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Accordo Italia-Svizzera, Maroni scettico: "Peggiorativo per i frontalieri"

Roberto Maroni è molto critico sul protocollo tra Italia e Svizzera in materia fiscale siglato in Prefettura a Milano dal ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e dal capo Dipartimento federale delle finanze della Confederazione...

Roberto Maroni è molto critico sul protocollo tra Italia e Svizzera in materia fiscale siglato in Prefettura a Milano dal ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e dal capo Dipartimento federale delle finanze della Confederazione Svizzera Eveline Widmer-Schlump. Il protocollo prevede lo scambio automatico di informazioni tra le autorità fiscali dei due Paesi (a regime dal 2017), un nuovo sistema di tassazione dei lavoratori transfrontalieri italiani, ma anche l'uscita della Confederazione elvetica dalla 'black list' dei Paesi che l'Italia considera non collaborativi in materia fiscale. Maroni-ponte-generazionale

Questo passaggio è fondamentale per la piena applicazione della 'voluntary disclosure', il provvedimento varato dal governo italiano che ha l'obiettivo di spingere i contribuenti ad autodenunciare i redditi detenuti illecitamente oltreconfine con il pagamento delle imposte dovute e di sanzioni penali e amministrative ridotte. "Questo accordo è peggiorativo per i frontalieri e per i Comuni di confine - ha commentato oggi il presidente di Regione Lombardia - perché fa venir meno i ristorni e rende più gravoso il costo fiscale per i frontalieri. Ho avuto assicurazioni dal Governo che interverrà per garantire ai Comuni lo stesso importo dei ristorni che vengono meno e vigilerò perché il Governo mantenga queste promesse. Riuscirà il Governo a mantenere gli impegni presi? - ha aggiunto Maroni - Questo è tutto da vedere, visto che, per esempio, sulla sanità gli impegni presi con la Regione Lombardia non sono stati mantenuti, per cui la preoccupazione c'è. Di fatto il nuovo accordo peggiora la situazione per i frontalieri e per i Comuni di confine. Noi, come Regione Lombardia, non siamo parte dell'accordo ma naturalmente sono molto interessato e vigilerò perché gli impegni presi dal Governo siano mantenuti". fermi-alessandro-2 Critico e scettico anche il consigliere regionale comasco di Forza Italia, Alessandro Fermi: "Continueremo a vigilare sull'evoluzione di questi accordi e in particolare sulle azioni che saranno intraprese da parte del governo, ma è fondamentale che il trattamento fiscale nei confronti dei frontalieri non subisca variazioni, soprattutto nella attuale situazione di particolare criticità legata alla liberalizzazione del cambio del franco svizzero. Quanto ai Comuni di frontiera il Governo italiano dovrà essere garante di un trasferimento di fondi equivalente a quello dei ristorni erogati fino ad ora dalla Svizzera".

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