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Cronaca

Voragini e mura "ondulate" dietro il Monumento ai Caduti

Voragini profonde oltre 30 centimetri e un'ondulazione incredibile dei muri in pietra alla base del Monumento ai Caduti. Così si presenta oggi l'area retrostante il sacrario, direttamente affaccia (o quasi immersa, in queste ore) sul lago. A...

Voragini profonde oltre 30 centimetri e un'ondulazione incredibile dei muri in pietra alla base del Monumento ai Caduti. Così si presenta oggi l'area retrostante il sacrario, direttamente affaccia (o quasi immersa, in queste ore) sul lago. A colpire sono prima di tutto le vere e proprie fosse che in almeno due punti si sono aperte a pochi centimetri di distanza dal parapetto sempre in pietra alle spalle dell'opera di Terragni. Si tratta di buche, ma davvero definirle voragini in questo caso non sembra eccessivo, che danno quasi la sensazione che il terreno di superficie sia stato inghiottito dal lago. Sono due le situazioni veramente pericolose, anche perché parzialmente mascherate dall'acqua che le riempie, ma altre buche più piccole si notano un po' in tutta la zona.

Ma oltre alle voragini, oggi era davvero impossibile non notare l'incurvamento vero e proprio dei muri in pietra che delimitano le parti che completano il Monumento ai Caduti alla sua base (fotogallery sotto). Tanto che in più punti i materiali sembrano separati a forza, mostrando fessure e spaccature evidentissime, oltre a innalzamenti e abbassamenti della struttura del tutto innaturali. Una situazione che, peraltro, contraddistingue anche il parapetto di quella fascia retrostante il monumento, connotata da alti e bassi percepibili nitidamente a occhio nudo. Insomma, a conti fatti, la sensazione forte è che - esondazione o meno - là sotto qualcosa si muova. E molto, anche.

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