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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Artigiani in estinzione: nel Comasco sparite quasi 5mila botteghe in 10 anni

Ecco quali sono i mestieri che stanno scomparendo

Una piaga senza cura. Alle botteghe in estinzione, ai mestieri che scompaiono, abbiamo anche dedicato una rubrica. Tuttavia il trend sembra irreversibile. Il boom degli affitti, le tasse, l’insufficiente ricambio generazionale, la contrazione del volume d’affari provocato dalla storica concorrenza della grande distribuzione e, da qualche anno, anche dal commercio elettronico, gli artigiani stanno diminuendo in maniera spaventosa. Negli ultimi 10 anni, infatti, il numero dei titolari, dei soci e dei collaboratori artigiani iscritti all’Inps è crollato solo nel Comasco di 4742 attività, da 24.290 imprese del 2012 alle 19.548 del 2021, con un calo del 19,5%, come certificato da una analisi dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre CGIA. 

Una vera e propria’emorragia continua che sta colpendo, in particolar modo, l’artigianato tradizionale, quello che con la sua presenza, storia e cultura ha contrassegnato, sino a qualche decennio fa, tantissime vie delle nostre città e dei paesi di provincia. A dirlo è appunto l’Ufficio studi della CGIA. Basta osservare con attenzione i quartieri di periferia e i centri storici per accorgersi che sono tantissime le insegne che sono state rimosse.  Le città, infatti, non sono costituite solo da piazze, monumenti, palazzi e nastri d’asfalto, ma, anche, da luoghi di scambio dove le persone si incontrano anche per fare solo due chiacchere. Queste micro attività conservano l’identità di una comunità e sono uno straordinario presidio in grado di rafforzare la coesione sociale di un territorio. Insomma, con meno botteghe e negozi di vicinato, diminuiscono i luoghi di socializzazione a dimensione d’uomo e tutto si ingrigisce, rendendo meno vivibili e più insicure le zone urbane che subiscono queste chiusure, penalizzando soprattutto gli anziani.

Una platea sempre più numerosa della popolazione italiana che conta più di 10 milioni di over 70. Non disponendo spesso dell’auto e senza botteghe sottocasa, per molti di loro fare la spesa è diventato un grosso problema. • Tanti mestieri a rischio estinzione Sono molti i mestieri artigiani in via di estinzione e le cause che hanno provocato questa situazione sono molteplici: innanzitutto sono cambiati i comportamenti d’acquisto dei consumatori, dopodiché le nuove tecnologie hanno spinto fuori mercato tante attività manuali e la cultura dell’usa e getta ha avuto il sopravvento su tutte le altre, penalizzando, in particolar modo, coloro che del riuso e della riparazione di oggetti e attrezzature ne avevano fatto una professione. In sintesi, segnala l’Ufficio studi della CGIA, i mestieri artigiani tradizionali in declino sono:

• autoriparatori (verniciatori, battilamiera, meccanici, etc.);
• calzolai;
• corniciai;
• fabbri;
• falegnami;
• fotografi;
• impagliatori;
• lattonieri;
• lavasecco;
• materassai;
• orafi;
• orologiai;
• pellettieri;
• restauratori;
• ricamatrici;
• riparatori di elettrodomestici;
• sarti;
• stuccatori;
• tappezzieri;
• tipografi;
• vetrai.

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