su tante problematiche con forti e dirette critiche alla politica. A partire dall'esigenza di non infierire con l'Imu sugli immobili commerciali e produttivi delle imprese "che già sono fin troppo tassate" fino alla necessità "di evitare del tutto l'aumento dell'Iva, perché non basta farlo slittare". Poi un "frecciatina" ai politici nazionali: "Se tutte queste cose vengono dette prima e durante la campagna elettorale, allora applicate anche dopo".

Nel corso della lunga assemblea è emersa chiara la convinzione che siano per una buona parte proprio i piccoli e medi imprenditori a "tirare la carretta" del Paese Italia. Da qui le richieste di aiuto e gli appelli alla politica, come l'auspicio - espresso da Primavesi, dal presidente della Camera di Commercio di Como, Paolo De Santis, e dallo stesso Sangalli - di vedere attuata una zona a burocrazia zero in provincia di Como, sebbene in tutta Italia la burocrazia vada snellita.

Molta attenzione è stata dedicata al settore turistico lariano. Con la proiezione di un video promozionale è stata sottolineata la necessità di sviluppare la "cultura del sorriso" intesa come elemento basilar per l'accoglienza nei confronti dei turisti: "Perché solo se si trovano bene e vengono ben accolti, i turisti ritornano". La fortuna di Como, poi, è che vive di un turismo costituito in gran parte da stranieri provenienti da Stati in cui la crisi non si sente certo come in Italia. Un mercato, quello dei turisti stranieri, del quale bisogna avere particolare cura e riguardo.

Nel corso dell'assemblea sono intervenuti anche il sindaco di Como Mario Lucini, il prefetto Michele Tortora, l'assessore regionale al commercio e Turismo, Alberto Cavalli, e il vice-presidente vicario di Confcommercio, Renato Borghi. "Non è stato facile, ma abbiamo deciso di non alzare le tasse comunali nel 2013", ha affermato Lucini. "La vocazione turistica che richiama gli stranieri - ha commentato Tortora - è un notevole vantaggio competitivo in un momento di contrazione dei consumi interni".

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